non aprite quella porta (1974)

Non aprite quella porta è un classico che ha dato vita al genere “slasher”. Io ho infinito rispetto per questo film, perché è un film che il regista Tobe Hooper ha dovuto lottare per realizzare sotto il cocente sole del Texas con un budget irrisorio (sembra 140.000 dollari), ma il risultato poteva essere migliore. Quel che amo di questo film è l’impatto psicologico del film: il regista fa’ saltare i nostri nervi con immagini e suoni che non lasciano indifferenti..l’uso superbo del sonoro (in alternanza ad una colonna sonora musicale) da’ l’illusione di essere veramente in una casa dove si sta svolgendo questa mattanza… il film intero è realmente claustrofobico, con la macchina da presa che cattura primi piani eccellenti degli sguardi delle vittime ritagliando immagini casuali ed angoscianti nel mezzo di una scena. Quello che non mi piace è il modo in cui il plot viene sviluppato: mi sembra eccessivamente semplicistico. I personaggi vengono uccisi troppo rapidamente nel film, e tutto succede troppo in fretta. L’ultima mezz’ora del film è un susseguirsi di urla no-stop della superstite. Alcune scene sono troppo scure e non si riesce a vedere quello che succede, scelta sicuramente intenzionale, ma a mio avviso il risultato è controproducente. In definitiva un grande film, sicuramente da vedere, ma non un capolavoro.