La caduta del fascismo e la lotta di liberazione attraverso le vicende di due amici, Alfredo e Olmo, che si trovano spesso su due opposti fronti, senza mai dimenticare il legame della solidarietà.
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Con chi cerca di sminuire questo capolavoro, perché "militante" o di parte, m'in*****. Tra lo spaccato realistico e l'epopea epica, il film sorprende per uno straripante dosaggio d'ingredienti, toni e situazioni compreso un sovra caricamento di grottesco per quanto riguarda i personaggi della storia fascisti (che non stona, anzi) , lungo il corso del secolo evocato dal titolo. I dettagli di vita contadina si caricano di grande fascino e suggestione per celebrare la memoria di un mondo oramai quasi perduto (ma vivo per chi ricorda) a cui Bertolucci non risparmia asperità e crudezza. Così come non lesina su quei elementi scandalistici (una sessualità orgogliosa e esibita) che hanno fatto la fortuna (in termini di chiacchericcio da rotocalchi) in termini mediatici dei suoi film. Grandioso dall'inizio alla fine, con picchi di commozione, coinvolgimento e lirismo.