nella valle di elah regia di Paul Haggis USA 2007
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nella valle di elah (2007)

 Trailer Trailer NELLA VALLE DI ELAH

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locandina del film NELLA VALLE DI ELAH

Titolo Originale: IN THE VALLEY OF ELAH

RegiaPaul Haggis

InterpretiTommy Lee Jones, Charlize Theron, James Franco, Susan Sarandon, Jonathan Tucker

Durata: h 2.00
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2007

•  Altri film di Paul Haggis

Trama del film Nella valle di elah

Mike Deerfield, soldato modello d'istanza in Iraq, è dato per disperso. Il padre, veterano in pensione, scopre però che il figlio è tornato negli Stati Uniti in licenza, ed è scomparso la settimana successiva. Con l'aiuto di una detective di polizia, scopre che Mike è morto, il suo corpo bruciato e smembrato e abbandonato nei presso di un campo militare.

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Voto Visitatori:   7,45 / 10 (154 voti)7,45Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Nella valle di elah, 154 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/03/2008 13:55:34
   8 / 10
Il microcosmo di un uomo che cade in pezzi,una vita che giunta quasi al termine del suo cammino vede sciogliersi come neve al sole gli ideali su cui si è sempre basata. Tommy Lee Jones,ex militare in pensione vede sgretolarsi uno ad uno i valori che ha sempre seguito ed in cui ha sempre creduto.Quel mondo militare che ha rispettato in maniera convinta langue sotto una coltre di marciume omertoso,mentre i suoi esponenti principali,i soldati, anziché portare pace e benessere si trasformano in aguzzini privi di morale,inebetiti da droghe di ogni sorta e indottrinati al fine di non aver pietà di nulla e nessuno,sino a non esser più in grado di distinguere le differenze tra bene e male.
Haggis mostra uno spaccato terribile di una famiglia sconvolta per la perdita di un figlio in circostanze misteriose,senza contare il dolore di scoprirlo molto diverso da come lo immaginavano.Il regista con toni sommessi che riescono a raggiungere notevoli vette di commozione nei momenti più intimi,utilizza una narrazione compatta e tesa per dipanare il mistero che aleggia intorno alla morte del ragazzo,gestendo molto bene la tensione.
Ottima la rappresentazione delle ripercussioni che un conflitto lascia nell’ambito societario,andando a colpire chiunque dalla guerra venga anche solo sfiorato.
Il film non è esente da difetti,risulta un po’ didascalico in alcuni punti oltre a presentare un poco di retorica,considerato però il tema trattato era abbastanza inevitabile poter incappare in questi nei che comunque alla luce del valore complessivo del film risultano piuttosto insignificanti.
Bravissimi gli attori,monumentale Tommy Lee Jones,sempre misurato ed al tempo stesso intenso,stupenda maschera di rughe e determinazione.Altrettanto brava la Theron,per l’ennesima volta “costretta” in un ruolo che tralascia il suo lato più sexy facendo emergere comunque doti interpretative che hanno raggiunto ottimi livelli.Straordinaria Susan Sarandon,poche sequenze per lei,ma sicuramente tra le più intense e significative.Piccoli ruoli per Josh Brolin e James Franco.
Haggis si mostra capace di esprimere in maniera lucida e composta le proprie idee,senza cercare per forza di cose un messaggio urlato o l’eccesso,con buona pace di coloro i quali avevano criticato pesantemente il suo film d’esordio (l’ottimo “Crash”).A conferma di ciò si guardi l’ultima sequenza con cui il regista esprime il proprio pensiero senza lasciarsi trasportare dalla rabbia, ma esponendo con molta chiarezza,educazione ed intelligenza lo stato delle cose nell’America attuale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/03/2008 09:09:56
   8 / 10
Secondo lavoro da regista di Paul Haggis che già aveva dimostrato le sue ampie doti con "Crash- contatto fisico" e qui le riconferma.
Hank, uno straordinario Tommy Lee Jones, militare ormai in pensione, cerca disperatamente e tenacemente l'ultimo figlio sopravvissuto e rientrato dopo una spedizione in Iraq. Questo film narra l'angoscia di una famiglia, la voglia di verità e soprattutto la sfiducia in buona parte dei "pezzi grossi" dell'esercito. Il film non è per nulla banale anche se il tema non è nuovo. Oltre al bravo Tommy Lee Jones una menzione particolare spetta anche a Susan Sarandon, che sebbene occupi una parte marginale del film, primeggia in un paio di scene tra le più commoventi di quelle raccontate da Haggis, un prova da grande attrice, come al solito.
Mediocre, invece, Charlize Theron, forse anche a causa di un personaggio non convincente.
Un film da vedere.

popoviasproni  @  15/03/2008 21:05:59
   7 / 10
Buon soggetto per un film tutto nell' espressioni di Lee Jones.
Peccato perchè le tematiche sono ottime e ci sono dei picchi di struggente impatto emotivo ma il ritmo è lento e altalenante, il personaggio della troppo bella detective è inutile e tutti i caratteristi sono troppo confezionati per la storia.
Alla fine un buon finale e bravo Lee Jones salvano un film che un regista di talento ritoccando un po' la sceneggiatura ne avrebbe fatto un gran film.

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  13/03/2008 18:03:09
   8 / 10
Dopo l'esordio col botto per "Crash - Contatto Fisico", lo sceneggiatore Paul Haggis si conferma regista di valore con questo suo secondo e sentito lavoro. I fantasmi della guerra in Iraq si materializzano in una pellicola che si concentra sui retroscena della vita militare, ponendo gli accenti sulla deriva psicologica e umana di coloro che hanno calpestato il campo di battaglia. La narrazione nel suo incedere con toni da giallo-thriller, mette in luce la perdita di coscienza e moralità che coinvolge reduci e istituzioni, ben celata all'opinione pubblica, conseguente alla catastrofe propria dell'atto bellico. Tommy Lee Jones è la maschera perfetta dell'uomo diviso tra il senso militarista e il dolore della perdita di un figlio, mentre Charlize Theron trova finalmente una nuova parte all'altezza dei suoi allori. Niente che non sia già stato narrato ma con un approccio differente e soprattutto con la consapevolezza e l'abilità da grade filmaker.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  10/03/2008 12:14:59
   8 / 10
Il nuovo film di Haggis è un inedito film antimilitarista e di denuncia veramente molto bello.
Inedito perchè non è banale, e non è retorico. Il personaggio ambiguo di Tommy Lee Jones, ex militare , è un personaggio sulla carta veramente complesso. Testardo padre che ha perso un figlio, crede nella logica militare, ma poi deve ricredersi. Non crede nelle versioni ufficiali e fa le indagini per conto suo e scopre l'amara verità: uno schifo senza alcuna logica in cui dei politici criminali hanno cercato di convincere il mondo che qualla in Iraq fosse una guerra giusta.

"Nella valle di Elah" soffre del fatto che il suo regista è più uno sceneggiatore che un regista, e forse se l'avesse diretto Clint Eastwood, il risultato sarebbe stato addirittura migliore.
Eppure il film di Haggis è talmente ben scritto e interpretato che non si dimentica.
D'accordo, è un film molto scritto, e tutto sommato il personaggio della Theron (con la parentesi della donna maltrattata) è piuttosto inutile.

Ma il volto di Tommy Lee Jones- immenso nella parte di Hank- lascia il segno.
Da vedere, davvero un film utile.

tabularasa  @  08/03/2008 19:15:53
   9½ / 10
da un regista da 2 premi oscar(crash-contatto fisico e million dollar baby per la sceneggiatura)l'attesa di vedere il film è stata ampiamente ripagata da un'altro meraviglioso film.un film che sbatte in faccia la ferita sanguinante di una guerra che l'america non vede,o meglio non vuole vedere o far vedere complici anche dei mass media per niente indipendenti.gli attori:la theron ennesima conferma nei ruoli impegnati sebbene qui il protagonista sia in tutto e per tutto t.leejones nella sua prova migliore dove anche con il linguaggio del viso esprime tutta l'anima dell'uomo soldato diventato padre la cui durezza marziale che ne ha caratterizzato la vita viene rimessa in discussione dalla cruda realtà di quello che è successo al figlio.da vedere assolutamente.

anna..bertozzi  @  07/03/2008 21:36:36
   8½ / 10
E' un bellissimo film: un giallo coinvolgente che tratta temi profondi con freddezza e lucidità. L'interpretazione degli attori è magistrale, in particolare mi ha colpita Charlize Theron, che ha dato ulteriore prova delle sue doti d'attrice.
Complimenti al regista, perchè anche se non è al livello di Crash (il che sarebbe anche difficile dato che per me Crash è un vero capolavoro), questo film non delude le aspettative e merita senza dubbio di essere visto. CONSIGLIATISSIMO

KILL 74  @  07/03/2008 08:18:07
   7 / 10
Buon film, grande Tommy Lee Jones...... ma mi aspettavo di piu', comunque godibile e veloce

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  04/03/2008 18:08:04
   8 / 10
Ottimo film, grande Tommy Lee Jones.
Da vedere assolutamente, non aggiungo altro.

§LifegoesoN§  @  04/03/2008 17:50:32
   7 / 10
Davvero un bel film, vale sicuramente la pena di vederlo in riferimento ai temi trattati e all'ottima sceneggiatura.
L'unica pecca è forse che scorre un pochino lento ma ci sta poichè si sofferma molto sui dettagli narrati.
Mi viene da pensare soprattutto a quante storie come questa ci sono in giro ma non se ne parla mai... Peccato.

yutatabuse  @  28/02/2008 19:17:34
   7½ / 10
Buon film, tema molto attuale e non sempre al centro delle attenzioni, e mi è parso anche ben trattato.

Invia una mail all'autore del commento tucciotucci  @  26/02/2008 16:04:19
   7 / 10
carino,un po lento ma ti tiene in tensione fino alla fine.grandissimi attori e trattato bene il tema di come la guerra cambia tutti e sempre in peggio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  25/02/2008 12:01:59
   8½ / 10
Pellicola monumentale di Haggis,passata purtroppo inosservata ma dall'indiscusso valore...il regista americano al secondo film dopo il premiatissimo Crash,decide di dedicarsi agli effetti devastanti del post iraq,per una storia intesa,dolorosa,priva di retorica e soprattutto priva di falsi moralismi.La guerra viene finalmente mostrata nel suo lato peggiore e perverso:la perdita di umanita' e di coscienza,la violenza come unica arma di sopravvivenza,il dolore e il senso di colpa,l'orrore e il difficile reintegro nella societa'...la storia e'tratta da un fatto realmente accaduto e il cast risulta dannatmente perfetto in ogni singolo elemento:grandiosa la prova di Tommy Lee Jones,commovente il cameo di Susan Saradon,intensa e coinvolgente Charlize Theron...sicuramente (in attesa di Retacted) parliamo del miglior film di guerra visto di recente al cinema.Recuperatelo,ne vale la pena.

Zurlistuta  @  23/02/2008 23:26:17
   8½ / 10
Questo è un signor film. Il tema trattato è di un'importanza enorme...come succedeva per i reduci del Vietnam succde ora per quelli dell'iraq.
La guerra trasforma le persone e mai in meglio, e un avolt atornati in Patria si trovano fuori ruolo.
Una grave e importante denuncia sociale.
Credo che ne verranno molti altri di film denuncia come questo!!!

sediuko  @  19/02/2008 23:21:39
   7 / 10
Un sette se lo merita.
Carino senza infamia e senza lodi.

landmitch  @  15/02/2008 04:12:41
   7½ / 10
Gran bel film! Molto realistico

javier91  @  14/02/2008 13:20:20
   7½ / 10
Gran bel film. Molto bravo T.L.Jones.

shock1  @  13/02/2008 17:01:33
   7½ / 10
Bellissimo film, storia toccante e verosimile.
Chi ha fatto il militare sa come possono essere esperienze che modificano radicalmente la psicologia umana. Grande TLJones

Paolo70  @  11/02/2008 17:07:13
   6½ / 10
Film ben fatto con una certa suspence; vengono messe in risalto le cudeltà e gli eccessi che si verificano in guerra (nel particolare in Iraq) e come si rimanga impressionati poi al ritorno in patria di ciò che è avvenuto. Il finale lascia un pò a desiderare.

manera4  @  08/02/2008 13:22:42
   9½ / 10
Tommy Lee Jones , grande, grandissimo nella parte del soldato in pensione alla ricerca del figlio .Splendida la scena nel motel quando si fà la barba.Un vero uomo.

france  @  02/02/2008 12:04:28
   8 / 10
ero convinto sarebbe stata la solita americanata, invece è un film per niente banale, lo consiglio vivamente.
Tommy Lee Jones, Charlize Theron e Susan Sarandon molto molto molto bravi

ilcattivo  @  30/01/2008 00:54:28
   8 / 10
Un duro, sussurrato grido di dolore dall'america per l'america.
Un'america costretta a scorgere i propri mostri. Poveri e disperati.
C'è molto di non detto, forse per arrivare a chi di tutto questo non ne vuol neppure sentir parlare.
Tommy Lee Jones superbo.

HoldenRm  @  26/01/2008 01:41:27
   6½ / 10
Bel film ma non memorabile. Anche se tratto da una storia vera, manca di pathos e forse le cause di certe vicende sarebbe stato meglio esprorle in modo meno asettico.
Tommy Lee Jones davvero molto bravo, come del resto Susan Sarandon. Charlize Theron brava e sempre eclettica.
Bella fotografia e buona musica.

Cuba  @  21/01/2008 21:35:28
   8½ / 10
Da vedere...bel film di denuncia diretto magistralmente e che ti tiene concentrato fino alla fine. Grande prova di Tommy lee Jones...

steda  @  13/01/2008 16:59:07
   9 / 10
un capolavoro...daltronde con un cast del genere non poteva essere da meno; ottima la storia
consigliatissimo...

frapix  @  13/01/2008 02:10:53
   7½ / 10
Visto. Bello. Per la serie "non seguitemi, mi sono perso!".

edo88  @  09/01/2008 00:03:44
   8½ / 10
Ottimo, davvero ottimo.
Si esce dalla sala con un senso di pesantezza addosso, come se si fosse schiacciati dai crudi fatti raccontati.
Ti rimangono in testa alcune immagini ma soprattutto i visi dello strepitoso Tommy Lee Jones, della bella e bravissima Charlize e della solita grande Susan Sarandon.
Meglio di Crash, che mi era sembrato davvero "ruffiano", per intenderci.
Haggis riconferma la regia superiore.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  08/01/2008 18:33:33
   9 / 10
purtroppo è rimasto un pò in sordina, ma è un capolavoro, anche se non di quelli che rimangono impressi nella mente dello spettatore. Lo stile asciutto, scarno, realista, che ricorda un pò lo stile di regia degli ultimi di Eastwood, è probabilmente il protagonista dell'opera. Inquietante e veritiero, disarmante nel mostrarci la semplicità, la quotidianità e la banalità (soprattutto) dell'orrore.
Uno specchio di una larga fetta di America odierna, senza retoriche o lungaggini patinate varie, interpretata da un Tommy Lee Jones superbo.

codino18  @  08/01/2008 15:59:00
   7 / 10
Ero esaltato dalle critiche del film, e quindi sono rimasto leggermente deluso.Forse troppa violenza rispetto a !A history of violence" un passo indietro ma comunque uno dei migliori fil visti in stagione

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/01/2008 16.29.26
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luca2012  @  07/01/2008 17:59:02
   9 / 10
Stupendo, dato che crash l'avevo trovato orrido non me l'aspettavo davvero.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2008 08.00.16
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Gedeone75  @  02/01/2008 23:44:52
   7 / 10
ottimo film , non ai livelli di crush, ma da vedere

non cade mai nel pattico o nel lacrimoso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  30/12/2007 20:17:28
   8 / 10
un gran bel film, realizzato perfettamente e molto profondo ma la storia non mi ha catturato come nel precedente crash.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  29/12/2007 16:52:48
   8 / 10
Spoiler:

Essenziale ed efficace. Centellinando i momenti drammatici che fotografano la disperazione della madre, piuttosto che la tristezza del padre, Haggis evita sapientemente la ricerca della lacrima facile e lascia spazio a quel tipo di denuncia che risulta, a mio avviso, la più penetrante perchè priva, apparentemente, della finzione filmica che allontana dalla realtà una pellicola. Il racconto è quanto mai asciutto; è la cronaca di un fatto drammatico che nella realtà attuale potrebbe investire una qualsiasi famiglia nella stessa situazione. E' per questo che la pellicola arriva in modo forte a chi guarda : raccontando la normalità, esorta lo spettatore a capire che la normalità attuale, in realtà, non è normale affatto.
Per buona parte del film l'aspetto "denuncia" non è eccessivamente accentuato. Nella parte finale, invece, diviene disarmante. La confessione di Penning racchiude in sè il senso di tutto : ragazzi poco più che adolescenti(Davide) che, sovraesposti ad una violenza esagerata e completamente ingiusficata, sbattuti in scenari(Golia) in cui la vita non ha più valore, in cui la privazione della vita altrui non deve necessariamente avere una giustificazione, non riescono più a discernere i concetti elementari di giusto e sbagliato o che, laddove ci riescano, allontanano il peso insostenibile del senso di colpa attraverso eccessi di qualsiasi tipo (droghe e alcol nel caso in specie). Nel raccontare l'uccisione del proprio compagno, Penning ha lo sguardo perso nel vuoto, come stesse raccontando una cosa come un'altra fatta in un giorno come un altro. E' ormai andato tristemente oltre il punto di non ritorno e con lui molti altri e molti altri ancora lo passeranno. Il paese* ha bisogno di aiuto.

Perfette, anch'esse grazie ad una essenzialità tanto diretta quanto funzionale, fotografia(Roger Deakins) ed interpretazioni.

Gentilmente, andate a vederlo; e nel caso non vi ispiri ci andate lo stesso, grazie.

*il mondo intero

maxco  @  28/12/2007 16:17:24
   8 / 10
Ho amato molto questo film. E' un pugno nello stomaco e il finale è straziante... ma bisogna vederlo!

faluggi  @  26/12/2007 21:07:41
   4 / 10
Posso obiettivamente dire che questo film è una palla vera e propria,
noioso all'inverosimile escludendo qualche scena e infarcito di luoghi comuni e americanate, la fotografia è pessima mentre la sceneggiatura sembra scritta da Michele Cucuzza.

BUUU!!

9 risposte al commento
Ultima risposta 16/11/2020 14.30.07
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InSaNITy  @  22/12/2007 22:14:38
   6½ / 10
Non riesco a condividere l'entusiasmo che molti dimostrano, pur trovandolo un buon film, certo. Ma niente di più.
Si passano due ore, tra pesanti cadute di ritmo e parti ben poco scorrevoli, nell'attesa che qualcosa succeda in questo film, che decolli, che cambi, che esca dalla narrazione stantia, ma non accade niente di questo. Apprezzo la sua oggettività e l'assenza di fronzoli e sensazionalismi, ma il risultato complessivo è deludente. Mi aspettavo forse una denuncia più incisiva, un minimo di coinvolgimento, ma la pellicola non parla che di cose ben risapute..che in guerra si impazzisce, che anche un bravo ragazzo può commettere obbrobri. Parla della guerra in generale, non della guerra in Iraq. Solo qualche accenno al fosforo bianco ha destato la mia attenzione, evidentemente mi aspettavo qualcosa di diverso, un film di denuncia più mirato, sarò partita con aspettative sbagliate.
Ciò che trovo oggettivamente criticabile è

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e il finale che pecca della solita, semplicistica, retorica.
Non ho saputo apprezzarlo.

rapture  @  21/12/2007 12:17:57
   8 / 10
Ottimo film di Haggis, affonda la lama nel punto giusto, senza sfociare in inutili e patetiche situazioni sentimentali, al contrario narra con fare distaccato e impassibile, complice l'interpretazione di un grandissimo Tommy Lee Jones. Non è un'invettiva contro gli USA e la guerra in generale (o perlomeno non è questo il fondamentale obiettivo), ma un attacco contro la società del nuovo millennio, la guerra del nuovo millennio, che stravolge le persone, rivolta i principi morali come un guanto, è la nostra situazione attuale e difficilmente si può negare che possa rappresentare anche quella futura.

pinnazza  @  20/12/2007 10:44:01
   6 / 10
Penso sia necessario valutare il film su due piani differenti tra loro.

Da una parte trama, colpi di scena, sceneggiatura, fotografia e sonoro sono abbastanza modesti. Il film spesso annoia un po' troppo e latita per gran parte della sua durata regalando un risvolto finale anch esso modesto.

Dall'altra parte è encomiabile come, senza essere assolutamente fazioso, il regista riesce a trasmettere in modo ottimale la totale dicotomia tra quello che è la guerra e quello che dovrebbe in realtà essere, la dicotomia tra quello che viene inculcato nelle menti dei soldati e quello che poi effettivamente fanno sul campo. Il tutto è condito da frasi volutamente ipocrite, retoriche e poco credibili, contrapposte a una serie di accadimenti che viaggiano completamente su binari opposti rispetto a quanto sventolato...

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2007 22.15.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/12/2007 09:24:19
   8 / 10
Haggis sorprende ancora e si migliora!qui ci regala forse il film piu bello e coraggioso dell'anno!
scommetterei la sua presenza alla notte degli oscar e sicuramente su una di quella poltrone ci sarà Tommy lee Jones che ci regala un interpretazione con i fiocchi impersonando un personaggio splendido che in ogni ruga del suo viso mostra i suoi sentimenti...sentimenti di contrasto tra quello che pensa lui della guerra e su quello che la guerra è veramente!
l'unica cosa che posso dire contro è che forse il ritmo non è sempre altissimo...
ottimo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento mimmot  @  17/12/2007 18:11:25
   8½ / 10
Concordo con Pasionaria: nettamente superiore a Crash come tematica, anche se un po' didascalico nella struttura narrativa, Nella valle di Elah è un film dichiaratamente antimilitarista anche se fuori dagli schemi dei film del genere, in cui i buoni stanno tutti da una parte e i cattivi dall'altra.
Quì i buoni (un pugno di antieroi mandati nella macelleria irachena) torturano, uccidono innocenti, bevono, si drogano, vanno a *******, nondimeno sono tanti "Davide" che si battono contro tanti "Golia", nella valle di Elah; ma il re che li ha mandati alla guerra, stavolta, è un re corrotto e stolto.
Un re che ha fatto loro il lavaggio del cervello ("sono stato in Iraq a portare la democrazia", dice uno dei reduci) prima della partenza per il fronte e poi li ha abbandonati alla deriva al ritorno in patria.
Ma Nella valle di Elah è anche il film su ciò che pensa dell'America di Bush, Paul Haggis, ed è come scoprire tutto il marciume del mondo, come scoprire l'inganno che si cela dietro le parole "civilizzazione", "democrazia".
E' come scoprire la disillusione, la rabbia e la solitudine che traspaiono da ogni ruga del volto scolpito di Tommy Lee Jones, vecchio militare in congedo, che matura una coscienza critica quando scopre la realtà sconosciuta di un figlio che non ha conosciuto, quando scopre il mostro cui il sistema ha ridotto il suo ragazzo.
Disinganno, solitudine e rabbia che sono, se possibile, più forti dello stesso impassibile dolore che lo attanaglia quando apprende come e perchè è stato uciso suo figlio, e di cui, forse si libera quando, nell'ultima, emblematica inquadratura, esponendo la logora bandiera roveschiata, lancia un grido di allarme all'intera, disorientata, nazione americana e ai suoi accondiscendenti alleati.
Straordianaria Susan Sarandon nel breve ma intenso ruolo dolente della madre del giovane marine, rimasta a casa quasi senza più lacrime, dopo aver visto i due figli immolati all'insensatezza militarista.
Brava anche una irriconoscibile Charlize Theron, nel ruolo della detective, vittima del mobbing da parte dei colleghi maschi, che affianca l'uomo nella sua dolorosa indagine, dapprima piuttosto riluttante , poi dolorosamnete sempre più coinvolta, forse per riscattare il rimorso di non aver aiutato una donna vittima delle violenze del marito.

Bellissimo e "necessario"

exdinu  @  16/12/2007 19:05:06
   6½ / 10
Finalmente un ruolo di "NON BUONO FRA I DURI e CATTIVI" di T. Lee Jones, (anche se non convincente del tutto), bene la Sarandon, benino la C. Theron (chissa perchè sempre più spesso il cinema americano mette belle attrici (e non sempre brave) in ruoli magari più adatti a brutte/brutti - ma brave/bravi - attrici/attori!!!)
Il cinema post vietnam sapeva suscitare più motivi di dibattito che non l'irak (forse percè l'irak è tutt'ora in corso! o forse ancora perchè qualche anno fa la tele delle veline era meno invadente ...). Ma nel riferimento di David e Golia, chi rappresenta il DAVID? l'individuo? l'ideae? io mica l'ho saputo interpretare!!!

ozrecsehc  @  14/12/2007 13:15:34
   7 / 10
buono il messaggio, forse non troppo chiaro

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  14/12/2007 12:49:27
   8 / 10
Preferibile senza alcun dubbio a “Crash”, in questo suo ultimo lungometraggio Haggis abbandona del tutto la consueta retorica che immancabilmente pervade film di denuncia sulla guerra, per mostrarci con assoluto disincanto l’orrore che si cela nella quotidianità di uno Stato in guerra, l’ insensata guerra in Irak, spettro non più così impalpabile nell’America di oggi.
La vicenda si snoda attraverso la profonda analisi psicologica dei personaggi, che il regista sa tratteggiare con sensibile precisione, anche attraverso la fotografia sbiadita della provincia americana completamente disorientata dal vuoto lasciato dagli antichi granitici valori di patria, dio e famiglia.

Commovente e meravigliosa la performance di Tommy Lee Jones, che spero gli varrà l’oscar, non minore la breve ma intensa interpretazione della magnifica Sarandon: il suo sguardo incredulo e furioso di madre devastata è la perfetta trasposizione del sinestesico ”urlo nero” di Quasimodo.

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Ultima risposta 18/12/2007 12.12.25
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Da&Le'  @  13/12/2007 21:27:04
   6 / 10
Discreto film, anche se da Lee mi aspettavo di meglio.

Il film si prefigge di mostrare quello che i giornali e la Mediasex non dicono, ovvero che i soldati in iraq, aldilà di tutta la propaganda a cui vengono sottoposti, semplicemente sbroccano e diventano peggio degli animali, non parlano mica degli stupri che fanno e della violenza arbitraria sui civili, ma al governo non gliene frega nulla, basta che ammazzino.

Quello che mi chiedo quando vedo film così è: nella storia dell'uomo ogni popolo invaso e derubato dei propri beni si ribella e cerca di scacciare l'invasore ed è un eroe ecc ecc. l'abbiamo fatto anche noi. Possibilie che i Medio Orientali sono gli unici che si sentono dire che sono Terroristi se rispondono alle bombe? Sarà xchè tutti vogliono il petrolio e nessuno se ne va prima di aver stabilito un loro governo filo-occidentale?

clark kent 83mm  @  13/12/2007 12:48:21
   6½ / 10
film carino anche se non ho capito.....

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Ultima risposta 13/12/2007 20.03.59
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johncrew  @  13/12/2007 09:29:55
   8 / 10
Bel film carico di emozioni, secondo me l'intento è quello di far capire cos'è realmente la guerra a chi per fortuna sua non l'ha mai vissuta, certe cose si sanno ma troppo spesso si passa oltre e non ci si sofferma a pensare...

forzalube  @  12/12/2007 01:16:46
   8 / 10
Certamente inferiore a più illustri predecessori (Full metal jacket, Dottor Stranamore..., ecc...), ma trattasi comunque di un ottimo film che dimostra l'assurdità e l'inutilità della guera nonché quanto essa sia capace di tirare fuori il peggio dalle persone.
Grande cast.
Per Paul Haggis senz'altro un passo avanti rispetto al sopravvalutato "Crash".

seifier  @  11/12/2007 19:54:23
   8 / 10
Bellissima fotografia su quello ke sta passando in questo periodo l'america interpretata splenditamente da un t.l. Jones straordinario.
Film mai banale e per ulla noioso anche se carico di insegnamenti

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  10/12/2007 23:54:05
   7 / 10
Dopo il premio Oscar Crash mi aspettavo qualcosa di piu da Paul Haggis,anche se alla fine non mi è dispiaciuto dispiaciuto.

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suzuki71  @  10/12/2007 13:49:24
   5½ / 10
Dopo un magnifico Crash, il regista si cimenta in una americanissima accusa alla guerra in Irak in un film che, per almeno tre\quarti, stenta ad appassionare e annoia per la sequenza di luoghi comuni e situazioni banali, pur ammettendo l'efficacia di un accusa "implicita" della barbarie della guerra. Ottime motivazioni, resa mediocre, attori giusti ma scarsa sceneggiatura, fotografia quasi inesistente. Finale in crescendo ma troppo poco davvero.

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debaser  @  10/12/2007 12:34:14
   6 / 10
Francamente dopo tutte le recensioni positive sono rimasto molto deluso da questo film. Pur di dimostrare la sua tesi (ovvero l' inutilita' della guerra in Irak) il film giunge ad una conclusione assurda ed inverosimile. L'orrore della morte (e della guerra) giunge allo spettatore in maniera cosi' spudorata e manipolata che finisce per diventare quasi grottesca. Il dolore dei genitori sembra finto e l'indifferenza di tutti i protagonisti irreale ed artificiale.Buona la recitazione di Tommy Lee Jones e un iflino sotto il par quella di Charlise Theron. Indecifrabile il ruolo della Sarandon poco credibile nel ruolo di una mamma disoerata. Appena sufficiente.

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Delfina  @  10/12/2007 12:21:26
   5½ / 10
Un film confuso e disorientante.
Mette in primo piano senza veli l'orrore di una sala d'autopsia (così vediamo com'è il cadavere di un morto impiccato, oppure come sono i poveri resti carbonizzati di un corpo) e soprattutto l'orrore del nuovo nazismo delle truppe americane in Iraq:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Un nuovo nazismo che emerge in mille dettagli, in punti di vista che non si capisce quanto siano paradossali oppure reali

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, fanatismo sadico dell'omicidio nascosto dietro i 32 dentoni del tipico sorriso smagliante del marine americano, capace di mentire come un bambino, con la stessa ignorante crudeltà inconsapevole.

Questo film vuole trasmetterci un messaggio sulla mostruosità dell'umanità, oppure, ben più grave, innalzare la malconcia bandiera americana nonostante tutto, come un ideale nostalgico ancora valido sebbene corrotto?

Interrogativo pesante, tanto più che il film si conclude con un'esaltazione della parabola biblica di Davide contro Golia, presa molto sul serio (anche se con qualche esitazione), con tutti i relativi annessi e connessi impliciti per la geopolitica dell'area...

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shiatsuka  @  10/12/2007 12:11:28
   8 / 10
Davvero bello, anche se molto duro. Ottima recitazione. Originale anche la trama. Ne viene fuori una critica feroce sulla società americana e per chi crede ancora che l'America sia andata in Irak per esportare democrazia...

Invia una mail all'autore del commento Freiheit  @  09/12/2007 22:56:30
   8 / 10
Bellissimo davvero.. non c'è niente da dire.. Per me è stato "indovinato" tutto in questo film..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  09/12/2007 20:08:22
   7 / 10
Paul Haggis si conferma in positivo dopo Crash;la sceneggiatura latita un pochino in alcuni punti,ma nel complesso la pellicola è ben fatta e mette in luce tutta la follia della guerra e dell'amministyrazione bush che la propina. La scena conclusiva vale tutto il prezzo del biglietto!

Gruppo COLLABORATORI paul  @  09/12/2007 17:52:06
   6 / 10
Davvero un film di difficile valutazione per me. Ha il grande merito di evidenziare con "leggerezza" la follia della guerra in generale e di quella in Iraq nello specifico. Forse un altro mattoncino che potrebbe aprire ulteriormente gli occhi a chi ancora pensa alle bugie di Bush come a verità. E, altro grande merito, un film dove tutti ci sentiamo vittime e carnefici: tutti colpevoli insomma alla fine. Al di là dei problemi sociali, la follia dell'uccidere è più una colpa dei giorni nostri, epoca in cui si è perso completamente il senso della morte, e di conseguenza della vita.
Di contro l'interpretazione dei personaggi di contorno mi ha convinto poco. La reazione della Sarandon non è da madre ferita, o meglio diciamo, uccisa dalla disgrazia, e la Theron seppur bravina non dimostra sempre quella sensibilità che bisognerebbe avere verso un padre anch'egli ucciso da una doppia disgrazia (la morte del figlio e il suo comportamento che inganna un'esemplarità mai creduta da nessuna da parte dell'esercito e dei soldati in Medio Oriente).
Straordinario invece Jones. In sostanza un film coraggioso ma non sempre bello, ma nonostante tutto da vedere.

Sestri Potente  @  09/12/2007 10:23:29
   8½ / 10
Visto ieri sera: davvero un film magnifico! In poche parole, evidenzia la follia della guerra attraverso un indagine drammatica e coinvolgente. La psicologia dei personaggi è curata in ogni minimo dettaglio, e questo per me è un valore aggiunto ad una storia già bella di per sé. Bravissimi tutti gli attori, praticamente perfetti nei loro ruoli.

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norah  @  07/12/2007 20:24:24
   7½ / 10
Sceneggiatura granitica al servizio di una critica sull'ideologia militare e sul patriottismo cieco.
Il film si distingue per l'intelligenza con la quale riesce ad intrecciare una tragedia individuale con la grande Storia.
Paul Haggis mira all'essenziale,cancellando ogni orpello.
Interpretazioni memorabili, a cominciare dalle impeccabili Susan Sarandon e Charlize Theron,ma la menzione speciale va al volto impassibile di Tommy Lee Jones,che collima perfettamente con l'idea dell'anziano soldato avvezzo a dissimulare le emozioni,costi quel che costi(L'Oscar é suo).
"Ma che cosa abbiamo combinato?Mandando i nostri figli in guerra li abbiamo trasformati in bestie feroci:coloro che dovevano portare la democrazia."In sostanza,la domanda che che Haggis si pone (e ci pone) in questo film dall'alone sobrio e struggente.

castelvetro  @  07/12/2007 20:03:46
   7 / 10
Non è il mio genere, ma riconosco
sia fatto parecchio bene...

Mi sono addormentato a metà, ma
non perchè fosse noioso, ma piuttosto lento...

Una lentezza cmq giustificata dal luogo
mezzo deserto dove non accade mai nulla
di insolito...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/12/2007 17:35:51
   8 / 10
L'America sta lentamente (ri)scoprendo gli incubi che si credevano sepolti per sempre. Il dolore sordo, ma reso con enorme intensità e bravura da Tommy Lee Jones, è quello di un individuo a cui vengono smantellate certezze e valori a cui aveva sempre creduto. In Iraq non ci sono eroi, nè tantomeno cause nobili o giuste da difendere e esportare. Rimane solo l'assuefazione al dolore e all'orrore quotidiano di una guerra, le cui conseguenze individuali saranno pagate al ritorno in patria. Girato in maniera sobria da Haggis con uno stile molto vicino ad Eastwood, il film offre numerosi spunti di riflessione su un'America che sta perdendo di nuovo, analogamente al Vietnam, la sua "innocenza".

dedalo1267  @  07/12/2007 13:04:18
   7½ / 10
Maledetta tecnologia.
Nel momento in cui la guerra si dovrebbe fare più asettica e "civile", con bombardamenti mirati, missili intelligenti e quant'altro, quella stessa tecnologia ci da un pugno nello stomaco e si riprende tutto con gli interessi, facendoci vedere una realtà di solito immaginata.
Con uno stile minimalista, il film descrive la progressiva scoperta, di come la violenza di un conflitto sia difficile da circoscrivere e alla fine si impadronisca delle persone che lo vivono.
Particolarmente apprezzabile Lee Jones nella parte del padre militare fino al midollo e dei compagni del figlio.
Nel complesso un film da vedere.

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Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia  @  04/12/2007 18:38:46
   8 / 10
L'ORRORE E L'INUTILITA' della guerra o perlomeno un altra ulteriore faccia del medesimo orrore e inutilità, vista da un'ottica diversa: i soldati ed è indifferente di quale nazione siano è comunque orrore allo stato puro e purtroppo ahime ci si abitua a tutto e questo film lo rende pienamente; ottimi gli attori brilla su tutti Charlize Theron bravissima e mai sopra le righe un plauso come sempre a quella faccia pseudo-monocorde di Tommy Lee Jones ma capace di trasmettere emozioni forti come un pugno allo stomaco;
Anche la fotografia ha lo stesso effetto fredda e grigia;
La metafora di Davide e Golia mai così appropriata.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  04/12/2007 16:44:13
   8½ / 10
La valle, quella di Elah, esprime la metafora dalla quale emerge il senso dell'opera: una valle colma del sacrificio della ragione e dell'eroismo sconfitto. Una richiesta di aiuto silenziosa e amareggiata.
Il film induce a riflettere sugli effetti della guerra: riflessione priva, tuttavia, del carattere della denuncia; è un'opera che fa sorgere tante domande ma che non pretende di dare risposte.
La guerra descritta dal regista distrugge l'equilibrio psicologico di una intera generazione che, per "resistere" all'orrore vissuto, si nasconde nella depressione, nella violenza e nella droga; una distruzione morale che avviene sotto gli occhi delle famiglie.
Nonostante la guerra, con i suoi mostri e le sue vittime, sia decritta in rari momenti nel film, la sua ombra è presente dall'inizio alla fine; ed è una guerra raccontata senza sentimentalismi, grazie alla magnifica interpretazione e alla impressionante forza espressiva di Tommy Lee Jones.
Il messaggio di Haggis è chiaro: la guerra non solo distrugge i luoghi dove cadono gli ordigni, consuma anche le società più lontane, quelle che non riescono a percepire l'esplosione delle bombe.

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giumig  @  04/12/2007 10:28:50
   8½ / 10
un film spiazzante, emozionante e dolorosamente realista. Un'accusa velata alla politica americana e alle guerre in genere, il tutto fatto attraverso una storia che seppur e interesse pubblico, diventa un'affare di famiglia, ultima speranza in un mondo corrotto. Al di la dei contorni politici anche la parte puramente thriller è adrenalinica e ottimamente realizzata. Da brividi o ultima scena

Derek J  @  03/12/2007 21:50:03
   9 / 10
filmduro quanto emozionante,molto in entrambi gli aggettivi.
Haggis,Oscar x "Crash",issa la bandiera degli States, ma al contrario.
troviamo il dolore di un'assurda guerra in cui ti illudi di avercela fatta a sopravvivere,ma è una guerra che ti rende + disumano di qualsiasi altra guerra in cui 'nemico' è anche il compagno di 'compagnia'. è una guerra che arruola ragazzi e restituisce bestie con l'orrore impresso,salvato in scatti,su un cell.. è la storia moderna della leggenda di Davide e Golia,la storia di un figlio,il minore,l'unico sopravvissuto,infatti il maggiore fu abbattuto in elicottero,sì il giovane è sopravvissuto all'inferno dell'Iraq,è ritornatoma ma in una serata di libera uscita nella base Americana sparisce.viene ritrovato fatto a pezzi,barbaramente e poi bruciato.suo padre vuole sapere dov'è finito il figlio,,quindi chi è stato la bestia a ridurlo peggio di quello che avrebbe potuto fargli l'inferno iracheno.. l'unica disposta ad aiutarlo è una detective di provincia.e quel padre che pensa al bravo ragazzo arruolato scoprirà come questa guerra ha ridotto bestie,anche il figlio:c'è traffico di droga,alcool,locali x soldati da troppo tempo senza una donna,una parola di troppo,un apprezzamento volgare verso la spogliarellista di turno,droga,alcool e

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film IMPERDIBILE!
ila

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  02/12/2007 23:24:28
   8 / 10
Fino a che gli Stati Uniti saranno i “padroni del mondo”, i loro problemi morali, politici, le loro inquietudini ideologiche saranno uno dei temi più seguiti nel cinema mondiale. Haggis, canadese, riesce a rendere bene l’attuale dilemma che attanaglia l’opinione pubblica americana; cioè il timore di avere perso i propri valori fondanti proprio nel momento in cui li si voleva esportare. Lo fa impiegando al meglio le tecniche tradizionali del cinema americano: trama lineare, coinvolgente, che si dipana con colpi di scena; caratteri forti, esemplari, in contrasto fra di loro, che si fronteggiano ma che intimamente si apprezzano e che arrivano a una specie di sintesi; denuncia delle storture ma fiducia in un possibile raddrizzamento grazie alla tenacia e all’animo nobile e sentimentale di pochi idealisti; punto fermo nell’unità di tutti simboleggiato dalla bandiera.
Lo spettatore viene quindi fatto entrare nell’animo dei protagonisti/eroi, viene spinto a capirne l’ideologia e a partecipare ai loro travagli. Uno, l’anziano Hank, vede piano piano smentite nei fatti le sue idee “repubblicane” su patriottismo e forza: non hanno prodotto soldati/messaggeri rispettosi degli altri e orgogliosi di esportare valori nobili e umani; ne sono venuti fuori dei sadici sanguinari, delle belve disumane e perverse, ubriacate dal potere e dal loro senso di superiorità. Per Hank è una specie di “crash” psicologico, che però non gli fa perdere le speranze, l’America può ancora ravvedersi, con umiltà ce la può ancora fare.
L’altro protagonista è l’ispettrice Emily, l’idealista “democratica”, sensibile e coscienziosa, piena di nobili sentimenti, ma mancante della forza, della tenacia e della scaltrezza di Hank. In compenso è più umana e più compresiva della psiche degli altri. E’ lei che alla fine riesce a intuire l’orribile verità dietro qualunque apparenza. Finché c’è gente come lei, gli Stati Uniti si possono salvare dalla loro inerzia burocratica e dalla pigrizia mentale. Hank e Emily riescono a imparare qualcosa l’uno dall’altra e permettono di indicare una via di mezzo da potere mostrare come via d’uscita allo spettatore: una speranza che rimedi agli orrori e alle brutture mostrate.
Il carattere che mi ha colpito di più, quello più vero e umano, è Joan, la madre, interpretato superbamente da Susan Sarandon. Sono stati il suo pianto, il suo sguardo inceneritore in occasione delle condoglianze che mi hanno colpito e commosso. Proprio perché non si è voluto fare di lei un carattere esemplare o rappresentativo, lo ha preservato puro e intenso. Il dolore vero, quello più profondo e sentito è certamente il suo e lei non dà alcuna risposta o soddisfazione allo spettatore.
Uscendo dal cinema mi sono chiesto quando finalmente si smetterà di fare film su sempre nuove guerre. Non è bastato il Vietnam, ci voleva anche l’Iraq?

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Ultima risposta 03/12/2007 19.34.14
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nextam  @  02/12/2007 22:38:33
   9 / 10
la fine del sogno americano, una bandiera a testa in giu'.
"non dovrebbero mandare gli eroi a combattere queste guerre" dice il soldato. ha ragione: non siamo nella valle di Elah: Davide non sconfiggera' Golia. il mostro lo travolgera'. il mostro che e' in lui.

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  02/12/2007 14:39:45
   8 / 10
Come la guerra abbia cambiato la nuova generazione di soldati Americani.
Una guerra che non sono portati a fare, una guerra diversa dallo sbarco in Normandia, una guerra dove sono liberi di "avere il potere su ogni cosa, liberi di sfondare una porta,entrare, sparare,uccidere", una geurra che, almeno su questo gli Italiani hanno qualcosa da insegnargli.
Una guerra che ha reso i soldati più bestie che uomini, arrivando ad uccidere per futilissimi motivi anche a casa loro.
"Questi soldati non hanno ucciso mio figlio, non si uccide uno, che fino a poco tempo prima ha combattuto in guerra al tuo fianco ,per futili motivi"
Un tempo forse, ma non più ora.
Il film è lento, ma ottimamente recitato e diretto.
Ve lo consiglio nonostante alcune forzature ed esagerazioni (mi rifiuto di credere che tutti i soldati siano cosi).

Il finale poi, stupendo.

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  02/12/2007 12:49:18
   9 / 10
Parabola di un uomo e della propria guerra privata.
L'amore per la patria, non contraccambiato; l'amore per un ideale che non sapevi marcio, ed in nome del quale hai immolato due figli; l'amore per tuo figlio, devastato prima psicologicamente e poi fisicamente, sia nella realtà che nei ricordi di un padre che si accorge troppo tardi non averlo mai conosciuto.
L'amore nella sua più alta forma di espressione, quello che si accorge della propria forza solo quand'è tradito.
Mike Haggis merita di essere seguito, e la sua Valle di Elah necessita di essere attraversata, con la consapevozza che, probabilmente, Golia non lo sconfiggeremo mai.

7 risposte al commento
Ultima risposta 02/12/2007 23.39.18
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fraza77  @  02/12/2007 03:42:32
   8½ / 10
Bello e a tratti anche sconvolgente... sono andato al cinema solo dopo aver letto i commenti sul film in questo forum e devo dire che sono perfettamente in linea con gli altri giudizi. Pertanto confermo e rafforzo l'attuale media: 8,50 se lo merita tutto!!!
P.S. Tommy Lee GRANDIOSO!!!

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  29/11/2007 19:57:05
   8 / 10
Nella Valle di Elah Davide il ragazzino vince su Golia il gigante ma non tutti riescono a sfidare con successo le proprie paure e succede che il mostro ti travolge. "Volere è potere" è un'illusione pericolosa.
Attraverso il dramma di un padre alla ricerca del figlio scomparso Haggin racconta "piccole storie" di crudeltà e pregiudizio, di grida d'aiuto cadute nel vuoto, punta il dito su una società egoista che non è più in grado di ascoltare, non ha sentore del dramma che si stà per compiere rimanendo chiusa nei propri egoismi, nelle proprie convinzioni. Mostra l'orrore della Guerra (anche le mille guerre quotidiane) attraverso lo sgretolamento non di palazzi ma dell'anima.

Invia una mail all'autore del commento mau2metri  @  29/11/2007 12:30:02
   10 / 10
Sarà che da tanto non andavo a vedere un film in un piccolo cinema di quartiere, sarà stata la serata speciale o il fatto che c'era un cast eccezionale, non lo so...sta di fatto che questo film ha lasciato qualcosa a tanti, ha stimolato le menti in sala, ha fatto parlare gli spettatori; e non è questo lo scopo dell'arte? Grande Tommy Lee Jones e Charlize Theron e stupendo il rapporto umano e professionale tra loro, diversissimi ma per molti versi simili. La Sarandon in cinque minuti riesce ad arrivare a tutti...insomma da vedere!!!
Avrei dato nove a dir la verità, ma non si può permettere che un film come Ratatouille sia al primo posto con quel voto (anche se l'ho visto e mi è piaciuto).

Gruppo REDAZIONE maremare  @  13/09/2007 20:43:58
   9 / 10
Dopo il sopravvalutato e pluripremiato 'Crash', Haggis inverte l'operazione stilistica, concentrandosi su una storia minimale (un padre alla ricerca del figlio scomparso) con toni sommessi.
L'impatto emotivo che ne ricava è altissimo.
Da un dramma familiare egli squarcia il sociale e attraverso gli orrori della guerra in Iraq, parla degli orrori di tutte le guerre, del loro rendere gli uomini delle belve feroci, attraverso la lenta corruzione della loro anima.
Il tutto raccontato senza mostrare una goccia di sangue, una scena di violenza, ma con tono dolente e disincantato, attraverso gli occhi dello strepitoso Lee Jones e della sempre più brava Theron.
Non si creda io stia parlando di un film intimista, il ritmo è serrato e la ricerca da parte di un padre disperato del figlio scomparso prima e delle cause di quella scomparsa poi, viene raccontato con i tempi del thriller d'autore.
Un film di grande classe che tiene incollato per due ore lo spettatore allo schermo e che riserva una scena finale difficilmente cancellabile dalla memoria dello spettatore e degli americani coscienziosi.

6 risposte al commento
Ultima risposta 02/12/2007 22.29.51
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/09/2007 23:10:14
   8 / 10
Un film a modo suo importante per quello che dice e per il talento del regista di giocare di sottrazione, innescando una parabola che rispetta i parametri della crisi e della difficoltà che attraversa l'America di oggi.
Rispetto alla ferocia visiva di De Palma, paradossalmente questo film riesce a innescare un processo ancora più vetriolico e polemico.
Mi resta soltanto il dubbio se tutto ciò sia frutto del caso o un modo come un altro per cavalcare l'onda del disagio vigente: certe immagini sono troppo perfette e "scomode" per non provocare almeno qualche perplessità.
Ma è stato uno dei migliori film in Concorso a Venezia, e la performance di Tommy Lee Jones è strepitosa (ignobilmente la Coppa Volpi, sempre a Ve, è andata a Brad Pitt).
Un film acuto e profondamente riflessivo (da antologia una foto, un'immagine che vale più di tanti reportage) che cita "Missing" di Gavras ma finisce per inseguire l'antimilitarismo vigoroso del sottovalutato "Giardini di pietra" di Coppola.
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