In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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1) Giudizio di pancia: emozionante e suggestivo, l'amore è forse la quinta dimensione? l'amore potrà salvare la razza umana, ancor più dello spirito di sopravvivenza? l'amore è DIO e noi un giorno saremo l'origine di ciò che siamo stati? il nuovo prodotto dei Nolan (regia e sceneggiatura) è un capolavoro che riesce ad emozionare attraverso la fredda fantascienza. Spettacolari e suggestivi i paesaggi che fanno da sfondo alla narrazione un po' artefatta e non proprio lineare. La sceneggiatura è rivedibile e si perde in qualche concessione che, per rendere il tutto più fruibile al pubblico generalista, fa storcere il naso a chi di Nolan fa un "Totem" anche e soprattutto per la trama dei suoi film; ma questa è fantascienza e poi di mezzo ci sono buchi neri e wormhole (Donnie Darko, Inland Empire) e qualche concessione o licenza artistica è obbligatoria. La musica di Zimmer e il sonoro sono da Oscar, forse la prima quasi invasiva, ma fondamentale per accompagnare e rendere credibili alcune sequenze altrimenti lente o "esagerate". La tecnica è ai massimi livelli, come sempre con Nolan, così come le citazioni e i riconoscimenti nei confronti della fantascienza che ha fatto storia (a partire dal bravissimo pilota spaziale che prima faceva il contadino, … ricorda qualcuno???). 2) Giudizio di testa: A Nolan non bastano 3 ore per raccontare un viaggio pretestuoso e presuntuoso che si basa troppo su passaggi di sceneggiatura forzati, improbabili e soprattutto poco credibili. La sceneggiatura solida dei Nolan qui si piega al blockbuster, tanto da sorprendere in negativo, soprattutto i fan. .... Quindi? non so, è certo che da quando sono diventato papà sono diversamente sensibile e Nolan è riuscito a toccare le corde giuste. Io mi sono emozionato (ho anche versato qualche lacrima) e mi sono lasciato affascinare dalle immagini e travolgere dalle musiche. Le ottime interpretazioni, la simpatia del robot (originale e rivoluzionarlo nel suo puro design), le sequenze nello spazio e lo spazio in se fanno il resto. Quando si parla di coraggio, fantascienza, avventura ... torno bambino e questo film mi ha fatto sognare, al punto da farmi accettare "forzature" ed esagerazioni di sceneggiatura che altrimenti mi avrebbero infastidito.