Ludovico Massa detto Lulu, metalmeccanico rozzo e crumiro, è il perfetto archetipo del lavoratore senza coscienza di classe. Abile sul lavoro, si ammazza di fatica solo per riempire la casa di inutili aggeggi consumistici. Il suo comportamento gli aliena le simpatie dei compagni...
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la vita infernale alla catena di montaggio è resa splendidamente, Volontè è un grandissimo e le musiche sono avanti trent'anni. però per me questo film è troppo "carico", nel senso che in alcune parti sembra quasi parodistico su alcune forzature (prima fra tutte la situazione familiare di Lulù) che a mio avviso macchiano un po' il contesto rendendolo meno credibile. anche la presa di coscienza del lavoratore solo dopo la perdita del dito non mi è piaciuta, specie perchè come detto prima, al di là dell'inutilità di ciò a cui Lulù arriva col suo lavoro a testa bassa, comunque si rende conto ben prima che qualcosa di grosso che non va c'è.