Da ragazzini Jimmy Marcus, Sean Devine e Dave Boyle erano inseparabili. Ora, a distanza di molto tempo, i tre si ritrovano in occasione di un tragico evento: la morte della prima figlia di Jimmy. Sean, che fa il poliziotto, indaga sul fatto...
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Solo il profilo illuminato a metà al chiaro di luna di Tim Robbins vale tutta la visione. Leggo qui gente che:"bello, bellino, niente di speciale, un po' noioso", diamine non che mi soffermi sulla media però solo un 7 e 71 è uno strazio qui siamo di fronte al capolavoro, al vertice della poetica di Clint Eastwood, ne farà altri tre nella sua carriera Gran Torino, Million Dollar Baby e Gli Spietati ma parlarne ora è togliere spazio al film.
Quando lo guardi la prima volta rimani estasiato quando lo riguardi capisci il perché: il fatto di usare la mdp nel modo più essenziale possibile, l'essenzialità è la cosa più potente e Clint lo sa bene, senza cadute di stile, con piccoli movimenti, senza virtuosismi di sorta, un primo piano che dice tutto, una frase che esprime ogni cosa. A coso di Nispel servono i miliardi per girare un film come anche ad altra gentaglia impronunciabile ma il Cinema è ben altra cosa. Si è abbastanza attoniti nel commentare un film del genere che ripeto, perché si deve sapere per chi si accinge alla visione che questo non è un buon film o un discreto film o un film guardabile qui siamo di fronte ad un capolavoro, musica, montaggio, interpretazioni, sceneggiatura, regia, fotografia. Clint ai massimi livelli che esplora ancora una volta l'animo umano di gente comune che ha mali comuni, una città mai più viva e allo stesso tempo assente che delinea i contorni delle vite dei personaggi. Che poi c'è gente che elogia Gone Baby Gone di Affleck ritenendolo un grande thriller non è da considerare nemmeno, anche se Mystic River esce fuori dal genere di thriller: è più un'indagine della psicologia umana e dei rapporti umani e delle conseguenze delle nostre azioni, volute o non decise da noi come accade al povero Dave all'inizio del film.
No dicevo, qui c'è un Sean Penn che per intensità l'ho visto veramente in altri due film o tre, meravigliosa interpretazione, rasenta la perfezione, così come Tim Robbins il presunto antagonista è anch'egli magnifico nel delineare un personaggio di una complessità sconcertante che alla fine si risolve nel suo desiderio più profondo di aver potuto vivere una tenera e docile infanzia. A completare il trittico c'è un Kevin Bacon che molti hanno visto sottotono o comunque non pregnante che invece è assolutamente fondamentale e anche lui da applausi. Merito assoluto di Clint è anche aver delineato i personaggi femminili del film, a partire dalla figlia Emmy Rossum che compare ovviamente pochissimo nel film ma che ha già detto tutto, la moglie di Tim Robbins attrice sottovalutata non amata particolarmente dal sottoscritto ma che si rivela di una perfezione nell'essere entrata nella parte della moglie che poco a poco vacilla nella sua fede nei confronti di ciò che potrebbe aver compiuto il marito ma che non ha il coraggio di chiedere. Infine è da sottolineare la prova del ragazzo nel film innamorato della figlia di Sean Penn, anche lui di una bravura nell'essersi calato in una parte che qualche altro regista non avrebbe sviluppato a pieno ma qui stiamo parlando di uno dei migliori registi esistenti.
Doveroso accenno alla citazione che Clint fa all'altro genio di Carpenter con Tim Robbins che guarda un film sui vampiri, "Vampires" appunto del maestro. Un finale spiazzante come pochi a questa parte, capisci che il buono che presumibilmente è identificato dallo spettatore da Sean Penn, gli muore la figlia deve badare alla sua famiglia vuole scoprire chi ha ucciso la figlia e vendicarsi, è solo un uomo plasmato da una sete di vendetta smodata che finisce per uccidere un innocente ricadendo negli errori del passato, Dave muore dicendo la verità ma sapendo comunque che sarebbe stato ucciso in ogni caso. Alla fine come del resto nella vita quello che può capitare a qualcuno è frutto di una coincidenza o di una malaugurata conseguenza non voluta. "A volte penso che... penso che ci siamo saliti tutti e tre insieme in quella macchina. E tutto questo è solo un sogno, lo sai?"
Il nome di Dave rimasto a metà inciso ancora sull'asfalto è solamente poesia.
Dopo una decina di tentativi finalmente sono riuscito a trovare un film diretto da Clint Eastwood che mi abbia preso. Merito sicuramente della storia molto interessante e ben sviluppata, anche se credo che vista la portata il risultato finale sarebbe potuto essere ancora migliore: lo stampo del regista (in senso negativo) infatti è abbastanza evidente nei ritmi molto lenti di alcune scene e nella scarsa presenza dell'accompagnamento musicale che tante volte può fare la differenza soprattutto nelle scene ad alto tasso di drammaticità.
Tutto sommato comunque, per mio gusto personale, credo di poter definire "Mystic river" il miglior film del regista, aiutato anche da un cast azzeccato soprattutto nel trio di protagonisti con un Tim Robbins in particolare evidenza.
Inspiegabili gli ultimi dieci minuti, totalmente inutili.
Buon thriller questo Mystic River messo in scena da un Eastwood che non sbaglia un colpo. Ottimo intreccio che tiene viva l'attenzione per tutto il film fino allo sbrigativo e insensato finale. Ottimo Tim Robbins. Kavin Bacon che apprezzo molto qui non in una delle sue performance più accattivanti. Trovo invece sempre più sopravvalutato Sean Penn di cui non riesco a capire l'oscar. Mi sembra sempre così finto e forzato nella sua recitazione. Il ragazzino biondo fidanzatino della povera ragazza uccisa recita e piange molto meglio del nostro Penn. Che dire ... se volete vedere un buon film guardatevi un film di Eastwood e andrete sul sicuro.
Un po' sopravvalutato, non per tecnica bensì per sceneggiatura, con Clint che si diverte come al solito a fare il moralista nei finali. Punti di vista, lo so, comunque un bel film.
Un autentico capolavoro firmato Clint Eastwood, al pari di Million Dollar Baby, Gli Spietati e Gran Torino... non ho parole, un bellissimo thriller e un grandissimo film che parla della storia di tre ragazzi cresciuti insieme che hanno percorso strade diverse e che si rincontrano, si ritrovano, a causa di un omicidio che finirà inevitabilmente per chiamarli tutti in causa e per far tornare a galla tanti vecchi ricordi. Un film fatto col cuore, e si vede; cito un'intervista di Clint Eastwood approposito del film "John Hughes anni fa disse che il modo migliore di fare un film è girare ogni scena come se fosse la più importante, in questo modo si ottiene un gran senso di completezza e armonia", c'è riuscito alla grande, anche grazie a tre grandissimi attori. Bellissimo il cambiamento dei ragazzi, da giovani innocenti a personaggi tristi e cupi, cambiati, in un modo o nell'altro, dalla società odierna, plasmati dalla realtà che li ha scossi e che li ha cambiati per sempre, e nulla d'ora in poi potrà farli tornare all'innocenza e all'armonia. Stupendo
Zio Clint, caro zio Clint... ma come fai alla tua vegliarda età a sfornare uno dietro l'altro film di una qualità cosi cristallina? Pensavo che più crudele di Million Dollar Baby, più visceralmente potente di Changeling non ci potesse essere nient'altro di suo. E invece dopo tanto tempo sono riuscito a vedere Mystic River. Ed è stata la folgorazione.
Nell'ordine credo che di meglio di Eastwood regista ci siano solo "Gli Spietati" e il sopra citato "Million Dollar Baby". Questo si piazza subito dietro. è la parabola più amara, sorprendente e dolorosa di Clint, quella che ha meno sentimentalismi un pò retorici che fanno parte anche del suo (bel) cinema; certo, il messaggio facile c'è tutto (i nomi dei protagonisti con quello interrotto a metà) ma sono inseriti in una cornice cosi dura, eticamente disturbante (riprendo un commento più sotto) che colpiscono in positivo. Le esistenze interrotte, l'infanzia rubata sono temi che Eastwood ha a cuore e li tratta con un pessimismo raro a trovarne, in Mystic River. Il fiume dei peccati e dei peccatori dove finiscono gli innocenti. Lascia l'amaro in bocca questa storiella travolgente di tre (ex) amici, almeno uno dei quali si rivela passare da vittima a carnefice con una facilità impressionante. A pagarne le conseguenze in fin dei conti è uno solo il cui destino è letteralmente già scritto. Diventa difficile quindi rileggere con una chiave di lettura semplicistica, come solitamente siamo portati a fare con il cinema di Eastwood, il finale apertissimo. C'è qualcosa di interrotto che fa male allo stomaco, un messaggio cinico e da duro che zio Clint spiattella in faccia allo spettatore siamo sicuri con uno dei suoi ghigni sardonici, mentre scorrono le immagini di un fiume e il nostro pensiero va ai segreti che seppellisce tra le sue onde. Parabola crudele, esatto, terribilmente umana. Solitamente film come questo, con questa filosofia del dolore e dell'amoralità dilagante, vanno di pari passo con quelli di Inarritu... eppure ancora una volta Eastwood ha centrato perfettamente il bersaglio del nostro cuore. Ma questa volta per distruggerlo del tutto, per non lasciarci alcuno scampo. Il tempo della speranza in Changeling qui è completamente assente.
Grandissima prova attoriale dei tre protagonisti con Fishburne sullo sfondo. E l'incipit si candida come uno dei più belli che abbia visto negli ultimi tempi, di una perfezione disarmante.
La giovinezza mancata, il dolore come veicolo necessario per poter vivere, l'atrocità del destino, l'impossibilità di liberarsi dai propri fantasmi o da etichette fastidiose, l'impunità e chissà quanti alti temi alti o bassi ho tralasciato o non ho riconosciuto in questa spietata e amarissima opera del grande Clint. E' semplicemente il suo miglior film, e quello meglio servito da un cast clamoroso, tutto - senza eccezione alcuna e cosa più unica che rara - perfettamente in parte. Media voto insultante, questo è a buona ragione da considerare un capolavoro.
Un grande film nato dalla grande regia di un superbo Clint Eastwood. Un film drammatico e crudele in alcuni frangenti che è riuscito ad appassionarmi molto di più rispetto a film meglio considerati dello stesso regista ("Changeling" e "Gran Torino" universalmente riconosciuti come capolavori, mi sono molto piaciuti ma ho preferito di gran lunga questo "Mystic River"). Davvero ottime le prove dei protagonisti con Oscar meritatissimi per Sean Penn (anche se interpreta un personaggio davvero odioso a mio avviso) e per Tim Robbins, peccato per Kevin Bacon che è rimasto a mani vuote ma anche lui avrebbe meritato un qualche premio.
Il buon Clint è una garanzia, e in effetti anche questo film non delude. Ben recitato, appoggia su di una solida sceneggiatura. L'oscar è andato a Penn, ma se devo essere sincero ho apprezzato molto di più l'interpretazione di Kevin Bacon, davvero bravo.
Ad essere sincero non mi ha particolarmente colpito questo film,penso sia un film come tanti altri del genere,troppo lineare e piatto in alcune parti. Incomincia a perdere colpi dall'inizio delle indagini e non si riprende fino al finale.
E' strano, dopo aver visto un film di Eastwood, fermarsi a pensare a tutte le imperfezioni: primo fra tutti un Robbins sin troppo colpevole (per chi ha visto il film sa di cosa parlo) e costruito, tant'è che non riesco proprio a spiegarmi il motivo di quella statuetta. Poi la sceneggiatura: bhè, ci sono delle banalità atroci e delle dimenticanze da parte della polizia davvero inspiegabili (e vi assicuro che non sono volute)! Per il resto è il solito Clint, che riesce a girare magistralmente un film neanche troppo originale, riuscendo a dirigere un cast di prime donne e a sfruttarne a pieno le capacità (tralasciando il povero Tim precedentemente citato).
Bravo Penn, anche se in ottica academy forse Murray o Depp meritavano qualcosina di più.
Tanto amaro in bocca per un film dalle enormi potenzialità, se solo si fosse sfruttato meglio quell'incipit così affascinante...
Un'altra straordinaria esperienza di Clint dietro la cinepresa e viene spontaneo chiedersi se in effetti non sia meglio come regista anzichè come attore. La storia è tratta da un romanzo e non si può negare che qualche volta si riservi dei colpi bassi di sentimentalismo atto a commuovere (
, i nomi sul cemento fresco, di cui uno non completo, indice dell'infanzia spezzata). Non importa però, il vero punto forte del film è il cast: i tre bambini cresciuti sono interpretati da Sean Penn, Tim Robbins e Kevin Bacon e se quest'ultimo è bravo, gli altri due sono a dir poco fenomenali, con parti non facili da interpretare e intense. Ciascuni di loro gode di un attore/attrice spalla e anche questi non fanno male: Laura Linney, Marcia Gay Harden e Laurence Fishburne, anche loro ottimi. Mystic river è uno splendido film, ma vuole sottolineare innanzitutto come la vendetta personale, la giustizia fai da te, porti a tragici eventi, una cosa che già Fritz Lang, 77 anni fa, volle far notare in uno dei suoi capolavori: M.
Un film splendido e toccante, diretto in maniera divina e recitato benissimo. Si tratta di una storia convulsa e claustrofobica, dove solo alla fine viene risolto il misterioso enigma. Non capisco davvero la media del 7,5 si tratta di uno dei film drammatici più belli di sempre! La frase "tiene incollati allo schermo e non annoia mai" ormai è troppo banale, ma rende perfettamente l'idea di questo capolavoro.
Ottimo filmone formato tragedia greca, ma stavolta mi sento in dovere di riprendere zio Clint per queste drammaturgie convenzionali mirate a certi target emozionali, la scritta sul cemento che resterà per sempre, il fratello muto, la ex che chiama, non parla mai per parlare alla fine con tanto di bebè a sorpresa...è per questo che non considero questo film un capolavoro. La sceneggiatura, accidenti di per sè è a prova di bomba atomica nello svolgimento, tutto alla fine torna anche se mi ha lasciato un pò perplesso un finale in un certo senso aperto. Arduo compito tracciare un'analisi della pellicola, facciamo che va bene la trasposizione di quel che è, un romanzo, facciamo pure finta che, come detto dai protagonisti alla fine, sia forse solo un sogno. Il resto lo fa il cast, oscar strameritato a Penn che è ufficialmente il mio attore preferito tra i vivi, e riconfermo il più espressivo di tutti questi 113 anni di cinema, inutile, io non reggo proprio quando inizia ad agitarsi, ed ottimo Robbins, tuttavia il suo, è il personaggio caratteriale del film che ho preferito, per via della sua debolezza interiore e l'incapacità di reagire con le persone che gli sono state vicine. Bravo sul serio come regista Clint Eastwood.
è sicuramente un film da vedere giusto per la prova attoriale di mr Penn mr Robbins e mr Bacon (che finalmente non fa la solita parte dello ******* mefistofelico) però.. in quanto a prova registica personalmente l'ho trovato troppo didascalico
sicuramente d'impatto lascena del bimbo robbins che si gira in auto e del robbins cresciuto che compie lo stesso atto, così ad anticipare la possibile ingiustizia a cui va incontro però che espedientucolo facilone formato comprensione anche sotto la media
e pure i temi trattati eddai facile destare emozioni così mi ci piazzi tutte le ingiustizie al mondo
abuso su bimbi, padri a cui muiono figli, mogli che tradiscono mariti, mogli che scompaiono, figli a cui il padre viene ucciso da uno dei migliori amici, adolescenti che per gazzara uccidono...
A lungo troppo a lungo ho dovuto pensarci... lo squarcio indimenticabile delle prime immagini, quelle che riguardano l'infanzia tradita e negata o comunque allucinata dei tre interpreti, è da 10 tondo tondo: raramente il cinema ha fatto emergere (ehm) con altrettanta lucida radicalità il tema della ferita mai sopita o sepolta del passato (sociale, comunitaria, individuale)
Poi, la mano di Eastwood si estende alla contemporaneità, e sembra dirci cose importanti (ma TROPPE) e in ogni caso la sensazione di un film "costruito con l'intenzione di essere un capolavoro" permane.
Troppo "telefonata" la vendetta di Dave Boy che, in un'agghiacciante notte di violenza, sente la necessità improvvisa di sgominare il suo ingombrante e traumatico passato, e troppo ingenuo quel finale dove (spoiler)
Eppure Eastwood riabilita il cinema post-classico, e lo fa con un dramma di grandissimo respiro, di forte pathos emotivo e di notevole realismo.
Gli interpreti sono a dir poco eccezionali, soprattutto Robbins e Penn, prototipi di un'enfatizzazione che ricorre nel cinema americano fin dagli anni Cinquanta di Brando, Dean e del primo Newman.
Insomma, "Mystic River" non è il Capolavoro che ambisce d'essere, non è un film fondamentale come "Bird", "Gli spietati", "Million Dollar Baby" o "Lettere da Iwo Jima" , ma ti ritrovi lì, quasi complice del referente letterario, a divorarti il cuore per le immagini, quasi affini all'iconoclasta "21 grammi" di Inarritu, e sai che nessuno sa fare un film da 7 con la forza Miliare di un Melò moderno di cinema da 10
La semplicità con cui Clint Eastwood racconta le strade, la vita dei tre personaggi è pari solo all’intensità che al racconto stesso riesce a dare. Conferisce attraverso una regia asciutta assoluta credibilità alla pellicola. Certo, a dare spessore a “Mystic River” sono anche le fantastiche interpretazioni di Penn, Bacon (che adoro), e di un Robbins assolutamente nella parte (decisamente degna di nota è anche la prova di Marcia Gay Harden che intepreta Celeste Boyle).
dopo che si è letto un libro difficilmente un film riesce a piacerti più di tanto.. qui c'è un cast stellare (Sean su tutti..) e un'ottima (ed inaspettata..da me..) regia a dire la sua.. forse un po' troppo lungo, e qualche parte evitabile ( le telefonate mute a Bacon assumono uno spazio inutile nel contesto del film, molto più ricco e significativo nel bellissimo libro del grandissimo Lehane).. per il resto grande prova di interpretazione da parte di tutti, nessuno escluso.. ma ho un debole per Sean, secondo me uno tra i 3 più grandi interpreti di oggi..
Credo che questo scomodo e inquietante film necessiti almeno di una seconda visione. Quando lo vidi al cinema mi lasciò l'amaro in bocca non solo per la sua crudezza, ma anche (e soprattutto) perché la ragionevole aspettativa di veder trionfare la giustizia viene duramente frustrata. L'ho rivisto stasera e ovviamente mi ha lasciato di nuovo l'amaro in bocca, ma credo di averlo capito meglio. E' possibile che alla base del film ci sia una morale 'calvinista', fondata sul principio della predestinazione e quindi, in sostanza, anti-morale (perché nega il libero arbitrio). Ma in realtà restano varie chiavi di lettura: Davie è un disgraziato perché segnato dalla tragica esperienza infantile, oppure è, semplicemente, un 'predestinato'? Il terribile percorso umano di Davie può destare pietà, ma d'altra parte l'autolesionismo del personaggio è innegabile. Il confronto con Jimmy (piegato e straziato anche lui, ma molto più forte e deciso) non può che vedere Davie perdente. Fra i due si inserisce Sean, il terzo amico d'infanzia, divenuto uomo di legge. Sean è un investigatore abilissimo, ma bastano pochi attimi di ritardo per vanificare uno dei fini più importanti del suo operato. La sua intelligente indagine porta alla soluzione dell'enigma, ma non scongiura la nuova, incalzante tragedia. Il confronto tra Jimmy e Sean è eloquente nella sua laconicità. Sean intuisce i terribili eventi svoltisi parallelamente alla propria ricerca, comprende le ragioni 'umane' dell'amico, ma questo non implica, da parte sua, connivenza o favoreggiamento. Nella parata finale, Sean guarda Jimmy in modo ambiguo: non promette nulla, o comunque niente di più di una breve dilazione. Come sempre, le donne svolgono il loro ruolo: parteggiare incondizionatamente per il marito/compagno, ovvero dubitare di lui fino a distruggerlo. Un marito 'forte', anche se delinquente, rassicura più di un consorte debole e ambiguo. Eccellente la fotografia, incisive le riprese, magnifiche le interpretazioni (nell'ordine: 1) Sean Penn 2) Kevin Bacon 3) Tim Robbins). In conclusione, un film maiuscolo, anche se poco simpatico, come spesso quando il regista è Clint Eastwood.
Un uomo di carattere, anche di fronte al rischio di morire, avrebbe pervicacemente rivendicato la propria innocenza. Davie non lo fa, e questa è la sua condanna.
Un poliziesco come tanti altri: una sceneggiatura ordinaria, mai uno spunto degno di nota, ne' una trovata geniale, tutto scorre placido e prevedibile come il fiume dell'ultima inquadratura.
E con il difetto, ulteriore, di essere tremendamente prolisso. Se non l'avete ancora visto, e siete incappati in questo commento, fidatevi di me: evitatelo, scegliete di spendere in modo migliore la vostra serata.
No, no, no. Lo s****to di turno che da bambino è l'unico che non sia riuscito ad imprimere le sue impronte sul cemento fresco è destinato comunque a perire, come se quell'episodio avesse un qualche collegamento psicofisicologico con quanto succede appresso nel film. Tutti si arrendono a questa evidenza, doveva morire perchè geneticamente s****to. Una sorta di razzismo retroattivo. Tradimenti qua e là, Tim Robbins convincente? No. Sean Penn sembra Walken in the FUNERAL. Il tutto sa di già visto, la storia si annoda su se stessa e non si snoda più. Kevin Bacon al burro.
Film drammatico del regista C. Eastwood. Bella la storia ed il modo drammatico in cui viene narrata, forte è l'impatto che si ha da alcune scene in cui, risulta, nella sua tragicità, la crudeltà di eventi che la vita può riservare. L'interpretazione degli attori è magistrale (su tutti Sean Penn e Tim Robbins) che danno quel quid in più alla pellicola ..ma il finale della storia non regge con tutto quanto di buono in precenza era stato narrato. Film da vedere (ottima trama ed interpretazione) ma potreste essere delusi dal finale..
capolavoro sfiorato anche se di poco,cmq ribadisco che questi film americani gli vedo un po bloccati,sembra abbiano paura d spingersi oltre,cmq il film è davvero bello,lento si ,ma forse proprio qui sta il fascino,bella la fotografia,cn un cast eccezzionale,ed un bellissimo finale,abbastanza imprevedibile
Un vero capolavoro di drammaturgia, di regia, di tensione drammatica. Getta una luce sinistra sull'anima dell'America. E, visto che viene da Clint, un ex innamorato della patria americana, la luce è ancor più cupa. Paragonabile, per grandezza e respiro, a Shakespeare. Avrebbe dovuto vincere tutti gli Oscar, altro che "Signore degli anelli"!
Veramente un grande film! In questo film Sean Penn supera se stesso (Oscar miglior attore protagonista). Molto bravo anche Tim Robbins (Oscar miglior attore non protagonista). E' il primo film di Eastwood (come regista) e mi è piaciuto moltissimo. Può sembrare lento, perchè è un film molto drammatico, ma a coloro che se ne intendono piacerà sicuramente. E' un film che, quando finisce, ti immobilizza per qualche secondo (a me addirittura per qualche minuto). Secondo me è da vedere assolutamente perchè ti fa riflettere su molte cose, molti problemi. Eccezionale. Voto film: 10 Voto Sean Penn: 10 Voto Tim Robbins: 9
Film girato con la mano sinistra, sceneggiatura che assomiglia a un groviera tanti sono i "buchi" e i passaggi a vuoto, montaggio (verso la fine della storia) già visto nel "Silenzio degli innocenti" e in altri film e che quindi non ci regala niente di nuovo nemmeno dal punto di vista registico. I personaggi si ripetono sfiancando anche lo spettatore più attento: Penn è uguale a tanti (troppi) altri suoi film e le sue smorfie che vorrebbero essere di dolore e rancore risultano invece di maniera e poco credibili, gli unici a meritare veramente attenzione sono Tim Robbins e Marcia Gay Harden (la quale, poverina anche lei, mi cade nel ridicolo proprio sul finale)... Peccato per Eastwood che ha rendimenti molto altalenanti (vedi il riuscito "Million Dollar Baby"). Sopravvalutato.
Film capolavoro di Eastwood, cupo, inquietante, una spietata riflessione sulla perdita dell'innocenza, sull'amicizia, sulla famiglia, sulla violenza , sulla vendetta e sulla giustizia. Profondissimo e denso, Mystic River non è un film facile, a molti potrà non piacere, perchè è crudo e reale con nessuna concessione al sentimentalismo hollywodiano. Grazie Clint.
Bel film, davvero. l'interpreazione degli attori favolosa tranne forse, quella di bacon.. come detto da qualcuno in precedenza, il ruolo di buon poliziotto non gli si addice, è predisposto a ben altri ruoli.. In ogni caso..a parte il finale che non è un gran che e il discorso della moglie..ORRIDO davvero..il film è bellissimo..troppo pesante in alcuni momenti ma memorabile.
Regia e interpretazione 8 Sceneggiatura 0 Media 4 Questo film è stata una totale delusione. Dopo tutti i commenti entusiasti che me ne avevano fatto mi aspettavo chissà che cosa, e invece non solo non è niente di speciale, ma è proprio stupido! La trama ha talmente tante banalità e scivoloni che ad un certo punto volevo spegnere e lasciar perdere, e sarebbe stato meglio, almeno mi sarei risparmiata il monologo finale della moglie di Sean Penn che è una delle cose più ridicole a livello formale e agghiaccianti a livello di contenuto che ho sentito! Il seguito contiene SPOILER! Non leggetelo se non volete sapere come va a finire!
1 La dinamica dell’omicidio non convince: stando a quanto dice Bacon i ragazzi avevano preso la pistola fare un po’ i bulli e poi la situazione gli è sfuggita di mano…ma casualmente fermano proprio la macchina della fidanzata del fratello di uno dei due, guarda un po’!
2 Tutto il quartiere sapeva quello che era successo a Tim Robbins da piccolo (si capisce dal fatto che quando lo ritrovano di fronte a casa sua c’è un nutrito capannello) eppure l’unica che non lo sapeva era proprio sua moglie! Ma andiamo chi ci crede? Quando lo scopre casca dalle nuvole ma è assurdo che non lo sapesse visto che oltretutto lei è anche la cugina della moglie di Sean Penn il quale non si fa problema a spifferarlo a destra e sinistra… Ma come? Sei sposata con uno che a malapena si regge in piedi e non ti sei mai chiesta perché tuo marito sembra appena uscito dalla centrifuga della lavatrice???!!!!
3Sempre sulla moglie di Tim Robbins: stai tutta la vita con uno, ci fai un figlio e appena ti accorgi che forse tuo marito ha fatto qualcosa di sbagliato che fai? Provi a parlarne con lui per capire? No. Provi a parlare con la polizia perché facciano delle indagini e scoprano la verità? No. Vai a dire le tue conclusioni all’ex rapinatore, ex capo mafioso a cui hanno da due giorni ucciso la figlia. E poi la mattina dopo ti meravigli se alla parata non trovi più tuo marito? Chissà che fine avrà fatto?
4 Il discorso della moglie di Sean Penn sul capofamiglia che vuole bene ai figli e fa quello che c’è da fare…no comment!
…e tantissime altre piccole cose indisponenti su cui sorvolo (il personaggio della moglie di Kevin Bacon, ma che ce ne importa dei cavoli loro?, l’interrogatorio a Tim Robbins che lo fa apparire come uno che in fondo è sveglio e poi a Sean Penn confessa quello che non ha fatto come un povero pollo, il fatto che alla fine sembra che della ragazza morta non gliene frega poi molto a nessuno, il fatto che alla parata di Tim Robbins non gliene frega poi molto a nessuno, a parte alla moglie che tutt’un tratto si accorge di non essere stata proprio una volpe ecc. ecc.)
Capolavoro solo presunto. Questo Mystic River si distingue per il grandioso cast, ci fosse un attore che sfigura in qualche maniera... Per il resto è un buon prodotto, a mio avviso, ben lontano dall'essere la miglior opera di Eastwood; non mi ha lasciato molto, per la verità. Inciampa nel finale.
che grande delusione, Eastwood questa volta ha sbagliato alla grande, una regia fra le righe, niente di che, una trama priva di ogni sensazione, non trasmette niente anzi se devo essere onesto si accosta moltissimo ad alcune sceneggiature di S. King. Delusione Totale.... non lo consiglio affatto.
Film veramente noioisissimo! Mi sono addormentata per un pezzo!! Attori bravi ma non certo da Oscar, finale scontato e ridicolo, trama banale. Sean Penn è bravo ma niente di speciale, recita molto meglio in altri film
Il film non e' affatto malaccio, tutto sommato la trama e' godibile, anche se in alcuni momenti mi veniva da sbadigliare. Sono d'accordo con molti che hanno gia' espresso il proprio parere: il finale e' troppo lungo, si trascina fino all'inverosimile. Ed e' proprio sul finale che la trama inciampa e barcolla. Cosa c'entrava il discorso da psicopatica che la moglie di jimmy fa al marito in camera da letto? e soprattutto: perche' jimmy non viene arrestato da Sean?? mah, sono rimasta un po' perplessa... e poi la scena della festa di paese... urgh... potevano risparmiarsela...
7 più che altro per l'affetto che provo per il buon Clint. Prima di vederlo, ero stato bombardato dal giudizio super entusiasta di varie riviste. Roba che non avevo mai visto. Sembrava il classico film che doveva mettere tutti d'accordo, con quella sfilza di 9 e 10 che s'era beccato. Non so cosa ci sia sotto, ma è sicuramente sovradimensionato. Il film è assolutamente decente, intendiamoci; solo che così ce ne sono molti altri. L'attenzione è tropposbilanciata per i rapporti dei tre, tanto che dell'omicidio della ragazza dopo un po' a nessuno frega niente.
voglio prima mettere da parte quello che di buono c'è in questo mystic river: 1) gli attori- cast eccezionale, con penn, robbins e marcia gay harden che probabilmente danno il meglio di loro stessi 2) la fotografia ed un set ben azzeccato che rende la giusta atmosfera. per il resto è tutto un po' già visto e tendo a precisare che la trama è troppo intricata per essere un giallo.. insomma un thriller dev'essere pulito, qui si tendeva solo troppo a confondere facendo perdere di vista varie volte il normale corso della trama. interessante comunque l'approfondimento psicologico sul personaggio di dave boyle, forse uno l'unico specchio sulla realtà che questo film ci propone. la verità sul colpevole e la storia annessa secondo me è piuttosto banale, anche se nessuno ci sarebbe mai potuto arrivare (tranne i veri amanti del genere, infatti penn all'interno del market dirà una frase particolarmente significativa per poter tentare di smascherare chi ha ucciso la ragazza). irritante e intricato con intere scene che sembrano copiate da recenti e fortunati thriller come "il collezionista" o " nella morsa del ragno". se volete vedere un film di eastwood vedete i ponti di meadison county, in confronto a questo quello si che è un capolavoro.
Chesto firme di crint istvud gli è un firme che unn'nè riuscito in 137 minuti ad approfondir niente di nulla !...c'è i'ssolito pedofilio di ***** , i'ssolito provincialismo d'america vero corpevole di tutt'i chhe succede ,sscion pen i'bossettino che pare taricone , i'ppoliziotto de poeri chevin becon insieme a'i negro beota che pare i'ccardinale Milingo da giovane che pe' trova' un cadavere e c'ha messo mezzo firme ,la moglie muta che alita sulle cornette di mezza manattan senza spiegacci na' sega , e i ' poero tim robbins che cammina ancora torto da come gli fa ancora male il buchino sbatuffolato in giovine età . Bravi , brahi tutti gli attori ma qui di mistico c'è sempre e solo i sordi di' bbiglietto che volan via da'i'portafoglio pe' lasciarti addosso il NULLA ! ! !
secondo me e' un bel film , ne vale la pena andarlo a vedere! l'unica cosa che non ho capito e' perche' la moglie di jinìmmy e' cosi cattiva alla fine! qualcuno saprebbe darmi una spiegazione???
Devo dire un gran bel film, interpretato in maniera eccellente, il dolore sul viso di Sean Penn, quando perde la figlia è toccante e struggente. Che dire, chi lo critica probabilmente ha visto un altro film...
Mediocre. La tv aveva creato una notevole aspettativa per questo film,ma a me non è piaciuto. Scorre lento e noioso ed il finale è scialbo. Gli attori per primi non ci credono e nonostante la loro bravura,quando nelle parti drammatiche non trasmettono nessuna emozione vera. Lo sconsiglio vivamente.
Il film si salva soprattutto per la grande interpretazione degli attori. Per il resto, mi sembra troppo lento per un giallo e troppo superficiale per un film psicologico. Penso che Clint abbia voluto mettere troppa carne al fuoco: la pedofilia, la violenza, le difficoltà dei rapporti familiari, la criminalità urbana, il contrasto tra l'infanzia e l'età adulta...alla fine, niente viene reso in modo adeguato. Inoltre, qualche probabile colpevole in più non avrebbe guastato.
Da un'idea accattivante un film che affronta un tema assai delicato. Talvolta con rigore, talvolta con qualche intrigo di troppo. La trama non e` poi cosi` complicata ne` piena di colpi di scena (avevo gia` capito tutto dall'inizio...). Una vicenda incalzante che si concede qualche lentezza di troppo nel finale. Avrebbero dovuto approfondire l'elaborazione del lutto di Jimmy. Insomma un buon film che avrebbe potuto essere qualcosa in piu`. Ma non ci dimentichiamo gli interpreti: Sean Penn, Kevin Bacon e il grande Tim Robbins. Mediocre il commento musicale di Clint Eastwood.
Ero tentato di dare un "10" per bilanciare l'ignobile commento qui sotto, ma non l'ho fatto. Speravo che, se non altro, con l'iscrizione al sito, le cose sarebbero cambiate. Purtroppo c'e` ancora gente che continua a votare senza cognizione di causa.
L'anno scorso deluse con la trasposizione (stravolta) di un thriller di Michael Connelly (che eccezionalmente avevo letto), ma Clint non può fallire due volte di seguito. Ho potuto vedere in anteprima Mystic River (ancora tratto da un best-seller, ma stavolta non posso fare raffronti) e ha soddisfatto in pieno la mia aspettativa. C'e la suspense (un omicidio di cui si segue l'indagine e un po' alla volta si scoprono gli altarini che ci sono dietro), ma soprattutto c'è la storia di tre persone, molto diverse tra loro, che da ragazzini erano amici, e tutte e tre vengono condizionate dalla violenza che uno di loro subì da piccolo In questo sembra SLEEPERS, ma solo in questo). Approfondimento psicologico, finale amarissimo (per alcuni amorale), attori strepitosi fanno del film un vero capolavoro. E' un piacere vedere duettare Penn e Robbins, accomunati nella realtà dall'impegno politico. Spero solo che per questo motivo il film non venga escluso dalla corsa per gli Oscar.