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Gradita sorpresa questo MURDER SET PIECES! Per uno come il sottoscritto ,nostalgico appassionato dell'horror che fù ,aver visto l'opera seconda di Nick Palumbo mi ha sinceramente entusiasmato. Il film è platealmente uno sperticato omaggio a tutti i più bei cult-movies gore degli anni '70 e '80, quelli per intenderci che hanno nutrito le visioni di tutti gli splatterofili elitari. Il regista ha efficacemente composto il suo "masterpuzzle" assemblando voraci ricordi , cannibalizzando passioni visive insopprimibili: "vulgaris verbis" il suo amore per il genere l'ha voluto esibire allo spettatore senza freni! C'è tutto il Dario Argento più oltranzista nella sequenza reiterata del killer da bambino con la tentazione-donna(vedi TENEBRE), come pure nelle note gobliniane(vedi PROFONDO ROSSO)che accompagnano il killer nel suo peregrinare suburbano in cerca di carne(addirittura un crossover tra MANIAC e NIGHTMARE di Scavolini!). Che l'interpretazione di Sven Garrett sia molto al di sopra delle righe è fuori discussione ma ciò nulla toglie al fatto che il suo personaggio risulti ugualmente carismatico e degno di essere ricordato.Il reparto sfx svolge degnamente il suo cruento dovere: il capoinfermiere è il Fred Vogel della serie AUGUST UNDERGROUND!!! Incredibili poi gli accostamenti musicali dello score:sentire alternarsi techno e brani death dei Cannibal Corpse è da puro visibilio!Una nota di merito va dato anche alla bambina attrice Ed Neal nel convincente ruolo della ragazzina che la sa più lunga della sorella maggiore,inconsapevole fidanzata del serial killer. Devo francamente ammettere che dopo aver letto le recensioni di MSP mi ero fatto un'idea del film pessima,quasi fosse un remake a stelle e strisce del deprecabile PIECES di Juan Piquer Simon....Molti spettatori ,anche i più navigati hanno avuto a che ribattere sulle sequenze più dure ed insostenibili: la bimba sventrata nel bagno pubblico e soprattutto il neonato che piangendo va incontro alla madre ammazzata...Per ciò che modestamente riguarda me ,non sono uso a dare semplicistici giudizi morali su ciò che può o non essere mostrato in un opera filmica; per chi invece è, per così dire, del mestiere,consiglio di andarsi a vedere attentamente il finale di CASINO' (1995-Martin Scorsese): la scena della bastonatura e conseguente seppellimento da vivo di Joe Pesci......L'unica occasione della mia vita in cui ho pensato:"Beh,qui il regista ha proprio esagerato!". Ma Palumbo non è Scorsese e questo a molti è sufficente per indignarsi......INDIGNAZIONE D'AUTORE però!!!