La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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Sinceramente non ho mai apprezzato piu' di tanto il Tarantino post-Jackie Brown. Da qui, nonostante dimostri un'evidente amore per il cinema di genere/expoitation/orientale anni '70 (a partire dalla tutina della protagonista, chiaro omaggio a Bruce Lee in "Game Of Death", e dalla scelta della colonna sonora), il regista (a mio parere), ha cominciato a perdere colpi, aggressivita' e stile. Il risultato, alla fine, mi e' sempre sembrato piu' un capriccio che un film. A Tarantino non gli si puo' negare un certo buon gusto nel mettere in scena la storia (flashback in bianco e nero, intermezzi cartooneschi ecc...), e la sua mano, quella dei vecchi tempi, ogni tanto la si avverte eccome (specie in sceneggiatura, uno dei suoi piu' conosciuti marchi di fabbrica). Il problema principale, e' che tutto appare decisamente esagerato, poco originale (sono troppe le pellicole da cui prende spunto), e tremendamente fumettistico e inverosimile per poter appassionare (vedere combattimenti tra la protagonista e la Fox, l'allenamento, o la battaglia nella pagoda, troppo irreale e fatta solo di salti improbabili e litri e litri di sangue). Non che sia un male, per carita', ma dopo aver visto piu' e piu' volte "Le Iene" e "Pulp Fiction", l'amaro in bocca un po' rimane... Un'operazione indubbiamente spettacolare ed avvincente, con dei protagonisti eccezionali (bello rivedere la Hannah dopo tanti anni di oblio) ma lungi dall'essere il miglior film del regista (come affermano in tanti), che sicuramente si sara' divertito come un matto nella realizzazione, ma che ci aveva abituati ad altro con opere ben piu' taglienti, cattive e coinvolgenti. Leggermente inferiore al capitolo successivo (un po' piu' serio e meno assurdo).