Un prete, dopo anni passati in varie missioni umanitarie, si ritrova alle prese con una famiglia molto più disastrata di quando l’aveva lasciata, e soprattutto con una ragazza che lo costringerà a mettere sé stesso e la propria fede in seria discussione.
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Un buon cast simpatico, una bellissima laura Chiatti, un Verdone a tratti serio che non ci dispiace, una mano registica ormai affinata eppure non sono riuscita a ridere e l'egoismo dei personaggi mi faceva un po' tristezza. Non mi aspettavo molto ed e' arrivato anche meno. A Verdone possiamo chiedere di piu'.
Due ore di commedia. Verdone dovrebbe essere garanzia di risate amare, in bilico tra il comico e il tragico. Ma dopo il promettente avvio con la caratterizzazione dei personaggi principali sembra non ci sia poi molto da aggiungere e ne viene fuori una storiella dai buoni sentimenti, a la "e vissero tutti felici e contenti". Due ore di commedia. Pretendevo di sorridere di più.
Molto lontano dalla comicità del Verdone prima maniera e troppo superficiale nel tratteggiare le storie dei personaggi. Attori a livello di sufficienza stentata
Il voto è la media tra il 7 per la storia e il 5 per l'interpretazione e la realizzazione. Ho riso in due sole occasioni, per il resto il film è molto serio e banale.
a metà strada tra la vecchia comicità di Verdone e la nuova fatta di meno battute e maggiori risvolti drammatici...aspetto l'evoluzione definitiva...intanto sconsigliato per chi vuole creparsi dalle risate...
Sono sempre stato un fan di Verdone però devo dire che mi apsettavo molto di più da io loro e lara .Il film cade nel banale e scappa solo qualche risata nel film. Credo che verdone debba dare una svolta ai suoi film per tornare ad essere quello di Borotalco, Bianco rosso e verdone ..Maledetto il giorno che ti ho incontrato,
Leggendo i vari commenti e vedendo l'inizio del film credevo di trovarmi di fronte a un film fiacco di idee e pieno di banalità. Invece questo Verdone mi piace quasi più del Verdone degli inizi,ha un po trasformato il suo modo di fare comicità,non ci sono cose troppo scontate,il film dura ma si va vedere con piacere,sono rimasto davvero contento.
Un po' il Verdone degli ultimi tempi, che gioca molto con le sue espressioni come solito e fa anche sorridere su temi abbastanza seri. Sono lontane le commedie come grande, grosso e verdone, e si sentono ancora gli echi del più recente italians, ormai si è buttato su questa strada vogliamo dire "tragicomica", anche se non è propriamente corretto. Buone le interpretazioni e le caratterizzazioni dei personaggi stereotipati all'estremo come scelta critica da parte del buon Carlo, l'unica un po' apatica mi è sembrata Laura Chiatti, interpretazione sottotono controbilanciata dalla sua sensualità. Tutto sommato godibile in una seratina in famiglia o tra amici senza troppe pretese.
Mi ha un pò deluso questo film. Ha degli alti e bassi, troppi momenti di serietà, insomma pensavo che Verdone facesse il deficent.e come il solito e invece no1!!
Decisamente un Verdone ripetitivo e poco ispirato. sempre gli stessi personaggi...il prete.....la psicologa.....le figlie coatte.....la bella di turno.....e soprattutto sempre le stesse espressioni di Verdone....che per quanto possano essere carina alla lunga diventano decisamente scontate e poco credibili.
Una buona commedia alla Verdone che ha dalla sua la straodrinaria mimica facciale di Carlo,alcune situazioni spassose e la bravura di quasi tutti gli attori.Dico quasi perchè la Chiatti anche se superbona ha ben poche caratteristiche di un attrice vera.
Divertente, si ride parecchio anche se molte battute sono rovinate dai trailer. Ti mostrano le scene più divertenti e quando si vedono nel film si perde così l'effetto sorpresa.
Che Carletto non fosse più il comico che era prima lo si sapeva, ma non per questo non può sfornare una commedia tutto sommato apprezzabile per passare allegramente una serata. Si ride qua e la e c'è una trametta abbastanza godibile. Divertente.
Verdone ultimamente non azzecca un film... Sempre storielle da quattro soldi, con attori pessimi e anche verdone stesso sembra in difficoltà a portare avanti il film.
Un film che lascia l'amaro in bocca per diversi motivi, alcune scene divertenti alternate a fasi piu' o meno monotone. Si lascia guardare, scorre dando pero' sempre l'impressione che manchi qualcosa per renderlo un film migliore, non sono riuscita ad individuare cio' che manca...
Verdone ad ogni film sale sempre un gradino in piu' sulla sua maturità artistica, non è mai banale, i suoi personaggi apparentemente tutti uguali non risultano mai stantii.
è strano parlare vedere un film italiano fuori dagli schemi: non storielle alla moccia ne casini quarantennali alla muccino. Verdone comincia a delinearsi come un autore, rinunciando alla risata facile e cercando di dipingere personaggi credibili e attuali. Così facendo compie pure un piccolo miracolo: Laura Chiatti riesce finalmente a recitare... sostenuta da una trama un po' triste ma che sa tanto di vita reale nel paese reale, dove tutti sono un po' schizzati, purtroppo.
e Verdone ha evitato pure la trappola del sesso! Quanti doppisensi e risatine in più ci sarebbero stato se il suo prete si fosse fatto tentare? In un film con De Sica questo sarebbe sicuramente accaduto...
che delusione mamma mia ragazzi,brutto davvero,non fa ridere,si salvano come al solito solo le espressioni facciali di Verdone..Pessimo,sto piangendo x i 7 euro del cinema!!!!!!!!!!
Sono un fan di Verdone, e per questo che la delusione è ancora piu' cocente. Il film vuole volare alto, forse troppo, tratta un'infinità di tematiche tutte importanti ma affrontate con grande superficialità. Non fa ridere particolarmente, tranne in sporadiche battute. Perchè non torna a fare quello che sa far meglio, cioe' i personaggi per i quali lo abiamo amato tutti? La sua miglior pellicola rimane per come la vedo "IO E MIA SORELLA".
Un verdone in ottima forma, mette su una commedia molto divertente e godibile.... non siamo ai livelli del primo Verdone, ma ci si diverte e si rimane davvero soddisfatti. Non all'altezza, a mio giudizio, la Chiatti.
secondo me è un buon film..si lascia guardare con leggerezza..mi vien da ridere perchè questo dovrebbe essere un forum dove le persone possano anche prendere spunto e farsi delle idee su qualche buon film da guardarsi in santa pace..invece tante,troppe volte,ci si ritrova con dei voti insulsi e moralismi su cinema italiano e palle varie..i gusti son gusti e non si discutono..però certi commenti potrebbero risparmiarceli..
Verdone rifà il prete ma questa volta ha da salvare la sua famiglia che tra fratelli pazzi cocainomani,nipotine Emo e genitore anziano con l'amante badante di turno è proprio messa maluccio. Il film ha un debito con "La messa è finita" di Moretti.
Verdone torna al grande schermo con un lavoro parzialmente riuscito. L'idea di base era buona, peccato per l interpretazione del cast (a parte la finocchiaro) che più che comica è scialba. Numerosi gli stereotipi mal sdoganati. Film che si fa guardare. Ma niente di più. Approssimativo e mediocre.
mi sarei rifiutato fino all'ultimo di vederlo, andato per accompagnare un amico. per niente fan di Verdone che trovo ultraripetitivo con le sue gag e la sua illusione di essere l'erede di Sordi
però a mio vedere uno dei suoi film migliori, tutti recitano la loro parte egregiamente e l'ironia di Verdone è azzeccata ovunque
due piccolezze, la Chiatti quando stanno per aprire la porta comincia a saltellare come una deficiente o quando mena Verdone dopo la sparatoria e il piccolino sono delle scene che potevano riuscir decisamente meglio..
davvero un film adattissimo anche alla proiezione in cinema, non uno di quei cinepanettoni che non andrebbero manco pensati all'origine..
penso che la cosa fondamentale è stata che non ha riproposto i suoi soliti personaggi, salvando comunque le sue gag e espressioni facciali e di contraddittorio su cui sono basati tutti i suoi films
Il film si guarda tranquillamente, anche se siamo anni luce da viaggi di nozze e da tanti altri film belli che ha fatto. Purtroppo a mio parere è un po troppo lungo, molti dialoghi e molte scene sono tirate per le lunghe, sicuramente si potevano fare una ventina di minuti in meno di film, non sarebbe cambiato niente. Laura Chiatti non mi è mai piaciuta come attrice, nonostante qui credo abbia dato davvero il meglio di sé stessa (in tutti i sensi!) non mi piace il suo modo di parlare, troppo "maschile" a mio parere. Le facce di Verdone sono sempre da sbellicarsi dal ridere!!
Un film che si lascia vedere piacevolmente e per la media medicore delle commedie italiane di oggi è già tanto.Esagerate alcune scene tipo la sparatoria con le negre (termine sdoganato da Feltri ) nascoste nell'appartamento di verdone-Chiatti inseguite dai papponi.Un'altra esagerazione è il fratello cocainomane (troppo forzato.Davvero chi si fa di cocaina sta sempre a toccarsi il naso?)
Un film senza infamia e senza lode, alcune gag divertenti soprattutto merito degli attori secondari, alcune scene divertenti alternate a fasi piu' o meno monotone. Si lascia guardare senza pero' dando pero' l'impressione che manchi qualcosa per renderlo un film migliore. Grande la prova di Angela Finocchiaro
Per i fans di Verdone (come me) è imperdibile, stavolta sono molto buoni anche i comprimari, ovviamente è sullo standard del Verdone attuale (cioè leggermente inferiore ai capolavori dei primi anni), ma comunque consigliato!
P.S. Non avevo mai visto "recitare" Laura Chiatti, e avendone letto peste e corna su questo sito, pensavo a chissà quale obrobrio, invece seppur non eccelsa, la sua interpretazione mi ha garbato!
La commedia all'italiana è morta, decrepita, fallita per sempre. A meno che non vogliamo prendere in considerazione quel cinema della peggior romanità, caciarone e pastasciuttaro, di cui ahimè Verdone si è ormai confermato (in)degno erede. Uno spunto interessante anzi di più ricco di potenzialità sfruttato malissimo, a cominciare dal climax esagitato che vorrebbe essere farsesco ma è degno davvero dei peggiori retaggi dell'avanspettacolo dei tempi d'oro (?). Veramente imbarazzante questo film di Verdone, sicuramente primatista nella lista nera dei più brutti film della sua carriera (al confronto persino Il bambino e il poliziotto sembra un trattato di comicità dei Monty Python), e soprattutto fallimentare IN TOTO, dialoghi risibili, recitazioni pessime (persino la Finocchiaro è insopportabile), cronache da sit-com stile mondaini-vianello ultima maniera (che sono però più divertenti), tutto eccessivo, tutto gridato, tutto improbabile e soprattutto un vuoto che regna costante, ammiccando ai cinepanettoni, alla grossolanità più bieca, all'epilogo ipocrita del volemose bene e vai con tarrallucci vino e affetti famigliari... Il prete di Verdone, così ossequoso degli stilemi classici e al tempo stesso inconsueto, è costruito su misura per Verdone, anzi è proprio Verdone a pretendere di "fare suo", col suo macchiettismo imperante, il sacerdote missionario (non parliamo poi dei luoghi comuni sul terzo mondo e su quello che sinceramente penso delle "conversioni cattoliche" in terra pagana, per carità). Verdone ti butta addosso un'Italia che vorresti vedere precaria, ma sembra conviverci cordialmente. Non lascia alcun spunto per riflettere, nè per le nostre opinioni di spettatori, forse allora i chilometri che lo dividevano dai Parenti et similia stanno diventando centimetri. Probabilmente il prete di Verdone rispecchia fondamentalmente lo scarso cattolicesimo degli italiani, uniti dai vincoli simbolici (v. il crocefisso) e capaci solo di rappresentare la loro ambiguità morale. Lo confesso, vedere questo film mi è costato un sacrificio profano, nonostante le buone intenzioni che il soggetto mi aveva curiosamente suggerito di pagare un biglietto per il cinema. Terribile, tranne Laura Chiatti che riesce a essere persuasiva e seducente anche in situazioni francamente risibili, e una canzone (splendida) di David Sylvian, messa lì a mescolare le carte o a confondere gli spettatori dalle pretese facili. Verdone che fa il Don Benzi della situazione è irritante quanto lo stesso prelato che saluta con la manina, come si conviene a certa televisione trash. Grazie a lui abbiamo imparato che i moretti dell'Africa non muoiono di fame e che le badanti dell'est non sono tutte p.u.t.t.a.n.e. (mi scuso con le badanti dell'est ma non è la mia opinione). Unica scena plausibile e davvero divertente, la sequenza nella discoteca: strano, proprio quando il fracasso dei ritmi house/techno si fa ineludibile, il disagio di questo personaggio in tonaca diventa quasi "umano"- Dedicato alla memoria del padre, che avrebbe meritato un film meno brutto ed evanescente
IO PENSO CHE VERDONE DOVREBBE ESSERE PIU' CATTIVO NEI SUOI PERSONAGGI COME LO ERA SORDI ,CHE NELL'ASCENSORE LA SPLENDIDA SANDRELLI LA CASTIGAVA IO AL SUO POSTO NELLA SCENA DELLA DISCOTECA IL PRETE LO AVREI FATTO ASSUMERE DROGA ,ANCHE SE PER SBAGLIO POI CON LA CHIATTI NON SE NE PARLA NEANCHE CI DOVEVA FA SESSO , SUO FRATELLO L'AVREBBE DOVUTO PRENDERE A PUGNI INFINE L'AVREI FATTO USCIRE DAL SACERDOZIO DOPO CHE SCOPRIVA TUTTE LE FALSITA' CHE CI SONO NELLA CHIESA E SOLO DOPO ESSERE SCESO IN QUESTO INFERNO L'AVREI FATTO TORNARE IN AFRICA A FARE IL MISSIONARIO . MI SEMBRA TOPPO POLITICAL CORRECT, PER QUESTO IL FILM NON CONVINCE ABBASTANZA.
commedia simpatica,basta sulla naturale verve di verdone e delle sue espressioni,cui chi ha visto tutti suoi film è ormai piacevolmente abituato,e su qualche trovata di buon gusto.. simpatiche le trovate comiche e le caricature dei vari personaggi(il fratello cocainomane e la sorella lunatica) il tema sociale è trattato in modo troppo banale;spero che la pellicola non avesse lo scopo di farvi riflettere,perchè sullo stereotipo anziano badante sarebbe fin troppo facile cadere nel buonismo inutile.. finale un pò scialbo e frettoloso... cmq godibile,sicuramente in tv(dvd),o al cinema in una serata senza particolari pretese..
A me Verdone piace e parecchio!!le sue espressioni, le sue caratterizzazioni, i suoi personaggi!! La prima parte è molto carina, ma la seconda è stata troppo vittima di una morale un po' melensa... In ogni modo, a me piace il suo modo di fare cinema 7,5 meritato
Grandissimo Verdone,L'Ho visto Al Cinema E Devo Dire Che Mi Ha Fatto Ridere Moltissimo. Simpatici Anche Storia e Protagonisti,Consigliato Agli Amanti del Grande Carlo. La Scena Che si Svolge in Discoteca:La migliore Della Pellicola..Ma Cosa Sono Le Prugne?(Chi Non L'ha Visto Non Mi Prenda Per Scemo XD) A Pari Merito Con"Cado Dalle Nubi",E Leggermente Superiore E Più Ben Fatto Rispetto A"Natale A Beverly Hills" Da Vedere!!!
a essere sinceri mi ha deluso..dalle recensioni mi aspettavo un fil più che buono, purtroppo però secondo me gli è uscito davvero malino. sembra che non riesca mai ad entrare nel vivo, tanto che non mi aspettavo assolutamente che finisse in quel momento! è stata l'unica cosa che mi ha sorpreso di tutto il film.. non posso dire che la storia in sè sia banale, ma manca di verve e di interesse. ogni questione è presa e lasciata lì. cambio di scena, e via con un altra faccenda. anche un mezzo voto in più perchè stiamo parlando di carlo, e merita pieno rispetto (peraltro la sua interpretazione anche qui è magistrale), manca il resto però..sob
Non so bene cosa pensare di questo film. Non conosco bene il cinema verdoniano,quindi non posso sapere se questo è il primo tentativo di commedia matura o meno. Il film in se non è male, mi piace come sono stati costruiti i personaggi principali, ma ,secondo me,viene messa troppa carne al fuoco, troppe situazioni interessanti vengono trattate, ma non approfondite,arrivando ad una rappresentazione macchiettistica di esse. Inoltre la Chiatti non mi pare un granchè,sempre con la stessa faccia, e danneggia un personaggio con buoni spunti. Insomma, questo è il film delle potenzialità sprecate dove temi d'integrazione,precariato,xenofobia e rapporti familiari si riducono a niente.Rimane comunque godibile,specialmente grazie alle due Emo, ma non trasmette quello che promette. Troppo distaccata la seconda parte dalla prima,sembra una commedia demenziale, anche se divertente. Bravi gli attori (tranne la già citata Chiatti). Considerando che mi piace la commedia intelligente,anche se il film per me è un sei scarso,il mio voto finale è 6.5 come incentivo a Verdone...spero in film migliori che seguano questa scia,in futuro.
Dopo le interpretazioni in pellicole di basso profilo (Italians e Grasso,Grosso e Verdone su tutte) finalmente Verdone torna a fare dell'ottimo cinema,segno che il cinema italiano può ancora dare qualcosa di buono. Film molto piacevole che riesce a trasmettere un significato valido
Se cerchiamo il vecchio Verdone ( quello dello strepitoso Borotalco, tanto per dire) non c'è più perchè anche i registri crescono, nel suo caso forse bisognerebbe dire invecchiano. Tuttavia il suo ultimo film riesce a divertire nonostante la banalità della vicenda, che nasce da un'idea per niente malvagia ma che purtroppo resta solo un'idea. Non c'è sviluppo, non c'è approfondimento, il messaggio si perde nel macchiettismo e il finale rovina quel che di buono resta dalla sottrazione. Detto questo, a me Verdone è simpatico, il suo cinema riesce ancora a farmi sorridere, perciò non darò un'insufficienza.
A me Verdone piaceva ai tempo di bianco rosso e verdone e mi piace tanto anche adesso.. Questo film non ha niente di nuovo...ma è una bella commedia simpatica e mai stupida... Consigliatissimo per una serata in leggera allegria!
troppo simpatici il personaggi di Marco Giallini e la nipote emo!!
Il film in generale non mi è dispiaciuto.Si in effetti l'happy and finale è un pò troppo scontato e tirato e Laura Chiatti è forse la peggiore attrice che Verdone abbia utilizzato in un suo film,Però la storia in sè è carina e certe situazioni sono davvero esilaranti.E tutti il resto del cast,Bonaiuto,Giallini,Finocchiaro e Fiorentini sono molto affiatati.La mimica facciale di Verdone è impressionante,certe sue espressioni sono da vera maschera del cinema muto,e forse in questo il nostro caro Verdone ci marcia un pò...Tutto sommato...vale la pena vederlo..
Il Verdone post De Laurentiis ha decisamente una marcia in più. "Io, loro e Lara" è una commedia davvero piacevole con un Carlo Verdone in piena forma che ci mostra tutta la galleria delle sue espressioni facciali più note e divertenti. Si ride in alcune parti e si sorride parecchio, il duetto più riuscito è decisamente quello con Angela Finocchiaro. Il film cerca di affrontare temi di attualità con leggerezza ed ironia e ci riesce anche se non totalmente. Buona prova degli attori, tranne di Laura Chiatti, davvero pessima.
Ancora un buco nell'acqua. Mi dispiace da morire ma la fase involutiva del regista romano è davvero impressionante: Io Loro e Lara è una delle opere meno incisive di Verdone, troppo lungo, recitato male da quasi tutto il cast ( vedi su tutti la Chiatti - inguardabile - e Marco Giallini - trasformato in una sterile macchietta - ) e scritto ancora peggio. La storia è forzarta, l'inteccio non funziona e la figura interpretata da Verdone è impalpabile come non mai. Si ride a sprazzi grazie alle solite gag, ma alcuni momenti sono davvero di una noia mortale. Anche l'epilogo è impronibile, tutto finisce a tarallucci e vino banalizzando al massimo le dinamiche dell'intera vicenda. Rimango a malapena sul 5 ma questo non è Carlo Verdone.
DEVO DIRE CHE E' STATA UA PIACEVOLE SORPESA, ERANO ANNI CHE VERDONE NON FACEVA UN FILM CHE NON MI LASCIASSE PER COSI DIRE L'AMARO IN BOCCA... BUONA LA RECITAZIONE, STORIA FINALMENTE NUOVA CHE SI DISTACCA DAI SOLITI PERSONAGGI DA LUI INTERPRETATI.. ECOSA IMPORTANTE NON SI CADE NEL VOLGARE.....
Questo è un film che rappresenta una via di mezzo tra una commedia nemmeno poi tanto divertente dove ci sono le solite battute e le facce di Verdone che sinceramente cominciano ad essere un po' monotone, e un superficiale tentativo di affrontare temi interessanti come il rapporto tra la modernità e la religione o le difficoltà del mondo adolescenziale. Ne viene fuori una pellicola mediocre e deludente. Peccato
Quoto quasi interamente il voto ed il giudizio di jellybelly: temi trattati con superficialità e mai affrontati, attori svogliati e scadenti, prevedibilità totale. Solitamente apprezzo Verdone, ma purtroppo duole dire che ormai è in pena fase involutiva, schiavo dei suoi personaggi che l'hanno reso famoso, attorniato da attori che dovrebbero vergognarsi di definirsi tali (Chiatti in primis), incapace di reinventarsi e di proporre qualcosa di nuovo. Una commedia stanca, fatta solo per far fare qualcosa a 'sti poveri attori ed intascare le sovvenzioni statali (se guardate bene i titoli di coda il film è stato dichiarato di INTERESSE CULTURALE!!!!) ma di quale cultura stiamo parlando? ma siamo fuori? oltre ai soldi del biglietto si becca pure le sovvenzioni statali (ovvero soldi nostri)!!!! roba da pazzi....
Un film da sufficienza piena,Verdone conferma la sua abilità di regista e attore,sa far ridere e riflettere lasciando il solito marchio di fabbrica finale: quel pizzico di amaro in bocca come segno tangibile di ogni suo film.
Verdone e la sua commedia riuscita per metà, ma per lo meno non demenziale come alcuni dei suoi ultimi film inguardabili. Bravi gli attori, carina la storia e divertenti le battute. Peccato che alcuni aspetti della storia siano poco approfonditi, in particolare il rapporto con lui e Lara. Siamo molto ma molto lontani dagli irresistibili dialoghi tra Carlo e "Milla" in "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". C'è da dire però che la Chiatti è perfetta nella parte della *******tta...e anche un po' ********! :-) Carino.
Verdone lascia De Laurentiis ed i risultati si vedono: il baratro di "Grande, grosso e Verdone" è lontano. Ciò non toglie che "Io loro e Lara" sia l'ennesimo film di Verdone che strappa più di un sorriso ma che dopo dieci minuti hai completamente dimenticato. Questo perché alle ottime intenzioni del regista spesso non sono accompagnati adeguati approfondimenti: tutto il dissidio interiore del protagonista sulla perdita della fede, le tentazioni rappresentate da Lara, i problemi familiari, sono presentati come temi portanti del film e poi abbandonati senza un perché, per rifugiarsi nella scenetta consolatoria. Ciò detto, il film è perlomeno ricco di scenette divertenti (la battuta "Ma che te devi candida' in Congo, che je stai a fa' 'n comizio?" è geniale), soprattutto nella prima parte; la seconda, invece, è di una prevedibilità sconcertante. Molto bravi tutti gli interpreti, salvo la Chiatti che è una cagna pazzesca. Ha un primo piano strepitoso, ma sa fare solo la faccia da maiala. Evvabbe', ci si accontenta.
E' da apprezzare lo sforzo di Verdone nel tentare di oltrepassare il muro rappresentato della sua comicità storica andando alla ricerca di una commedia di stampo più europea. In tal senso (come sostengo da tempo) il suo lavoro più riuscito resta "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". Quest'ultimo film cerca di staccarsi dalle sue ultime (e mediocri) uscite e ci riesce, purtroppo, solo parzialmente. Se da un lato è appunto da apprezzare la volontà di fare una commedia di più ampio respiro, dall'altro questa comporta difficoltà, soprattutto nella sceneggiatura. I tempi di questa storia non sono eccellenti. L'inizio è divertente, ma poco dopo si perde in una parte che gira a vuoto; poi il film pare riprendersi, per poi perdersi in un finale frettoloso e banalmente retorico. Rispetto ad un Allen, Verdone sottovaluta la parte interiore del personaggio. Il divario interiore è solo accennato e poi dimenticato, mentre tutto si concentra a livello interpersonale. Troppo televisivo così come anche la regia, fatta principalmente di campi e controcampi sui personaggi. Credo che Verdone non voglia rinunciare del tutto a una comicità macchiettistica che gli garantisce il pubblico. In questo modo non riesce però a svecchiare le sue situazioni comiche che alla fine risultano sempre le stesse. Bravini gli interpreti, tranne la Chiatti che è davvero scarsa; bellissima, ma scarsa.
Non è male...vuole essere sia impegnativo che divertente e ci riesce abbastanza anche se devo dire che non apprezzo la qualità della recitazione della Chiatti e Verdone dopo un pò mi stufa. Comunque un tragicomico divertente tutto sommato...non da vedere al cinema ma va bene.
Pretenzioso ma bruttino. Non si capisce bene dove vuole arrivare; dovrebbe essere una satira sociale ma fallisce lo scopo perchè la struttura del film non si regge in piedi, come il mobiletto dell'ikea dove hanno sbagliato evidentemente tutte le viti, il film crolla miseramente in una serie di situazioni improponibili. Potrebbe essere il solito film comico ma Verdone usa il freno a mano alla sua verve e francamente si ride pochino. E allora cosa è questo film? Un ibrido che non funziona e un'occasione persa. Siccome Il comico romano non è andato bene nemmeno nel precedente film, che tuttavia aveva una connotazione più identificabile mi auguro che sia un appannamento transitorio perchè Carlo Verdone ci ha abituato a ben altro, magari con minori pretese ma almeno si usciva dal cinema soddisfatti. Questa volta , almeno per me, non è stato così. Metto un voto di più per la simpatia e il rispetto che porto a Carletto.
Un Verdone in netta ripresa dopo "Grande, grosso e Verdone", con un film brillante, affatto banale e un personaggio dotato di una profonda umanità contrapposto (secondo me in maniera voluta) a personaggi semi-macchiettistici dal carattere in fondo squallido proprio per evidenziare maggiormente le qualità positive del suo Don Mascolo. Un Verdone maturo, capace di dirigere un buon film, evidenziando ancora una volta la sua grande capacità di dirigere gli attori a disposizione, già di per sè ottimi come Giallini e la Bonaiuto. Laura Chiatti non mi è sembrata eccezionale, ma nemmeno tanto disprezzabile.
Che bella sorpresa. Dopo le ultime delusioni, Verdone ci regala un piccolo gioiello. Comicita'raffinata senza volgarita', personaggi ben strutturati all'interno di una buona sceneggiatura. Questo film ci fa sperare per il futuro del nostro povero cinema italiano.
Verdone dedica al padre questo film sulla famiglia. Una "grande famiglia" che però è ben lontano dall'essere un nucleo accogliente in cui ritrovare serenità e conforto. C'è di tutto: dal vecchio padre vedovo che ritrova verve e passione risposandosi con la badante moldava al fratello cocainomane, dalla sorella nevrotica e venale alla nipote ora emo, ora manga. In tutto questo entra di prepotenza Lara, una ragazza con dei problemi alle spalle, che riuscirà con metodi non propriamente convenzionali a rimettere al loro posto tutti i tasselli giusti di questo problematico puzzle familiare. Verdone si lascia andare più alla comicità leggera, tralasciando anche se non del tutto quella vena malinconica sempre presente nelle sue pellicole e che questa volta risulta essere meno evidente. Ed in questo il finale ne è un esempio evidente. IO,LORO E LARA è una commedia che riesce a divertire, dotata di un buon ritmo e di personaggi abbastanza ben definiti e che racconta una storia attuale, forse un po' stereotipata, ma certamente fresca e frizzante. Un plauso a Carlo Verdone ed alla sua mimica sempre efficace.
Ormai Verdone è una garanzia,una certezza...Mai banale mantenendo sempre una comicità pulita e mai volgare e mescolando nelle sue storie risate e sentimenti.Il film è molto gradevole,e lui da solo,in gran forma tiene avanti tutto il gruppo che comunque lo aiuta con alcuni personaggi centratissimi....Ampliamente promosso...ampliamente verde....VERDONE!
Gran bel film. Verdone sa sempre come far ridere, e la storia è davvero gradevole dall'inizio alla fine. Bellissima Laura Chiatti e bravissimo Marco Giallini, in assoluto il personaggio più comico di tutto il film!
il panettone per le commedie questo inverno è tutto di VERDONE!!!
non c'è che dire... non c'è nemmeno confronto rispetto agli altri! fidatevi.
certo non vi aspettate il genere viaggi di nozze o bianco rosso e verdone..è un film che fa ridere, pensare, riflettere! insomma c'è una storia e Verdone riesce a ritrarre in maniera super azzeccata un piccolo quadro della società moderna facendolo in modo estremamente veritiero!
raramente metto un voto così alto alle commedie, che da un pezzo a questa parte fanno piuttosto c.a.c.a.r.e
consigliatissimo! vale la pena finalmente di pagare 7.5 eurini!
fantastica la prova anche degli altri attori, in primis GIALLINI!!!!!!!!!!!
Dicesi "macchietta" <<caratterizzazione di un tipo che abbia qualche mania bizzarra, un vizio ridicolo, o sia implicato in situazioni strane e divertenti>> . Il film nuovo di Verdone si basa sulle macchiette, e sicuramente il regista è in ascesa rispetto all'ultimo, imbarazzante (x me) "Grande Grosso e Verdone"; la figura del prete missionario che torna in Italia in preda ad una crisi mistica è ben tratteggiata, ma si ritrova a toccare tanti, tantissimi temi, più o meno scottanti, di cui alla fine della visione non rimane nulla se non un calderone di argomenti appena accennati
che forse il fatto che nessun ascolti il buon Carlo sia da imputare all'indifferenza totale per l'altro che alberga nella società moderna??
E il buon prete (ce ne fossero!) è costretto a barcamenarsi tra parenti serpenti, padre innamorato, badanti, ragazze di strada, papponi e magnaccia, e intanto si trova coinvolto in una convivenza forzata con una misteriosa Laura Chiatti (che trovo insopportabile e amorfa nelle emozioni che dovrebbe trasmettere), in una girandola di personaggi assurdi ed estremizzati che poco hanno a che vedere coi temi socio-relazionali REALI di cui il buon Verdone vorrebbe occuparsi, e un deragliamento totale verso il delirio soprattutto nella seconda parte. In definitiva, un film carino, divertente quanto basta...ma resta la sensazione della classica occasione buttata per farne un gioiellino
ammetto che il voto è gonfiato ma poichè e cinematografia italiana e di autore, ci poteva scappare! Non è facile interpretare il prete e lui lo fa con l'arguzia e l'ironia di cui è capace. Lo staff è ottimo,la sceneggiatura idem, purtroppo di sacerdoti così non ce ne sono mai stati(forse uno, don Milani, ma aveva a che fare con bambini poverissimi e famiglie diseredate)e ce ne vorrebbero: Oh le chiese si svuotano e questi non lo vogliono capire che il tempo della retorica è finito!Erano parte degli effetti speciali di una volta, le vetrate, l'organo, la voce ieratica ma oggi....
Film molto gradevole, intrattiene, diverte e non annoia. I temi trattati sono non sono poi così banali. Verdone si conferma grande attore e grande regista.
che dire... Verdone è sempre una garanzia... Chiaramente non raggiunge i livelli dei primi film che rimangono nel loro genere unici... Film simpatico e divertente e nello stesso tempo rispecchia anche alcuni problemi dei giorni nostri... Consigliato...
Come sotto: Verdone non delude in questa sua nuova opera, dove mescola la sua tipica comicità grottesca a temi di tipo psicologico. Non si esce dalla sala insoddisfatti. Tra il 7 e il 7,5
Al cinema si ride e parecchio, cosa non da poco per una commedia, anzi direi che è uno degli elementi principali, se non addirittura quello principale.
E non è che ridano in due o tre persone ma tutta la sala, tanto che molte volte non si arriva a sentire nemmeno i dialoghi successivi ad una battuta o ad una mimica facciale "alla Verdone".
Mi sembra che per giudicare una commedia si debba per forza partire da questo punto. Per il resto il film scorre benissimo nonostante non si possa definire "breve" e sopratutto si evitano scene che potrebbero sembrare scontate.
ad esempio in quanti avrebbero scommesso sull'innamoramento di padre Verdone e la ragazzina tutto pepe, che avrebbe risolto tutti i dubbi del protagonista? Poi è anche vero che il fonale è un po' scontato ma una commedia, anche la più impegneta, non può essere un film esistenzialista
Andatelo a vedere, ne vale la pena, e lasciate perdere De Sica e Pieraccioni
Sicuramente un film che ci da Verdone in netta ripresa, dopo il demotivatissimo Grande, grosso e.. e che ce lo fa preferire autore e regista, anzichè come solamente attore, dove si rivela decisamente svogliato come nel mediocre Italians di Veronesi. Un film decisamente emblematico dello stato del ns.cinema, decisamente al risparmio, con fotografia non all'altezza dell'autore, diversi bloopers non rilevati in sede di montaggio, ed altre imprecisioni sicuramente non degne del regista o delle Warner stessa. L'idea che si sia dovuto a tutti i costi contenere i costi (passatemi il gioco di parole)nuoce non poco a quello che probabilmente è il miglior film di Verdone, Compagni di scuola a parte, come direttore d'orchestra, quello che esalta più di altri la sua capacità di lavorare in maniera esemplare sugli attori. La sopresa più gradita è senz'altro la prova di Laura Chiatti, fin qui sempre mal sfruttata, se non per il suo aspetto fisico (eccezzion fatta per il suo ruolo nella fiction "Rino Gaetano) e qui indubbiamente funzionale al ruolo, adattata anche a svillupare in maniera completamente aderente anche le sottili sfumature drammatiche, ma diremmo meglio, melanconiche della sua Lara. Di Anna Bonaiuto ed Angela Finocchiaro, non scopriamo nulla: bravo Verdone a dosarle e ha dargli la classica battuta giusta al momento giusto. Ottimi anche i caratteristi (ma non è un limite esserlo, anzi) Giallini e Fiorentini, peccato vederli cosi poco in altre produzioni. Di grande impatto la colonna sonora, che esalta alcune scene cruciali, con l'inserimento di brani on banali n(vedi David Sylvian) che rendono suggestiva anche una inquadratura banale. Meno convincenti alcuni sfoggi di tecnica (piano sequenza iniziale dall'alto, superfluo e poco riuscito). Essendo un film di Verdone, ci si aspetta di ridere, ma non era senz'altro questo lo scopo del film. Molte battute o presunti colpi di scena sono telefonatissimi, così come l'inserimento di pseudo-tormentoni, nelle scena che vedono Padre Carlo alle prese con i fratelli. Rimangono al margine il problema della crisi della vocazione del protagonista, emergono invece temi non nuovissimi, ma ricorrenti specie nella cinematografia recente, come l'adolescenza disadattata, l'uso della psicanalisi che si ritorce contro se stessa. Le cose migliori le abbiamo infatti quando entrano in scena la Finocchiaro e la sua assistente, o nella seduta della paziente della Bonaiuto, o nel ritratto grottesco della figlia quindicenne con l'amica clonata sui Tokio Hotel. Il film è comunque, nonostante questi evidenti limiti, molto scorrevole e gradevole, e rimane forse il livello più alto della commedia all'italiana degli ultimi anni. Un po più di cura e coraggio ci avrebbero forse consegnato un piccolo gioiello.
Un po meno melassa nel finale avrebbe giovato, anche se il lieto fine ha senso con la morale del film (l'accettazione dell'altro, che sia anche l'altro se stesso, quando Padre Carlo ha raggiunto questo scopo puo tornarsene in Africa), ma il brano finale con lo scorrere delle immagini nel villaggio africano, sebbene sappià di già visto da qualche parte, non lascia indifferenti.
Sono d'accordo con alcuni ke e' tutt'altro che banale..ed e' un Verdone che si alza di livello rispetto agli ultimi anni.Storia che si lascia seguire con personaggi fuori di testa(La Chiatti pero' insopportabile),copiose risate e un'ultima parte che colpisce ed emoziona.Ottimo inizio anno con questa commedia brillante by Verdone.
Banale che altro dire, fa ridere pochissimo e la trama è più che scontata. Per fortuna c'è la Chiatti, che giustamente hanno tenuto quasi sempre mezza nuda, che tira un pò su il voto.
Mah? Non fa ridere, fa riflettere poco e banalmente... Filmetto così così per Verdone, ma comunque, se proprio dobbiamo fare paragoni con altri prodotti similari, è pur sempre meglio dell'ultimo scadente Pieraccioni e del ultimo vergognoso A.G.&G. Nota positiva: Verdone si accorge che il film non sta in piedi e per salvare il salvabile decide di indugiare spesso sulla bellezza marziana di Laura Chiatti, ed è un'ottima scelta! Non lo consiglio nè lo sconsiglio del tutto, fate voi.
E' stroardinario come Verdone con la sua presenza scenica, con la sua mimica anche quando è fermo, riesca a far ridere anche solo con un movimento di un sopracciglio.
Dopo il mezzo (e direi anche tre quarti ^_^ ) passo falso di Grande Grosso e Verdone, il nostro amato Carlo torna alla ribalta nelle vesti di un prete missioniario in Africa.
E' impossibile raccontarvi questo film, quanto mi abbia fatto ridere, sorridere e riflettere. Straordinari gli altri attori che fanno da contorno al film, partendo dalla Chiatti che è quasi la co - protagonista, per passare al grande Sergio Fiorentini, arrivando ad Angela Finocchiaro, ma il film è bello nel suo complesso. Peccato per il finale un pO' troppo, per così dire buonista.
Più che altre parole, serve che lo andiate a vedere. Merita.
E' un Verdone nuovo, anche come regista, che colleziona un film godibile e in qualche modo diverso dai suoi soliti. Non si ride continuamente (meno male!), anche perchè spesso i ruoli dei protagonisti vengono descritti con una certa ironia amara e pungente. Trovo che l'interpretazione di Verdone sia di grande riconoscimento nei confronti dei sacerdoti impegnati concretamente in opere umanitarie. La Chiatti non recita molto, la Bonaiuti certamente si. Finale per qualche verso anche commovente.
La trama in sè è bellissima, esattamente come la prima ora e mezza, da dieci secco. Raramente mi è capitato di vedere in una commedia di tale caratura così tanto realismo interpretativo, elevate profondità e moralità di contenuti amalgamati con tanto di cappello in soli 90 minuti: questo a star dimostrare che "Io, loro e Lara", aldilà delle varie battute divertenti, ha seriamente un qualcosa aldilà, che fa aprire gli occhi. Peccato che da lì in poi, fino al finale, quasi diventi una scemata.
Mi riferisco alle varie gag che accadono nell'abitazione..quasi fosse un altro film!
E il finale, apputno...più banale, scontato e (nel caso di Verdone) come tale buonista di quanto si può. Peccato.
In ogni caso, con la sua fedelissima presenza scenica, l'incredibile mimica anche nei momenti in cui tace, la purezza ostentata del saio e delle prediche, Verdone disegna un'icona, un personaggio che ispira veramente tenerezza, ed è proprio questo quello della pellicola che fa sognare.
Filmetto leggero e gradevole. Verdone è lontano e mai tornerà al livello dei suoi primi film, ma qua fa sicuramente meglio che in "Grande Grosso...". La prima parte è un po' lenta e fa anche poco ridere, ma si riprende nella seconda. Grandissimo quando prende per il c**o gli "emo". La Chiatti come attrice farà anche c.agare ma come ragazza....STI EHEHM!!!