la ragazza del lago regia di Andrea Molaioli Italia 2007
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la ragazza del lago (2007)

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locandina del film LA RAGAZZA DEL LAGO

Titolo Originale: LA RAGAZZA DEL LAGO

RegiaAndrea Molaioli

InterpretiValeria Golino, Toni Servillo, Omero Antonutti, Anna Bonaiuto, Fabrizio Gifuni, Fausto Maria Sciarappa, Heidi Caldart

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 2007
Generethriller
Tratto dal libro "Lo sguardo di uno sconosciuto" di Karin Fossum
Al cinema nel Settembre 2007

•  Altri film di Andrea Molaioli

Trama del film La ragazza del lago

Sono le otto del mattino quando Marta, addentando una ciambella, sta tornando a casa dopo aver dormito da una zia. Un furgone si ferma: Mario, ragazzo affetto da ritardo mentale, la convince a seguirlo nella sua fattoria. L'allarme scatta subito, Marta ha solo sei anni. Nel paese arriva il commissario Sanzio, un poliziotto esperto, da poco trasferitosi in quelle zona un po' sperduta. Il più giovane collega Siboldi, residente in quelle valli, diventa la sua guida anche per conoscere i legami famigliari e affettivi della piccola comunità...

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Voto Visitatori:   6,56 / 10 (127 voti)6,56Grafico
Miglior filmMigliore regiaMigliore regista debuttante (Andrea Molaioli)Migliore attore protagonista (Toni Servillo)Migliore sceneggiaturaMiglior produttoreMiglior fotografiaMiglior montaggioMiglior sonoroMigliori effetti speciali
VINCITORE DI 10 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Migliore regia, Migliore regista debuttante (Andrea Molaioli), Migliore attore protagonista (Toni Servillo), Migliore sceneggiatura, Miglior produttore, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Migliori effetti speciali
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Voti e commenti su La ragazza del lago, 127 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  01/05/2008 10:29:33
   6½ / 10
"La ragazza del lago" sarebbe pouto essere un buon episodio de "Il maresciallo Rocca" o "Il commissario Montalbano", e invece dovrebe essere un poliziesco cinematografico, che però di cinematografico hasolo il superlativo attore principale.
Purtroppo la piaga della fotografia televisiva, dell'inconsistenza degli attori e della sceneggiatura approssimativa penalizza il film in maniera decisiva, castrandone i pur buoni spunti.
Certo il progetto è buono e va lodato lo spirito di chi vol fare cinema classico in Italia, senza intellettualismi fini a se stessi; Serillo poi si dimostra ancora una volta il miglior iterprete italiano in circolazione, con una prova attoriale assolutamente indimenticabile.

durito  @  18/04/2008 14:05:05
   6 / 10
Lo stile con cui viene raccontata la storia è asciutto, a tratti mi fa pensare più ad un prodotto 'televisivo' che cinematografico nonostante qualche bella trovata ci sia come la ripresa sul lago con effetto dissolvenza o il piano sequenza audio della lettura del diario della ragazza assassinata.
Però qualcosa manca, il ritmo è basso, il film non decolla ma scorre.
Nel complesso il film è comunque ben recitato, mentre non mi sono piaciute le musiche.
Toni Servillo è sempre un GRANDE (anche se in questo film forse il suo accento napoletano ci azzeccava poco).

KILL 74  @  28/03/2008 09:40:46
   7 / 10
ERA UN FILM DA OTTO CON ATTORI DI CALIBRO.......
BELLISSIMA STORIA, E CHE FOTOGRAFIA....
UNICO NEO ............ UN PO' TROPPO LENTO....

nest  @  24/03/2008 10:58:31
   9 / 10
capisco che si possa rimanere delusi a vederlo solo come un giallo
ma io penso che sia soprattutto un film sul dolore della malattia e sul senso di impotenza e disperazione delle persone intorno al malato.



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sotto questo punto di vista è un film delicato e potente.

confezione e interpretazioni perfette

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  08/03/2008 23:31:24
   7 / 10
gran bel film italiano,il ritmo lento nel raccontare le indagini sul misterioso omicidio della ragazza del lago rende il tutto affascinante e misterioso,sufficenti gli attori che non convincono fino in fondo a parte il commissario che sembra l'unico in grado di salvare questo aspetto,il finale non è spiegato un granchè bene ma per il resto la sufficenza piena mi sento di dargliela.

calso  @  09/02/2008 23:29:48
   7½ / 10
Prima cosa sicuramente un Toni Servillo eccezionale, con un'interpretazione maiuscola. La storia è molto bella, un giallo all'italiana che magari manca un pò della tipica azione caratteristica di film stranieri, ma che proprio in questo ha il suo fascino. Un'indagine che non solo tira fuori la verità finale, ma permette di portare alla luce le intricate e nascoste storie personali di ogni famiglia, quelle storie che spesso in altri film vengono tralasciate puntando subito e, per me a volte in maniera troppo diretta, alla soluzione del caso.
Qui invece l'accento, a volte, viene spostato dall'indagine stessa verso un'analisi più intima dei singoli personaggi, mostrandone la cruda realtà, mostrandone le paure e le sofferenze.Insomma un thriller bello e malinconico sicuramente da vedere...

tati  @  05/02/2008 14:57:09
   8 / 10
non capisco perche'questo film abbia una media cosi'bassa ........certamente non e'consigliato ad un pubblico che ama gli action americani.......questo e'un film di introspezione e di spessore degni del grande cinema italiano.bah forse sono io a non capire nulla di cinema..........

vale1984  @  04/02/2008 22:24:15
   6½ / 10
Bel film...bellissime le musiche ed il paesaggio, storia coinvolgente anche se drammatica, un pò lenta per i miei gusti...bravi gli attori capaci di rendere molto reale ogni scena. Inquietante l'inizio con Mario malato e la bambina scomparsa...

addicted  @  30/01/2008 11:37:03
   6 / 10
Ok, Toni Servillo è fantastico, gi altri attori sono bravissimi, la regia è molto accurata, le ambientazioni sono giuste, le atmosfere pure... però alla fine il risultato è misero!!!
Secondo me il film non funziona perchè è la storia che non funziona. Non basta avere gli attori giusti e le atmosfere giuste. Serve pure la storia giusta. Santo cielo! E' o non è un giallo? E allora il giallo deve funzionare, non può essere prevedibile, improbabile, sballato e scontato.
Il regista è bravo, gli attori pure... mancano gli autori!!!
E' non è una mancanza da poco.

rasta  @  28/01/2008 14:48:07
   6 / 10
rispetto ai recenti film italiani, ke vengono pompati in anteprima come capolavori e poi invece si rivelano prodotti scadenti, ha un qualcosa in +, ma siamo ancora lontani dal raggiungimento di un risultato soddisfacente. sarà il paesaggio di montagna ke rende particolare la fotografia, la Golino e Servillo [... se si togliesse quel marcato ed onnipresente accento napoletano, non si offenderebbe nessuno!] ke sono sempre due bravi interpreti, ma x il resto il film non offre nulla di +. a metà film mi sarei aspettto un collegamento di Bruno Vespa o addirittura il trasferimento di tutto il set negli studi di porta a porta: dopo Cogne, Erba e Garlasco, il delitto del lago ci stava tutto! lo salvo giusto x lo sforzo di aver tentato di creare qualcosa di diverso rispetto alle porkerie del cinema italiano contemporaneo.

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  26/01/2008 17:14:09
   7½ / 10
L'incipit, volutamente depistante, funge da introduzione agli scenari della provincia friulana dove si consuma questo giallo atipico, praticamente opera prima del giovane regista Andrea Molaioli. Pur eccedendo nella sottotraccia famigliare e nella vita privata del comissario Sanzio, abbastanza avulsa dal climax del film, l'ex aiuto regista di Moretti permea il suo lavoro, completamente asciutto e pacato, di fascinose atmosfere thrilling che catturano l'attenzione e che si accrescono man mano che il mistero viene svelato. Toni Servillo è la perfetta maschera dell'uomo sofferto che catalizza ogni inquadratura. Film molto bello, seppur imperfetto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  25/01/2008 11:19:45
   5½ / 10
Acclamato da pubblico e critica all'ultimo festival di Venezia,l'esordio registico di Molaioli colpisce piu'per le intenzioni che per l'effettiva riuscita...la pellicola e'immersa in una realta'di provincia in cui vengono lentamente portati alla luce retroscena e intrighi dei vari personaggi chiave,ma purtoppo la tensione latita con una sceneggiatura fin troppo impegnata a descrivere sfumature e caratteri tralasciando completamente al caso la materia "thriller".L'indagine risulta abbastanza piatta e poco coinvolgente,la fantastica ambientazione friulana rimane sullo sfondo senza mai essere sfruttata a dovere,la regia non incide,le musiche funzionano bene ma non esaltano,il cast (a parte uno straordinario e carismatico Toni Sevillo) e'dei peggiori...avevo parecchie aspettative per questa pellicola,ma purtroppo non mi ha convinto.

The Legend  @  18/01/2008 02:10:31
   7 / 10
C'era Toni Servillo, e questo era già motivo sufficiente per vederlo (per me).

Non è l'unico pregio del film, che ne annovera molti altri: la splendida fotografia, la magnifica ambientazione e le musiche suggestive formano un'atmosfera coinvolgente, che la solida mano del regista riesce a preservare per tutta la durata della visione.

Purtroppo, come ha osservato qualcuno precedentemente, l'intreccio a volte sa un po' di fiction (come nel rapporto padre Servillo-figlia) e il finale si risolve in modo troppo brusco. Nemmeno la signora in giallo era così sbrigativa nell'arrivare al colpevole.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  04/01/2008 23:37:09
   7 / 10
Noir italiano!!Finalmente......ed è molto meglio di quanto pensassi.......Andrea Molaioli, allievo di Nanni Moretti, non sbaglia alla sua prima prova registica e, con l'aiuto dell'ennesima performance eccellente di Toni Servillo e la sceneggiatura di Sandro Petraglia (questa volta in solitario senza Stefano Rulli), mette su una pellicola che risolleva il cinema italiano dal torpore in cui versa da troppo tempo......che sia risveglio o meno, non spetta a me dirlo, ma rimane comunque un film di genere raffinato e potente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/01/2008 10:12:03
   6 / 10
Ottime atmosfere in questo noir atipico italiano. Belle le ambientazioni, soprattutto il lago risulta davvero suggestivo; ma questo è tutto. Infatti la trama si sgretola facilmente tra le mani fino a diventare noiosa. Molaioli sceglie l'approfondimento psicologico di alcuni personaggi, a partire dallo stesso commissario (Servillo), a scapito del ritmo e della tensione che un giallo dovrebbe avere. L'intero cast è piuttosto sottotono ed il film non mi ha totalmente coinvolta, ma per le atmosfere si merita una sufficienza.

PAZZINI9  @  03/01/2008 19:24:54
   6 / 10
Come poliziesco non vale più di 5 stelle,ma c'è un ottimo Toni Servillo e quindi....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  28/12/2007 14:31:15
   7½ / 10
Mi spiace che non raggiunga nemmeno il 7. In fondo meriterebbe qualcosina di più..... Adoro Toni Servillo, lo trovo straordinario. Il suo personaggio è colmo di personalità, burbero ma anche dolce, acuto e caparbio, serio ma anche sarcastico....... Un commissario così, da quant'è che non si vedeva in giro?
Forse è vero che è un po' lento, il motivo è che la storia in sé x sé non presuppone un mistero così sconvolgente. La ragazza morta che appare ogni tanto alla vista del commissario, effettivamente, è quel fattore in più che non serviva........ Suvvia....... Ma i personaggi, tutti quanti, sono stati raccontati con sincerità, coplevoli -chi più chi meno- di essere quello che sono.
L'aver snobbato questo film è stato un errore.

Montalbano può andare in pensione, vogliamo una saga di puntate sul commissario Giovanni Sanzio al più presto possibile!
Sempre e solo Toni Servillo come interprete, si capisce.

pinnazza  @  24/12/2007 12:21:55
   5 / 10
Lento. lento. lento.

si salva la fotografia, per il resto è oltremodo soporifero e di impostazione troppo televisiva.

Deslusione

giumig  @  12/12/2007 09:36:55
   6½ / 10
un giallo niente male, riesce a catturare l'attenzione senza mai annoiare. Grandissima prova di servillo. Peccati x una regia buona ma troppo televisiva e per un finale che delude un po

Inn10  @  11/12/2007 00:08:45
   6½ / 10
Non mi è piaciuto molto. E' lento e sembra chissà cosa debba succedere.. e invece non succede niente perchè il finale è scontato.

HoldenRm  @  25/11/2007 19:50:04
   5 / 10
Film deludente - dopo settimane di attesa per vederlo.Storia,storie poco avvincenti anche perchè descritte in modo abbastanza piatto.Servillo sembra cerchi troppo facilmente il consenso nel calarsi nei tipici panni dei commissari italiani televisivi. Belli i luoghi dove è girato. E come a volte capita è sicuramente molto più interessante la storia o le storie che possono nascere al termine del film che risulta un prologo di un qualcosa che non avviene.

superfoggiano  @  18/11/2007 21:44:58
   7 / 10
BEl film... ma i capolavori sono altri...

rossellaxx  @  02/11/2007 16:15:38
   9 / 10
Ottimo film davvero, con un Toni Servillo spettacolare, perfettamente credibile (perché per gli attori italiani in generale questo è davvero utopia), ho visto tantissimi orrori recentemente e questo film è davvero un piccolo gioiello, il problema è che abbiamo un bisogno impellente di aria nuova per questo cinema ormai stantio e soprattutto di facce nuove, fresche, competitive sul mercato internazionale. Sento in continuazione di gente in delirio per pseudo attori come Pierfrancesco Favino, Nicolas Vaporidie o Riccardo Scamarcio....ma vi rendete conto? Ho visto recentemente attori emergenti farsi strada in mezzo a questo marasma claustrofobico, come Elio Germano regalando performance strabilianti, stiamo parlando di "attori" e certa gente dovrebbe proprio capire il significato di questa parola. Ma come Elio Germano ce ne sono molti, vorrei ricordare una certa Carolina Crescentini che, scommetto quanto volete, presto attirerà a sè molta attenzione. E che dire di Claudio Santamaria?
E vorrei segnalarvi un attore ancora poco noto ma interessante, un attore di origini coreane ma italiano d'adozione il cui nome è Yoon C. Joyce, date un'occhiata qui www.youtube.com/yooncjoyce, che la gente apra gli occhi, il cuore e il cervello, sarebbe l'ora....

forzalube  @  28/10/2007 18:17:25
   6½ / 10
Niente di sensazionale, ma non è male. Mi è piaciuto il personaggio del commisario e l'interpretazione di Toni Servillo. Con un finale migliore avrebbe avuto un voto maggiore.

codino18  @  19/10/2007 11:34:29
   7½ / 10
Film da non perdere assolutamente, è lento è vero, ma ti lascia molto.Tony Servillo davvero bravo è lui la colonna portante, un grande.

Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  18/10/2007 20:53:01
   6½ / 10
Una donna viene trovata morta sulle rive di un lago . Tutto il paesino sembra coinvolto in una storia dove tutti sanno e pochi rivelano; il commissario Sanzio ha l'arduo compito di trovare il misterioso fautore del delitto. Il primo ad essere sospettato è il fidanzato,ma questa soluzione appare fin troppo ovvia anche per lo spettatore debuttante.
Ma ancor prima di essere un giallo alla rincorsa del colpevole il film si impone per il suo stile sobrio. Non c'è colonna sonora,non ci sono toni drammatici e la ricerca della notizia non è sensazionalismo, ma finalizzata alla costruzione realistica di ogni personaggio. Il protagonista ,composto e mai sopra le righe è fin troppo naturale,quasi dimesso; il detective è realizzato in parallelo ad un lavoro frutto di passione per la verità, per la conoscenza di una comunità piccola,indifesa, pacata e che mantiene decoro e riserbo anche di fronte ad un cadavere.
Al film però manca qualcosa; l'assenza di partecipazione emotiva, diventa silenzio,eccesso di realismo che non viene compensato da uno sviluppo della trama esaustivo. Finale mozzato.

giusss  @  18/10/2007 16:43:25
   6½ / 10
La trama mi è piaciuta molto,certe scene sono davvero ben fatte,solo che il film è troppo lento,più movimento piu' tensione e suspence potevano a mio avviso creare un capolavoro cinematografico italiano.
Poteva essere fatto meglio ma vale la pena vederlo.

Invia una mail all'autore del commento Dave69  @  17/10/2007 16:14:56
   6½ / 10
Assegno questo voto positivo perchè comunque fra i film italiani attuali secondo me è senza dubbio tra i migliori.
L'ambientazione, le musiche e le immagini mi sono piaciute veramente molto. Non tutti gli attori mi sono sembrati all'altezza e sono d'accordo che Toni Servillo interpreta un personaggio dalle caratteristiche simili a quello de Le conseguenze dall'Amore, ma lo fa così bene !!! Ha un disincanto, un'ironia, talmente divertenti ! E un'espressività negli sguardi e nella voce perfetta.
Purtroppo il film sa un po' di fiction e nel finale si risolve troppo bruscamente.

serenella  @  13/10/2007 16:24:24
   10 / 10
veramente splendido: sceneggiatura, recitazione (Servillo...e che te lo dico a fare, un genio), musiche, ambientazione...tutto senza una sbavatura!

veramente strepitoso, forse il migliore dell'ultimo anno.

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Gruppo COLLABORATORI paul  @  12/10/2007 16:36:54
   7 / 10
Finalmente un film italiano che racconta una storia universale, di genere, esportabile all'estero. Bravissimi Toni Servillo e Fabrizio Gifuni, Golino inutile, alcuni attori, forse per ragioni produttive scelti sul posto, non mi hanno convinto e i dialoghi sembrano spesso troppo "romanzati". Alcuni punti sembrano troppo televisivi, ma in sostanza un buon film di esordio alla regia.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  03/10/2007 19:14:04
   6 / 10
Storpie atmosfere terse... la cosa migliore di questo film, che a volte, ahimè, ricorda più l'ispettore Derrick che altro...
Teho Teardo, l'ex "Here" autore delle musiche, è riconoscibile per il suo tocco: non a caso aveva musicato "L'amico di famiglia" e i film di Guido Chiesa.

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2007 23.36.35
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  03/10/2007 15:13:57
   7 / 10
Un paese di montagna isolato dove tutti sanno tutto di tutti e dove il vicino è buono finchè non commette qualcosa di terribile. Una realtà provinciale immota come il lago sulla riva del quale viene ritrovata una bellissima ragazza morta, una ragazza cui tutti volevano bene, compreso forse il suo assassino che l'ha composta in una posa serena, che ricorda la Santa Cecilia di Stefano Maderno

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Questo è lo scenario de "La ragazza del lago", noir italiano che, per regia fotografia e musiche, deve moltissimo alle atmosfere algide dei film di Paolo Sorrentino.
Anche qui è Toni Servillo a prendere sulle spalle l'intera vicenda, calandosi analiticamente in tutte le persone che incontra e interroga, aiutato dalla sua conoscenza del dolore e dall'attitudine autoptica/archeologica del suo carattere. Attraverso i suoi occhi ci scopriamo a sospettare di tutti, guidati dalla buona sceneggiatura di Petraglia, fino alla conclusione che lascia parzialmente insoddisfatti perchè in questo film, come nella realtà vera, niente è veramente chiaro e i dubbi continuano ad aleggiare anche quando c'è un reo confesso.
Ma uscendo dal cinema rimane il sapore amarognolo di un film riuscito a metà, dove si fa notare purtroppo la recitazione dilettantesca di alcuni attori, l'atmosfera di fiction di cui difficilmente le pellicole italiane riescono a liberarsi: questi sono per me difetti evidentissimi, che pesano molto sul giudizio comunque positivo per un film che riesce a staccarsi dalla piattezza generale delle realizzazioni attuali.
Ottime le musiche.

Sarebbe stato un sei e mezzo... ma per il particolare nello spoiler do sette.

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Ultima risposta 05/10/2007 14.14.18
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Zio_iori  @  03/10/2007 08:40:12
   6 / 10
Secondo me il regista avrebbe potuto creare un finale meno banale con tutti gli elementi che aveva a disposizione... La tecnica narrativa riesce a tenere lo spettatore incollato alla poltrona fino alla fine, ma è come un coito interruptus.

Delfina  @  02/10/2007 11:15:04
   7 / 10
Buon film di genere, abbastanza originale, per il cinema italiano (a differenza di quello francese), l'ambientazione in provincia. Bello vedere luoghi un po' stranianti come i paesini di montagna. Bravi quasi tutti gli attori. Un po' troppo fictionistica la seconda parte, altrimenti avrebbe meritato un voto più alto.

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Ultima risposta 19/05/2008 22.55.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/10/2007 14:18:12
   7½ / 10
Finalmente un "giallo" italiano come da tempo non se ne vedevano.
Ambientato in un apparentemente tranquillo paesino del Friuli dove l'armonia sembra regnare sovrana, il film si sviluppa attraverso le indagini di un ispettore di polizia riguardo al misterioso omicidio di una bella e vivace ragazza.
L'ispettore ha le fattezze di Toni Servillo, ancora una volta a dir poco eccezionale nell'interpretazione del suo personaggio.
Tratto da un romanzo dell'autrice norvegese Karin Fossum, trasportato dai fiordi norvegesi alle montagne friulane, "La ragazza del lago" non è soltanto un giallo imperniato sulla risoluzione dell'enigma ed il conseguente arresto dell'assassino,ma è anche una riflessione sulle piccole comunità e su quei segreti che a volte queste celano.
E' un film che parla con delicatezza di problemi famigliari, di malattia e di scontri generazionali e vi riesce efficacemente attraverso la rappresentazione di tanti personaggi e delle loro varie sfaccettature.
Peccato che nella soluzione del mistero il film perda qualcosina, ma nel complesso appare come un lavoro affascinante e ben diretto da Andrea Molaioli qui al suo debutto dopo aver fatto da aiuto-regista a molti nomi noti.
Molto buono lo sviluppo dell'indagine affidato esclusivamente al "fiuto" del commissario, che come un Montalbano della Carnia, si getta sul caso e lo analizza attraverso il metodo classico che abbiamo visto o letto (ed apprezzato) in tanti film o romanzi.
C.s.i e R.i.s. per fortuna sono distanti anni luce, qui c'è solo un uomo con le sue paure e i suoi turbamenti, ma anche con la sua grande umanità e sincerità determinato a far luce su un caso che giunge direttamente dalla "torbida" provincia italiana fatta di pettegolezzi, dicerie, piccoli e grandi drammi.

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Ultima risposta 03/10/2007 11.45.21
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shiatsuka  @  01/10/2007 10:47:01
   7 / 10
Non sono un amante del genere noir, ma questo film mi ha convinto. Forse il finale un pò troppo veloce, ma nel complesso l'atmosfera e l'ambientazione mi sono piaciuti. Toni Servillo, decisamente fa gran parte del film.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  29/09/2007 16:06:42
   7 / 10
Anche avendo i paesaggi e le atmosfere perfette per il genere, siamo di fronte a un film atipico per il panorama italiano. E' un genere, il noir, che in Italia ha poca fortuna, anche se questo La ragazza del lago è un buona sorpresa. Sorvolando su alcuni passaggi che si avvicinano purtroppo alla fiction televisiva (e che sono la rovina di molti film italiani odierni) si può trovare del mestiere nell'esordiente Molaioli, che sa costruire delle belle inquadrature curate e significative. Belle le musiche elettroniche, bravissimo come sempre Servillo, abbastanza inutile la Golino, invecchiata che pare la strega Helena Markos di Suspiria.

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Ultima risposta 01/10/2007 16.18.09
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viagem  @  29/09/2007 14:50:31
   6½ / 10
Film sicuramente meritevole di essere visto, già solo per l'interpretazione di Servillo: i suoi minimi ma efficacissimi movimenti facciali, i tempi perfetti delle battute e quel suo disincanto un po' amaro per la vita tipico napoletano, che contrasta sapientemente con la concretezza degli abitanti di questo paesino nella montagna tarvisiana.
Ma da un'opera prima mi aspettavo sicuramente più originalità, perchè purtroppo ciò che più piace del film è proprio ciò che lo fa assomigliare tremendamente a Le conseguenze dell'amore di Sorrentino il quale, a giudicare dai titoli di coda, una mano deve pure averla data.
Tutto questo e un finale che si risolve un po' troppo bruscamente

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER , mi spingono a dare un voto non troppo alto.

Mizoguchi  @  27/09/2007 09:41:05
   5 / 10
Noto che molti (critici e cinefili) cercano disperatamente di trovare finalmente il film che sancisca la rinascita del cinema italiano (rinascita che forse dovrebbe avvenire nella distribuzione e non nei film in se) e hanno eletto questo La ragazza del lago a baluardo di questa speranza.
A prescindere che un film è bello in sè e non può essere elevato solo perché gli altri film ad esso contemporanei sono al di sotto della media, questi voti alti (non mi riferisco solo a Film Scoop ma anche ai giornali) mi sembrano alquanto ingiustificati e privi di sostanziose basi critiche.
Questa supposta "boccata d'aria fresca per il cinema italiano" per esempio già non regge assolutamente il paragone con i recenti film di Matteo Garrone (l'Imbalsamatore e Primo Amore) decisamente più avanti e personali; si limita nello stile a scimmiottare Le conseguenze dell'amore (i furbi produttori sono gli stessi e si vede che hanno le precise intenzione di sfruttare la nicchia di mercato che aveva apprezzato il precedente film): con i suoi spazi di vuoto anaffettivo, con il Toni Servillo silenzioso, le musiche elettroniche decontestualizzanti (che sinceramente non mi sono piaciute), la fotografia fredda e, comunque, nonostante gli sforzi, molti meno guizzi di stile di ripresa (ve la ricordate la carrellata ad arco mentre servillo si droga nelle conseguenze dell'amore?).
Che poi Toni Servillo sia bravo su questo non ci piove, ma con questi personaggi non si rischia un appiattimento di recitazione stile de niro o pacino; quando la gente esce dal cinema e mormora "Eh però bravo Servillo!" è davvero convinta di ciò che dice oppure lo dice solo perchè sta cominciando a riconoscere una recitazione "alla Servillo"? (Un regista che volesse fare qualcosa di nuovo con lui come minimo dovrebbe rivoluzionargli un po' i registri...).
Passando al film in sè, la storia non regge, il colpo di scena molto tiepido e i personaggi tanti ma poco sfruttati, poi il regista si crede di fare una genialata con le due sequenze di inquadrature sovrapposte e dissolte fra di loro (sul luogo del delitto e nell'ufficio della polizia), ma veramente sorprendono solo chi ha una memoria cinematografica davvero corta...
Comunque tutto ciò mi lascia l'amaro in bocca, perchè un po' di aspettative le avevo anche io...

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Ultima risposta 28/09/2007 22.05.34
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taclo  @  26/09/2007 22:07:10
   7 / 10
Atmosfere rarefatte, che rimandano a Twin Peaks, soprattutto per i paesaggi rurali.
Inizio coinvolgente, finale un po' meno, questo film dimostra la rinascita del cinema di genere.
Distribuito in non molte sale, con il passaparola si sta facendo valere.
Toni Servillo superlativo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/09/2007 16:25:54
   7½ / 10
Sono rimasto perplesso dal fatto che questo film sia stato confinato nella sezione "Settimana della Critica" piuttosto che nel concorso ufficiale all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Con questo non voglio certo affermare che avrebbe vinto il leone d'oro o altri premi di qualche tipo, ma sono certo che il cinema italiano ne avrebbe tratto giovamento rispetto ai film proposti in concorso.
Andrea Molaioli esordisce con un giallo dai toni dimessi, conforme alla comunità dove si svolge la vicenda, con un Toni Servillo grandioso nello spulciare tra le coscienze dei protagonisti della vicenda, ognuno dei quali con il proprio dramma personale, ognuno con il tormento con cui convivere ben tratteggiato da tutti gli attori del cast, nessuno escluso. In definitiva, un buon esordio per Molaioni, che fa ben sperare.

xxxx  @  26/09/2007 02:18:58
   5½ / 10
le aspettative erano abbastanza alte e non sono state ripagate. thriller banalotto, con una trama costruita su binari già percorsi troppe volte e personaggi televisivamente stereotipati. un finale tirato via così velocemente da far innervosire. dialoghi troppo spesso alla ricerca della frase ad effetto che però d'effetto non è. e poi troppa musica: non c'è quasi scena che non abbia il sottofondo di theo teardo, il quale sembra abbia semplicemente riciclato la colonna sonora dell'amico di famiglia. e a servillo un regista può chiedere di più, perchè lui sa darlo.
insomma, ci sono rimasto male.

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Ultima risposta 27/09/2007 14.01.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  25/09/2007 17:27:12
   7 / 10
Questo film di Andrea Molaioli (opera prima) e' sicuramente una ventata d'aria fresca nel panorama cinematografico italiano, è un giallo in piena regola alla Agatha Christie, un whodunit che come tale mira mantienere alta l'attenzione ed in più viene reso più intrigante dalla scelta di un'ambientazione tipica (il paesino piccolo e chiuso in sé stesso dove si sa tutto di tutti, già usata da Raimi in Soldi Sporchi), un locus amoenus idilliaco ma al tempo stesso malignamente misterioso - scelta che riflette tralaltro certi fatti di cronaca dei giorni nostri, a sottolineare che i i peggiori delitti hanno radici nel clima familiare, vedi Erba e Garlasco - e dalla mogia recitazione di Toni Servillo, in pieno stile detective William Somerset.

La sceneggiatura mantiene, però, una struttura forse troppo classica per risultare originale (misterioso omicidio e scoperta di un improbabile killer al contrario delle aspettative), ed inspiegabilmente la conclusione è assolutamente deludente, sottotono, quasi frettolosa (non nego comunque che possa essere stato fatto volutamente), il momento che dovrebbe costituire l'apice emotivo è in realtà uno dei più deboli del film e Molaioli durante la narrazione ignora completamente il meccanismo del climax, a partire dalla seconda parte fino ad arrivare al finale.

Ho apprezzato molto la caratterizzazione, psicologica e non, di tutti i personaggi, decisamente attenta ed approfondita (fondamentale e ben analizzato il rapporto genitore-figlio) che impreziosisce una trama che sembrava avere come fine unico ed ultimo la scoperta del colpevole ma che invece costruisce una specie di trama parallela e forse più importante che evolve partendo dal background di ogni personaggio, creando un interessante interazione fra dramma interpersonale e giallo investigativo.

Ma è per colpa di recitazioni piuttosto scarse da parte di attori impegnati più che altro in ambito televisivo (la figlia di Servillo è impegnata in RIS, la sorella ed il ragazzo dell'assassinata, ma anche la Golino non è sto granché) che il film rischia spesso di cadere nel baratro della fiction televisiva. Questo pericolo viene sventato da uno stile di regia piuttosto elegante anche se artificioso ed autocompiaciuto a tratti, teso ad imitare maestri come Sorrentino o Garrone con basi decisamente meno solide. Comunque la mano di Molaioli è sicura, e si sente specie nella scelta di certe inquadrature (la già citata scena di Servillo e Sciarappa di schiena con lo sfondo del lago).
Abbastanza fuori luogo inoltre l'uso delle musiche.

Insomma un buon lavoro tutto sommato, ce ne fossero di film come "La ragazza del lago", ma ancora non ci siamo del tutto.
L'altr'anno a livello di film italiani eravamo messi molto meglio e questo film dimostra che il cinema italiano può tornare a decollare con i giusti spunti ed attraverso la valorizzazione di validi registi emergenti come appunto Molaioli.

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Ultima risposta 27/09/2007 13.56.39
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andreapau  @  24/09/2007 10:24:33
   8 / 10
Sorrentino senza il colpo di genio.bellissima e piacevole sorpresa.pellicola coraggiosa non solo per i temi trattati,ma anche per alcune scelte produttive e narrative.l'ambientazione neutra in una regione neutra del nordest extracronaca.in una ipotetica equazione,questo film stà ad Elisa.non urlato,ma comunque di una intensità rara.l'italia ha finalmente trovato l'erede dei grandi attori del passato,il grandissimo toni servillo,che tratteggia un enorme commissario piccolo piccolo,assolutamente ambientato nel tenore della pellicola,a sua volta calata profondamente nella realtà.dove ci sono matti veri che non sventrano nessuno,dove le macchine non sgommano,dove non interviene il ris e nemmeno csi,e la squadra se ne rimane a giocare al decimo tuscolano...non si vede un'arma.il commissario servillo si carica sulle spalle il peso del film e di tutta la vicenda,come un supereroe sul quale tutti ripongono le speranze..come una spugna,assorbe il male,lo elabora,non se ne assolve,si cala anche nella parte del cattivo,si immagina padre morboso,fidanzato insicuro e geloso,amante discreto e vigliacco.diventa praticamente tutti i personaggi nella smania di risolvere,ma non si concede un attimo di pausa,non si concede il lusso di fare il figlio,di essere ascoltato e piangere sulla spalla di qualcunonon se lo puo' permettere,è a sua volta un padre cattivo e un marito colpevole...qual'è la differenza tra lui e gli altri?.annulla il suo essere uomo,pieno di problemi,con un vissuto presente e futuribile indigesto,roba da spezzare le gambe a chiunque.non è un cattivo tenente,non è un cittadino al di sopra di ogni sospetto,le montagne che fanno da sfondo non sono le twin peaks,e laura palmer muore vergine.nella scelta del regista c'è la rinuncia all'urlo,a cogne e a garlasco,tutto a beneficio della nitidezza.a beneficio dell'essenza del dolore e del male,entrambi dirompenti,quanto silenziosi.

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Ultima risposta 26/09/2007 10.41.56
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polbot  @  23/09/2007 11:04:54
   6½ / 10
Non riesco a dare un giudizio entusiasmante a questo film. Però sono uscito dalla sala soddisfatto come con un pensiero del tipo "Secondo me sto regista ha un futuro". Ha avuto coraggio... fare un giallo non banale in un ambiente assai poco cinematografico. Servillo poi è ancora una volta diverso ed eccezionale. Lo Cascio, Accorsi ...chi sono costoro?

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Ultima risposta 24/09/2007 20.39.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/09/2007 00:35:40
   8 / 10
M come Mostro, Murder, Malattia, Malessere.
Pur auspicando un ritorno al film di genere, devo dire che l'esordio di Molaioli è un Piccolo Grande Miracolo del Nostro Cinema.
Un film che riesce a combinare egregiamente proprio il cinema di genere e le influenze d'oltreoceano con uno sguardo Italiano che, comunque la pensino i vari detrattori, è l'unico manifesto tangibile di Riconoscibilità del Nostro Cinema.
Tratto da un romanzo (cfr. "Lo sguardo di uno sconosciuto" di Karim Fossum) che non avevo mai letto, ha oltretutto il potere di ispirare una certa letterarietà senza essere smaccatamente didascalico.
Il commissario Tony Servillo, un pò Ubaldo Lay e un pò Duca Lamberti, è uno di quei personaggi "chiave" che spesso mancano al nostro cinema, e in tutta coscienza un'altro paese l'adotterebbe come degna Icona di una serie di thriller cinematografici post-sequel.
Ma qui non siamo un paese di sequel e difficilmente vedremo questo film ai primi posti tra i campioni d'incasso.
Male, molto male, perchè il film merita e molto: una storia efficace, sorretta da ottimi dialoghi (e da una ventata d'ironia "macabra" che sembrava dimenticata dai più) e interpretata da ottimi attori: Servillo, sempre più erede di Volontè, la Bonaiuto, una Golino finalmente sobria, un redivivo Antonutti laido e grandioso, un Gifuni una tantum valorizzato.
Un film dove "tutti sono colpevoli e hanno commesso delle colpe", un mix di Agatha Christie e Twin Peaks, dove la "nostra Laura Palmer", Anna, diventa fantasma e Presenza Oscura (testimone) delle meschinità altrui.
Notevoli la regia di Molaioli, cineasta di sicuro avvenire (le sequenze sul lago, l'aria malsana e tranquilla della provincia, le parole di Anna filtrate dai cd-rom, la confessione della Golino) e la direzione degli attori.
Alla fine anche l'identifcazione del Colpevole e la sua confessione diventano una ruotine, una formalità in un luogo che non esita a nascondere e nascondersi.

E' vero il film si prende troppo sul serio, a volte, e cede debolmente all'ambizione di visualizzare un fantasma, quello di Anna che attraversa la strada e guarda da lontano il commissario.

Ma teniamoci quest'8 pensando tardivamente che, in fondo, non tutto è perduto per il nostro cinema: e questo è un'esempio lodevole svincolato dai premi (fuori concorso al festival di Venezia) e, purtroppo, ai gusti del grande pubblico

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Ultima risposta 20/09/2007 15.51.02
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Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  16/09/2007 03:24:40
   6½ / 10
Buon esordio per Andrea Molaioli in un giallo ambientato in un paesino sul Lago di Fusine.

Regia un pò accademica ma efficace, attori così e così a parte le ottime interpretazioni del sempre bravissimo Servillo e della Golino anche se quest'ultima recita solo una piccola parte e ottimo anche il montaggio.

Peccato per il finale. Originale ma un pò tirato via, a mio avviso sarebbe dovuto durare 15 minuti in più per svilupparlo meglio. Come inizio non c'è male!

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