Dopo il furto della propria bicicletta, mezzo che gli permetteva di lavorare, un uomo vaga per la città con tutta la famiglia sperando di poterla ritrovare. Preso dalla disperazione non gli resta che rubarne una a sua volta ma viene bloccato dalla polizia...
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E' sempre difficile commentare film del genere . Neorealismo del dopoguerra dove la tecnica registica contava poco , ma la facevano da padrone la trama ,le idee e gli attori . In questo caso quasi tutti presi dalla strada , o per amicizie con lo stesso De Sica , o spediti senza se e senza ma sul set , ma bisogna dire che il rapporto tra Maggiorani e Staloia , rimane un simbolo della storia del cinema italiano . Perchè sembrano davvero un padre vero con il proprio figlioletto , alla ricerca di questa fantomatica bici sparita , e di un futuro che possa apparire più roseo . Da ricordare inoltre Roma con le sue piazze , le sue strade , le persone , e i suoi vari ceti sociali , che questo film vuole mostrare . una Roma in fase di rinnovamento nell immediato dopoguerra con la voglia di rinascere , lo stesso che vorrebbero i due protagonisti . Un film che qualunque cinefilo dovrebbe vedere !