jesus revolution regia di Jon Erwin, Brent McCorkle USA 2023
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jesus revolution (2023)

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locandina del film JESUS REVOLUTION

Titolo Originale: JESUS REVOLUTION

RegiaJon Erwin, Brent McCorkle

InterpretiAlly Ioannides, Kimberly Williams-Paisley, Kelsey Grammer, Jonathan Roumie, Julia Campbell

Durata: h 2.00
NazionalitàUSA 2023
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2023

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Trama del film Jesus revolution

Durante gli anni '70, Greg Laurie incontra Lonnie Frisbee, un predicatore hippie carismatico, e il pastore Chuck Smith. I due uomini hanno creato nel sud della California una comunità di giovani hippie, collegata alla chiesa di Smith, da cui avrà origine un movimento di risveglio spirituale.

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Voti e commenti su Jesus revolution, 2 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/07/2023 19:19:59
   4 / 10
Non posso negare che il film abbia una buona ricostruzione d'epoca, a livello fotografico, di scenografie e costumi. Non posso nemmeno negare che lo spunto fosse anche interessante. Il movimento hippie è stato considerato un qualcosa di nuovo che andava naturalmente in conflitto con il conformismo delle vecchie generazioni. La religione cristiana diventa quindi un punto in comune per tale riavvicinamento su una base comune. Tuttavia questa evoluzione/falsa rivoluzione a mio parere non è altro che lo s*******mento del movimento hippie verso derive di stampo evangelico, non proprio il massimo. Tenendo anche conto della edulcorazione di alcune figure come il predicatore Lonny Fresbee, nè più nè meno che un ciarlatano che aveva predetto la fine del mondo nel 1981, onde essere mandato a ****** dai propri seguaci una volta che la predizione si rivelò ovviamente una bufala. Denunciava l'omosessualità in quanto peccato contro Dio, però era omosessuale o almeno non disdegnava la compagnia maschile. E poi dicono che i preti predicano bene e razzolano male. E per finire è morto nel 1993 a causa dell'AIDS. Dio esiste. Peccato che per tutto il film e nei titoli di coda non sia minimamente menzionato, segno dell'onestà intellettuale di questo film. Molto meglio sesso, droga & rock and roll rispetto a questi antesignani dei papaboys.

Mauro@Lanari  @  16/07/2023 07:15:46
   4½ / 10
Una mezza verità è una mezza bugia, ed è il caso di questo film. La copertina di "Time" dell'8 aprile 1966 pretendeva, con un titolo a effetto ("Is God Dead?", https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/a/a8/Is_God_Dead.jpg; https://content.time.com/time/covers/0,16641,19660408,00.html) e con inaccettabili semplificazioni, d'essere più lungimirante di Nietzsche, che veniva incluso fra i capostipiti della "teologia della morte di Dio". Nulla di più falso: il filosofo di Röcken era perfettamente consapevole dell'intrascendibilità antropologica dell'"homo spiritualis", perciò, dopo aver distrutto il Dio cristiano a cominciare dall'aforisma 125 de "La Gaia scienza", s'affrettò a rimpiazzarlo con lo zoroastrismo. Idem il weberiano "disincanto del mondo" ("Entzauberung der Welt", 1919), riferito sempre al cristianesimo e all'Europa del Nord anche se invece (fra)intesi eurocentricamente come fossero il teismo e l'intero Occidente. Il dibattito su secolarizzazione e secolarismo fra Löwith, Blumenberg e Pannenberg aumentò la confusione. L'unica certezza era che fosse in atto un processo di scristianizzazione: chiese sempre più vuote e sempre meno battezzati, praticanti, vocazioni. Il 12 gennaio '59 ("Acta Apostolicae Sedis" 51, p. 832: https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-51-1959-ocr.pdf) e poi il Natale del '61 (costituzione apostolica "Humanae Salutis", penultimo punto: https://www.vatican.va/content/john-xxiii/it/apost_constitutions/1961/documents/hf_j-xxiii_apc_19611225_humanae-salutis.html), Giovanni XIII pregò che s'effondesse una "nuova Pentecoste" sul convocato Concilio Vaticano II ("Divine Spiritus, qui, a Patre missus in nomine Iesu, praesens ades Ecclesiae eamque infallibiliter moderaris, super Oecumenicum Concilium plenitudinem munerum tuorum, quaesumus, benignus effunde"), la cui prima sessione si tenne l'11 ottobre '62. Nessuno può garantire che la supplica papale abbia avuto effetto, però è certo che una "seconda Pentecoste" ci fu davvero, tanto fra i pentecostali evangelici con un cosiddetto "risveglio spirituale" quanto fra i cattolici con gli eventi passati alla storia come la nascita del movimento carismatico nel febbraio '67 a Duquesne. Gli Erwin brothers sono una costola dei Kendrick brothers (il fratello minore Jon è stato il regista della loro seconda unità) e lasciano supporre di voler raccontare con una fiction un po' documentarista la "terza ondata neopentecostale", ossia ciò che sempre il "Time" nella copertina del 21 giugno 1971 definì "The Jesus Revolution" (https://content.time.com/time/covers/0,16641,19710621,00.html). Pure stavolta il magazine fu semplicistico nel titolo e negli articoli: dalla generica euforia iniziale ("Gesù Cristo è ancora vivo in mezzo a noi come duemila anni fa in Palestina"), si svilupparono delle aspettative sempre più precise e accurate. Secondo le stime dei sociologi della religione, oltre 600 milioni di cristiani tornarono a essere praticanti poiché per il 2000 s'attendevano il passaggio dall'"Agnello immolato" (il Crocifisso) al "Leone di Giuda" (la parusia gloriosa). Quando il giro di millennio giunse senza l'auspicato Avvento, entramb'i movimenti scomparvero e oggi è un'impresa trovare anche solo qualcuno che s'ostini a sperare: il processo di scristianizzazione è più avanzato che mai. Questo però non interessa agli Erwin brothers che anzi cercano di far credere esattamente il contrario.

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