memorie di una geisha (2005)

Sara' che non è esattamente il mio genere ma questo film non mi ha trasmesso particolari emozioni.L'ho voluto vedere esclusivamente per il grande fascino che provo nei confronti del Giappone e della sua cultura.
Preso atto che scenografie,costuni e musiche sono di livello eccellente e che le attrici sono tutte bravissime e credibili (in particolare la bellissima e perfida Gong Li),a lasciare perplessi è la superficialita' con cui vengono trattati i rituali di una cultura cosi' diversa dalla nostra,il regista Rob Marshall (a mio avviso buon esteta,ma mediocre filmaker)occidentalizza eccessivamente la storia tramutandola in un noioso melo' e snaturando il romanzo di Arthur Golden da cui il film è tratto.Il vero obiettivo del libro era far capire alla societa' occidentale cos'era una geisha(da molti considerata ,a torto, una prostituta) e l'approfondimento di rituali e gesti che a noi potrebbero sembrare barbari o poco sensati.
La pellicola non approfondisce questi aspetti fondamentali,si limita ad una rappresentazione,sicuramente visivamente affascinante,ma priva di un anima,anche a causa del superficiale approfondimento psicologico dei personaggi i cui travagli sono appena abbozzati.
Eccessivamente veloce anche un passaggio storicamente importante come quello dell'arrivo in Giappone degli americani ,con la conseguente caduta dell'impero e delle tradizioni millenarie compresa la figura della geisha che muto' radicalmente.
In sintesi siamo di fronte ad un prodotto relizzato piu' per compiacere il pubblico occidentale ma che esula dalla verita' storica e che rappresenta superficialmente una cultura importante.
Una curiosita': il film ha sollevato polemiche in Giappone perchè nessuna delle tre protagoniste viene dal paese del Sol levante,infatti Zhang Ziyi e Gong Li sono cinesi mentre Michelle Yeoh è malese.