la caduta della casa usher regia di Jean Epstein, Luis Buñuel Francia 1928
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la caduta della casa usher (1928)

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locandina del film LA CADUTA DELLA CASA USHER

Titolo Originale: LA CHUTE DE LA MAISON USHER

RegiaJean Epstein, Luis Buñuel

InterpretiJean Debucourt, Sylvie Gance, Charles Lamy, Fournez Goffard

Durata: h 1.03
NazionalitàFrancia 1928
Generedrammatico
Tratto dal libro "La caduta della casa degli Usher" di Edgar Allan Poe
Al cinema nel Novembre 1928

•  Altri film di Jean Epstein
•  Altri film di Luis Buñuel

Trama del film La caduta della casa usher

Allan arriva nella sinistra casa Usher per sostenere il suo amico Roderick, la cui moglie è appena morta in circostanze misteriose. La donna, affetta da una nevrosi incurabile e indebolita dalle sedute di posa per un ritratto che il consorte le stava dipingendo, è deceduta. Roderick si rifiuta di sigillare il sepolcro sperando che da un momento all'altro la consorte possa risvegliarsi.

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Voto Visitatori:   8,31 / 10 (16 voti)8,31Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su La caduta della casa usher, 16 opinioni inserite

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Goldust  @  07/07/2022 17:38:56
   7½ / 10
Atmosfere senza tempo si fondono ad una messa in scena gotica e d'impatto, esaltata dalla regia innovativa di Epstein ( si vedano ad esempio i ralenti che sottolineano la forza di alcuni passaggi fondamentali, oppure le immagini in sovraimpressione ) per un dramma che ancora oggi può tranquillamente considerarsi moderno. Da vedere almeno una volta.

DarkRareMirko  @  10/02/2019 23:40:18
   9½ / 10
Filmone della *******, grazie anche ad un giovane Bunuel in aiuto regia; atmosfere e personaggi sinistri, suoni stranianti, regia sopraffina che trasportano in un mondo altro.

Più di un brivido, per un capolavoro dell'orrore e dle mistero, inattacabile dal tempo.

Poe reso al meglio sullo schermo; Raimi magari se ne ricorderà per Evil dead.

_Hollow_  @  03/03/2015 02:56:56
   10 / 10
Quando un film non invecchia dopo cent'anni ... trattasi di capolavoro.

Lasciando perdere qualsiasi fattore, da Epstein a Bunuel passando per il ralenti, il vento, la caduta dei libri ecc, darei il massimo dei voti già semplicemente per le musiche e la scena di Roderick che suona la chitarra. Stupendo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  30/06/2014 20:38:34
   8 / 10
Molto prima di Corman, Epstein porta Poe sul grande schermo. Storia che non si ispira solo all'omonimo racconto ma anche ad altri lavori di Poe, come "Ligeia" e "Il ritratto ovale".
Probabilmente uno dei capolavori del cinema muto. Bravo Epstein.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  29/12/2013 14:29:19
   8½ / 10
Sicuramente uno dei capolavori del muto. Credevo che Svankmajer avesse detto tutto sul cinema di Poe, ma è evidente come ci sia solo da imparare guardandosi un attimo indietro. Maestosa l'interpretazione del protagonista, uno dei massimi caratteristi del cinema non sonorizzato. È un cinema di sensazioni, qualcosa che paragonato al cinema classico e postmoderno fa impallidire ed emozionare per le capacità visive che la tecnologia e la fantasia dell'epoca avevano a disposizione. Un grande film, da non scordare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  09/02/2011 15:02:55
   6 / 10
Pellicola suggestiva di Epstein e Bunuel, però non posso trascurare il fatto che mi sono annoiato un po'. Infatti la telecamera riprende per lo più gli oggetti e gli sguardi ipnotici del protagonista; è una tecnica affascinante, però allo stesso tempo abbastanza monotona… le scene sono spesso estenuanti, ad esempio quella del seppellimento che dura più di dieci minuti, cioè, capirete anche voi che potrebbe essere un discreto smaronamento… per il resto, ottima fotografia che rende tutto opprimente come dicasi ai racconti di Poe… buono anche il sonoro.

Mothbat  @  16/11/2010 12:19:57
   9 / 10
Malinconico, irreale, tenebroso, decadente.
La miglior trasposizione sul racconto di Poe.

BlackNight90  @  07/05/2010 20:26:35
   10 / 10
Cos'è quel vento che penetra nella casa, muove le tende e spazza via i libri? E' la morte.
Cos'è quel vapore che avvolge la casa come in un abbraccio argenteo? E' l'alito della morte.
Chi è che esce da quella porta per raggiungere il suo sposo? Non più la donna amata, ma la morte.

Epstein non si limita a trasporre le atmosfere allucinanti de La caduta della casa degli Usher, l'ossessione dell'arte in grado di ricreare la vita de Il ritratto ovale, l'amore autenticamente provato e sofferto da Poe e riversato nelle pagine di Ligeia: Epstein coglie in pieno il senso di angoscia, il fascino dell'orrido e del macabro che pervade tutta la sua poetica, riuscendo a tratti a superare addirittura il suo referente letterario in quanto a coinvolgimento emotivo.
Gotico ed espressionista capolavoro del muto (come in Meshes of the afternoon della Deren saranno aggiunte delle musiche bellissime ed ammalianti), l'opera di Epstein porta all'attenzione dei sensi la vasta gamma di sentimenti sui volti trasfigurati dei protagonisti, il fluire e la fuga della vita da una parte e l'aumentare dell'ossessione dall'altra, il senso di sospensione del tempo e della realtà grazie a ralenti molto avanti per l'epoca, lo smarrimento dell'identità e dell'anima tramite lo sdoppiamento e la sovrapposizione delle immagini; la natura insondabile che mostra il suo lati più macabro, alberi scheletrici, gufi iettatori, rane che si accoppiano e sembrano provenire dall'inferno; e soprattutto gli oggetti, il quadro, le tende, le campane, tutti che sembrano prendere vita mossi da una forza dell'altro mondo (quello degli oggetti animati sarà una tema ripreso da un altro genio surrealista, Svankmajer), mantenendosi fedele al testo di Poe, nel quale Roderick Usher credeva nella sensibilità dell'inorganico.
Il finale è meno fedele, anzi è proprio diverso, forse sminuisce l'angoscia di Poe ma ho apprezzato il fatto che Epstein ci mettesse del suo, non facendo una pedissequa trasposizione: la vita e Poe stesso non hanno permesso allo scrittore di concedersi qualche speranza, Epstein non poteva trasmettere un'agonia non sua. Ma a me ha emozionato lo stesso.

3 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2015 03.02.32
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pinhead88  @  03/01/2010 03:30:28
   9 / 10
Ottima trasposizione dell'omonimo racconto di Edgar Allan Poe,indubbiamente una delle migliori mai realizzate.Ogni fotogramma riesce a trasmettere inquietudine anche grazie alle musiche di sottofondo eccellenti.un'atmosfera da brivido pervade tutta la pellicola incutendo anche un totale senso di malinconia.
davvero un'opera magistrale.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  22/11/2009 00:11:48
   8 / 10
L'ottima recensione di Ciumi (letta soltanto stasera) mi invoglia a consigliare con due modeste righe questo bel film sicuramente sottovalutato nell'immenso panorama del cinema muto, se si va ad analizzare anche soltanto l'aspetto puramente estetico della pellicola trovo che il film non abbia nulla da invidiare ai mostri sacri dell'espressionismo tedesco. Epstein, uomo di grande cultura, ha sempre avuto un'attitudine alla sperimentazione, ad allontanarsi dalla concezione di cinema sottomesso alle regole imposte, soprattutto in quel periodo, dal teatro e dalla letteratura, qui si ha l'impressione che il regista non si accontenti di una semplice trasposizione di un romanzo di Edgar Allan Poe ma di condensare all'interno di straordinarie e suggestive immagini un po' tutto il percorso letterario del grande scrittore. Ai non appassionati del cinema muto in generale, consiglio sempre di predisporsi psicologicamente prima della visione di questo genere di film, tutta la poetica lirica che esprimono queste pellicole va a farsi benedire se le approcciamo nel modo sbagliato, non sempre sono di facile visione ma se vi immergete nel fantastico mondo delle immagini in movimento di questi gioielli ne uscirete sicuramente appagati.

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Ultima risposta 29/12/2009 22.44.58
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Someone  @  06/11/2009 09:20:26
   10 / 10
Pura poesia decadente.
Un capolavoro di atmosfera e weird.
Indimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  09/10/2009 12:15:17
   8½ / 10
Nature indistinte, cime sfocate d'arbusti lontani, acque lugubri e stagnanti che specchiano la tristezza perpetua dei luoghi: la ricostruzione ambientale di Epstein è eccezionale, degli esterni come degli interni della casa. Le ampie, fatiscenti stanze posseggono vita propria, vacua e misteriosa. Ne ha accesso il vento che vi scorre a muovere le tende, un alito sovrannaturale che giunge da oltre la morte, fuori dalla vita dominata dall'oscillare del pendolo, evocando.
La chitarra cadenza languide note (l'arte e l'erudizione come reclusioni nella solitudine e nell'inquietudine), il ritratto ovale prende, pennellata dopo pennellata, immobile vita; mentre la luce del volto dell'amata diviene pallore, va esaurendosi, e la fiamma dei candelabri verso il buio s'attenua. "Mai più" (nevermore) il ricordo rimuoverà il velo della morte dalla sua fronte, "mai più" tornerà tra le sue labbra la traccia d'un sorriso. "Mai più" Madeline, Ligeia, Berenice, Morella, Lenore faustamente rivivranno. "E i miei incubi notturni mi conducono / dinnanzi agli occhi tuoi grigi che brillano". La fatalità prende alfine il sopravvento, nella forma d'un fulmine ferale, la casa arde e si sgretola nella mezzanotte definitiva di un'esistenza transitoria, e crolla la sua rovina in fondo al pozzo del Silenzio.

Sfocate inquadrature fisse s'alternano a fluenti carrellate e a sequenze "movimentate" da una vaga impronta espressionistica, mentre l'uso del ralenti si pone a sospendere le figure nella dimensione onirica e ultraterrena dei Racconti.
Rimane quella di Epstein (che s'avvalse dell'aiuto alla regia del giovane Bunuel, uno che di surrealismo ne sapeva qualcosa), a mio parere l'opera cinematografica che meglio ha saputo raffigurare le suggestioni delle spettrali, cupe, angoscianti, meravigliose opere di Poe.

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Ultima risposta 09/10/2009 14.09.42
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/10/2009 00:24:08
   9 / 10
Senza dubbio una delle migliori trasposizioni cinematografiche tratte dai racconti di Poe. In questo caso la forza delle immagini, lo splendore visivo e scenografico rendono il film carico di suggestioni oltre naturalmente ad una perizia tecnica del montaggio che rende questa pellicola una delle migliori del periodo nonchè all'avanguardia per i tempi.

bulldog  @  16/07/2009 00:26:30
   10 / 10
Uno dei massimi capolavori del cinema in assoluto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/04/2010 09.00.34
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statididiso  @  22/09/2008 01:01:53
   9 / 10
trasposizione 'complessa' dell'omonimo racconto di Poe, con riferimenti ad altre opere quali 'Ligeia' e 'Il ritratto ovale'. la regia di Epstein esalta i particolari, soprattutto grazie al frequente utilizzo del rallenty e l'ottimo montaggio (la scena in cui Roderick suona la chitarra dopo l'improvviso levarsi del vento mi ha ricordato quella della violinista de 'La casa sfuggita' - chissà se Zuccon non vi si sia ispirato?!?). il ventottenne Bunuel aiuto regista. non ve lo fate sfuggire!!! L

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Ultima risposta 27/02/2009 11.49.37
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