la vedova allegra (1952)

Imparagonabile con la versione capolavoro di Lubitsch, il lavoro di Bernhardt è meno qualitativo ma non privo di cose interessanti: le canzoni sono le cose più perdibili, mentre lo sfarzo nei costumi e nelle coreografie traspare ad ogni inquadratura grazie alla potenza del techinicolor. La Turner è al massimo dello splendore ed è perfettamente in parte; Lamas fa il cascamorto per dovere di copione, è indubbiamente fascinoso ma insieme sono lontano dall'essere una coppia esplosiva.

Film visto praticamente per pura casualità. Sono mesi che cerco il precedente lavoro di Lubitsch senza successo, ed ecco che in tv trasmettono questo, a detta di molti nettamente inferiore.
Pur non potendo fare paragoni (ma conoscendo Lubitsch) credo anch'io sia così, ma nonostante ciò questa terza trasposizione risulta tutt'altro che sgradevole. La storia è risaputa, per il resto il film vanta un discreto cast (seppur non spicchi nessuno in particolare, neanche la Turner), degli splendidi costumi e una buona colonna sonora. Unico appuno che mi sento di fare riguarda la mancanza di brio, insomma quel cambio di marcia che dona un tocco in più a qualsiasi commedia. Questa scorre piuttosto lineare dall'inizio alla fine senza però risultare indimenticabile.