La caduta del fascismo e la lotta di liberazione attraverso le vicende di due amici, Alfredo e Olmo, che si trovano spesso su due opposti fronti, senza mai dimenticare il legame della solidarietà.
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Al di la della storia, della recitazione, ecc... mi ha colpito tantissimo per la fotografia (Storaro). Ci sono molte scene che sono dei quadri ancora più (giusto parlare di film come "affresco" del novecento), hanno una luce particolarissima. Bellissima, appunto per la luce, la scena in interno, quando Olmo da piccolo sale sul tavolo e va verso suo padre, che gli ricorda che sarà sempre un paesano. Il film (atto 1 e 2) credo vada visto in 2 o tre volte, a pezzi. Perchè c'è veramente tanto dentro a livello di immagini. Stupendi i vecchi che sono stati reclutati come attori, formano spesso dei siparietti gustosi. Molti i piani sequenza nel film, fatti bene. La storia? ... alla fine non è quella la cosa che più mi ha colpito.