Il film racconta la dolorosa vicenda della strage di Sant'Anna di Stazzema, paesello della Toscana dove i soldati americani combatterono contro i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Spike Lee dev'essere impazzito. Un giorno dovrà spiegare al mondo perchè ha realizzato questa boiata, venedola a girare proprio qui in Italia.
Uno dei film più brutti che abbia visto negli ultimi anni, una favoletta improponibile e imbarazzante, ambientata in un contesto storico che ha causato critiche (tutto sommato ingiustificate) perchè modifica inserendo elementi di fantasia un fatto storico realmente accaduto, la strage di Sant'Anna.
Spike Lee dirige (ma è davvero lui?) una sceneggiatura intricata, contorta e ridicola, dove soldati americani e civili e partigiani toscani comprendono perfettamente e allegramente le rispettive lingue (ma nessuno, misteriosamente, è poi in grado di tradurre cosa dice un soldato tedesco...) e dove antiche leggende locali, siparietti dialettali tipicamente italiani, una vicenda corale e temporalmente dilatata stile "Le ali della libertà", scene di guerra assolutamente americane e una spruzzatina di paranormale mistico-religioso si fondono tra loro in un pasticcio di due ore e mezza che termina con la telefonatissima scena conclusiva, girata di fronte al mare delle Bahamas (ma che c'azzecca??).
Musiche da torcibudella e recitazione fuori dalle righe di tutti gli attori italiani, di cui Lee è incapace di contenerne la strabordante italianità, completano il quadretto.