A Parigi, un giovane americano che lavora come sosia di Michael Jackson incontra Marilyn Monroe che lo invita in una comune di sosia in Scozia dove vive con Charlie Chaplin e sua figlia, Shirley Temple.
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Uno dei migliori registi esordienti per quanto riguarda il cinema indipendente e d'autore: Harmony Korine!
Presenta un film assolutamente antiamericano, lontano dai soliti canoni standart hollywoodiani, pieno di denuncie, di metafore, di scene molto forti sia emotivamente complesse che visivamente sconvolgenti. Come quelle delle suore dove la fede, speranza riposta in Dio, diventa simbolo di una scarna illusione.
A differenza di Gummo, la narrazione qui assume un senso compiuto e si fa sentire la riflessione, il punto dove il regista vuole arrivare é più esplicita, ritroviamo una grande casting e c'é la presenza scelte artiche non da poco come il fatto di intitolare i diversi capitoli con il nome delle canzoni di M. Jackson.
Oggi ci ritroviamo in una società di massa dove le persone sono tremendamente uguali, tutti si muovono, chi per una strada, chi per un altra, nello stesso verso. Un oggi dove l'inganno dei media é così esplicito da passare inosservato o forse non importante. Tanto stupidi gli esseri umani da fregarsene, tanto stupidi da elogiare lo show business, i miti,..e di vivere nella *****, nel consumismo. Il singolo vive in una realtà schematizzata e crede di essere speciale, ne é cosi convinto che é capace di perdere la propria identità, di farla scivolare via come sabbia al vento.