In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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INUTILE PREAMBOLO Tra amici sono venute fuori dicussioni e informazioni interessanti. Da cosa partire. Ho notato che molti parlando di Interstellar tirano fuori 2001. Io i paragoni li odio, per me sono la Morte del Cinema, questo continuo vivisezionare ogni cosa mettendola a confronto con il passato non lo condivido per niente. C'è sempre un precedente e ce ne saranno sempre di più, il tempo scorre, ma ogni cosa va valutata per quella che è. Detto questo prenderò una posizione sul forzato dualismo: tra Interstellar e 2001 non c'è paragone, il film di Nolan è superiore. Prima che venga etichettato con il titolo di "Supremo Bestemmiatore", premetto che anche per me 2001 è un capolavoro, c'è poco da discutere. Ma vedo che Interstellar non sembra essere considerato tale. Allora in altra sede ho posto una domanda multipla che spesso mi gira in testa e ho ricevuto finalmente una risposta. La domanda era per quale motivo si tende a venerare il passato e mortificare il presente? Perché sembra che molti si innalzino affossando gli altri? E' un aspetto che riguarda i nostri tempi o il genere umano? Io credevo che fosse una carratteristica delle nostre generazioni, ho quindi fatto un esempio per chiarire il mio pensiero.
-Sono convinto che se non fosse mai esistito "2001 Odissea nello Spazio" e uscisse nelle sale domani senza alcuna differenza, molte persone che lo considerano un capolavoro lo stroncherebbero dicendo che non ha senso. E giù frasi del tipo: "Ma che cazzàta eh?! "Un parallelepipedo con le scimmie, ma chi l'ha messo?" "Tutto quel viaggio psichedelico che finisce su una stanza! Dallo spazio a una stanza, ma te rendi conto che cazzàta!" "Poi è vecchio, poi ancora più vecchio, poi indica quell'affare, poi è un feto sullo spazio ah ahaha" "Il regista voleva risolve il mistero dell'universo e non ha detto un càzzo, non sapeva dove mettere le mani e si è buttato sul filosofico!" "Che fregatura..." "I film di fantascienza belli sono altri"-
La risposta risolutiva che ho ricevuto è stata che è vero che direbbero queste cose, ma che non è un problema di oggi. Come prova mi ha detto che 2001 quando è uscito è stato accolto da molti proprio così. Critici che hanno abbandonato la sala e sentenze sull'inconsistenza. Fa parte dell'uomo, è una disfunzione inconsapevole. Io non lo sapevo e questa cosa mi ha rasserenato, da qui ho sognato un bellissimo film di fantascienza del 2060 che veniva deriso rapportato a Interstellar. Ma torniamo al paragone che non vorrei fare ma per il quale ormai mi sono espresso. Interstellar non è paragonabile a livello di scrittura. I Nolan avranno sudato non poco per scrivere questo colosso, ma la differenza più grande è che hanno avuto il coraggio di prendere una posizione, senza lasciare lo spettatore ad arrovellarsi il cervello sul significato di ciò che ha visto. Il coraggio di buttarsi nella fantascienza con la scienza, dove nessuno era mai arrivato, il coraggio di lasciare in disparte mistero e fede, il coraggio di non nascondersi dietro metafore e di mostrarsi a tutti rischiando critiche che puntualmente sono arrivate numerose e indecorose. Cosa che non si può dire di 2001, che è un'autentica opera d'arte in movimento e in quanto tale non dice nulla, ma lascia all'ossevatore le proprie sensazioni. Lo stesso Kubrick ha dichiarato che se qualcuno ha capito il film significa che lui ha fallito. Quello che voglio dire è che sono 2 capolavori, non si scontrano, l'uno non esclude l'altro. Il primo non riesco ancora a capire come sia stato realizzato a livello tecnico, ma l'ultimo è un sacrificio fisico e mentale enorme, è ambizione sotto forma di parole, e non dico che debba piacere per forza, ma da questo a non riconoscerne la grandezza è grave. Piaccia o meno, è uno dei film più importanti della storia.
INTERSTELLAR Il tempo è relativo. Nolan lo mostra e lo dimostra con un film di quasi 3 ore che passano in 20 minuti. L'ennesima opera titanica per occhi e cervello. Questo signore sembra che ad ogni film sposti l'asticella dell'ambizione verso l'alto, il che mi porta a pensare che dopo Interstellar o tornerà a storie più piccole o avrà una breve carriera; mi viene im mente un solo argomento che sia superiore a questo, forse due. Parlare degli aspetti tecnici è superfluo, regia, attori, sonoro, musiche, montaggio, tutto è al massimo livello. Per citare una scena che riassuma questa perfezione basti vedere l'addio da casa con il conto alla rovescia e l'immediata partenza: c'è la pelle d'oca per la musica di Zimmer, gli occhi lucidi per la recitazione, i brividi per come è diretto e montato, e si conclude con la partenza del razzo che fa letteralmente tremare la sala. Da qui il viaggio interstellare verso l'ignoto, dove nessuno era mai arrivato, combattendo contro la natura dell'universo e la natura umana, per raggiungere l'irraggiungibile obiettivo, sfruttando scienza, intelligenza, istinto della sopravvivenza e i sentimenti. L'Amore non è una convenzione sociale creata dall'uomo, esiste, è quantificabile, è parte integrante dell'universo. Siamo legati a ciò che amiamo come un satellite è legato al pianeta e senza questo l'umanità non si sarebbe salvata. Perché "loro" hanno accesso a tempo e spazio infinito ma non sono legati a niente, non possono trovare un luogo specifico nel corso del tempo, non possono comunicare, c'è bisogno di Cooper per arrivare a Murph. La gravità attraversa spazio e tempo e salverà il mondo, dall'eterno di una stanza. Cooper non avrebbe mai pensato di tornare. Entra nella sua casa e passa le dita sopra quel tavolo perennemente impolverato... adesso è pulito. Poi riuscirà a guardare con gli occhi di un padre un'anziana signora. Ma c'è un ultimo viaggio da fare, che porterà ad una nuova Terra e, prima o poi, a un evoluzione certa. Loro saremo noi. Questo è il più grande inno all'umanità che esista. E' l'esaltazione della scienza. E' la massima elevazione dell'uomo.
"Dovevano fare da loro... Fu allora che presero il volo!"
INUTILE EPILOGO C'è chi se ne sta nella propria villa, sdraiato a prendere il sole sorseggiando un drink, accompagnato da moglie o puttanoni vari; poi arriva una telefonata, la conferma che sarà il regista di quella sceneggiatura. Girerà il film, e nulla vieta che lo farà nel migliore dei modi. Poi c'è chi magari se ne sta comunque nella propria villa, sdraiato a prendere il sole sorseggiando un drink, accompagnato da moglie o puttanoni vari, nell'altra mano però ha una penna con la quale si mette a scrivere una sceneggiatura. Girerà quello che ha scritto, e nulla vieta che lo faccia nel peggiore dei modi. Ecco, Nolan è uno di questi ultimi. Ad eccezione di Insomnia ha tirato su tutti i suoi film da zero, non solo, ha scritto sempre cose interessanti, geniali o ambiziose, senza limitarsi a fare il compitino o cadere nel banale. A prescindere se i suoi film piacciano, la cosa che dà veramente fastidio è il ridimensionarlo o l'accostarlo a livelli inferiori (che comunque meritano tutto il rispetto in quanto professionisti); ad esempio ho sentito che questo è il classico blockbuster che tolte le immagini non rimane niente... Frasi come questa dovrebbero considerarsi reato. La computer grafica in Interstellar è quasi assente, dietro un lavoro così c'è una passione mostruosa, insensata, un rispetto per il cinema immenso e una volontà di proporre al pubblico il meglio possibile realizzabile; ma è inutile stare ad elencare i dettagli... I detrattori rimarranno tali, dall'alto della loro superiorità manifesta, convinti che il vero cinema si trovi solo nel passato o nella nicchia, consapevoli che loro saprebbero fare di meglio.
Non andartene docile in quella buona notte I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno Infuria! Infuria contro il morire della luce Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta Perché dalle loro parole non diramarono fulmini Non andartene docile in quella buona notte Infuriati! Infuriati contro il morire della luce