Da ragazzini Jimmy Marcus, Sean Devine e Dave Boyle erano inseparabili. Ora, a distanza di molto tempo, i tre si ritrovano in occasione di un tragico evento: la morte della prima figlia di Jimmy. Sean, che fa il poliziotto, indaga sul fatto...
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E' quasi buffo constatare come "il vecchietto" Clint Eastwood, icona del cinema spaghetti-western di Leone e poi di quello poliziesco di Siegel, si sia dapprima quasi improvvisato come regista e poi via via evoluto fino a raggiungere una sorprendente maturità artistica alla bellezza di 70 anni suonati da un pezzo. In realtà già da "Bird" e dal pluripremiato "Gli Spietati" Clint aveva dato prova di essere un grande regista, ma negli ultimi anni gli riesce di sfornare solo capolavori o quasi. Senza aver la pretesa di reinventare nulla Eastwood attinge a piene mani dal passato, rinsaldando un cinema classico e intramontabile che nella semplicità e linearità trova una forza narrativa e comunicativa che non ha eguali nel cinema d'oggi. Mystic River ne è un delizioso esempio; cinema di storie e di attori (cast perfettamente in parte e in gran splvero), che sa trarre dalla sceneggiatura sfumature e angolazioni inattese ed ancora profondamente emozionanti. Mystic River thriller-poliziesco asciutto, sobrio e pacato evita inutili spettacolarizzazioni riecheggiando dolorose e incancellabili ferite del passato che non concedono scampo. Primi piani intensi, dettagliati; sofferenze, certezze e incertezze che si mescolano tra i volti e gli sguardi. Il fiume Mystic inesorabile trascina tutto con sé; ancora una volta giustizia non è stata fatta.