Nico è un poliziotto di Chicago di origine italiana. In coppia con una collega parte in quarta contro la malavita organizzata, specialmente quando si trova coinvolto in un'operazione segreta di dimensione internazionale contro un gruppo di trafficanti di droga protetti dalla Cia. La sua esperienza in Vietnam gli fa capire molte cose, ma i suoi superiori stanno per togliergli l'inchiesta.
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Una vera americanata prevedibile e senza neanche farti esaltare nelle scene di combattimento. Lo vedevo insieme a mio padre da piccolo chissà quante volte quindi il voto che do è puramente diciamo "affettivo". I film di Steven Segal sono tutti di bassa lega,salvo solo Machete e Ferite Mortali.
Uno dei tanti filmetti d'azione con il solito Seagal. Inutile dire che rappresenta la fiera delle banalità e del già visto. Solo per ragazzini esaltati.
C'è tutto Seagal in questa sua prima apparizione cinematografica, per molti versi Nico è Steven e Steven è Nico, coaudiuvato da alcune presenze sceniche femminili come la Grier e la Stone il filmetto risulta guardabile a patto di andare oltre la semplice morale e la banalizzazione della trama. Io lo trovo tra i meno divertenti di Seagal che si pone quasi qualche aspettativa di film di riflessione, totalmente fuori luogo, le scene d'azione sono abbastanza ripetitive e quelle a funzionare davvero sono quelle di aikido a mani nude. Per i soli amanti di queste tipologie di film e per i nostalgici dei " Trashoni" polizieschi anni 80-90.
Può andare come action-movie, a patto di dimenticare eventuali finezze psicologiche o profondità empatiche che non esistono in questo genere di film... Seagal ha la maschera giusta per il film giusto, sulla stessa scia di Norris e Stallone ("Cobra") per i soliti personaggi di poliziotti stereotipati e in*****si che, almeno negli anni Settanta, avevano un loro senso etico (v. Popeye-Gene Hackman). Naturalmente i clichè si sprecano, fino al parossismo, fino al parodistico, e alla parodia delle parodie: divertente, se non si prende mai sul serio