la rosa velenosa (2019)

Curiosa produzione diretta da registi italiani ed americani; un film che vorrebbe ritirare fuori i fasti dei gialli noir alla Chandel ed Humphrey Bogart, con il classico investigatore privato duro come una roccia, con mille nemici e che schiva pallottole all'infinito. La storia parte pure in maniera interessante ma a lungo andare si perde in una trama che oscilla dal confusionario al banale e l'inserto ambientato nella Roma degli anni '50 (che pare la pubblicità di un profumo) non migliora le cose. Alla fin fine la storia a parte un paio di buoni momenti riserva solo colpi di scena scontati e conclusioni telefonatissime. Forse ci sono troppi personaggi di mezzo. Da una parte abbiamo un buon cast ma dall'altra, per quanto riguarda la recitazione, si salva solo un Brendan Fraser ormai divenuto la grassa macchietta di quello che era. Complice anche un doppiaggio italiano infelice, Travolta e la Janssen danno una interpretazione che è meglio dimenticare. E poi Alan Cappelli dovrebbe essere John Travolta da giovane? Ma cosa è, uno scherzo? Non bastano, infine, un paio di Dodge e delle camicie a colletto ampio per ricreare gli anni '70. Posso dire che a Denny Mendez non è passato un giorno.