l'ultimo giorno del toro (2018)

Sepolto fra le quattro muro del suo appartamento il protagonista è sopraffatto dalla vita ed ha paura di affrontarla. Il film si compone di questi siparietti in cui viene mostrato il disagio di questo uomo. Il tutto con toni da commedia venata da una certa malinconia. Un film senza una vera trama, ma che osserva lo stato d'animo del suo protagonista, voglioso di fuggire ma paradossalmente prigioniero di se stesso e delle sue paure nel rapportarsi con gli altri.

Una trama abbastanza originale ma veramente improbabile ( come il finale ) ,il problema è che tutta questa storia vuole passare per reale senza invece ambire ad avere un piglio di commedia grottesca e surreale .
Quindi il susseguirsi degli incontri del protagonista si riduce a una serie di scenette senza capo nè coda , dall'esito semplicistico e che non lasciano nulla .
Poi il finale è veramente assurdo , e qui si scivola anche nella banalità forse per cercare il plauso di un pubblico che se non si è stufato prima è già tanto .

Una dramedy esistenziale, intimista, per certi versi profonda che arriva al piccolo trotto nello scandagliare l'animo umano, il malessere esistenziale di un ragazzo alla soglia dei 30 anni, chiuso in casa nel suo mondo privato dove, a turno, amici, parenti e conoscenti si rifugiano alla ricerca di un piccolo, grande gesto.
I dialoghi sono efficaci, un buon mix tra ironia e acume, la regia non presenta grandi mancanze e forse con un cast più rodato, L'ULTIMO GIORNO DEL TORO avrebbe potuto ambire a un riconoscimento e a un pubblico più ampio.
Quasi discreto, non annoia.