Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Una volta messi insieme tutti i pezzi, la storia si rivela pregna di una banalità disarmante. Nato come pilot per una serie televisiva, che giustamente nessuno ha osato produrre, la componente che contraddistingue la pellicola é la noia assoluta che si prova nel visionarla. Noia causata principalmente dalle situazioni lente, prolisse, che si trascinano stancamete sino alla nausea; dai dialoghi soporiferi, e dalla durata eccessivamente lunga. Note positive: la reitazione, e le sempre ottime musiche del maestro Badalamenti.