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Da un romanzo australiano di pura finzione, il film che rese subito celebre il regista Peter Weir. A tutt'oggi ancora giustamente considerato fra i suoi migliori lavori. E' la storia della scomparsa di tre giovani collegiali sulle pendici della collina di Hanging Rock, un mistero inspiegabile e irrisolto attorno al quale Weir filosefeggia dando ampio respiro all'ambiguo e incompiuto rapporto fra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. La splendida fotografia e l'ottima colonna sonora accrescono il senso di smarrimento dello spettatore di fronte alla diversità delle protagoniste; creature che sembrano aver maturato una coscienza che le pone come elemento integrante della natura al punto da venir ingoiate da essa. E in questo incedere incerto e affascinante, si assiste alle vane ricerche della piccola comunità, che nonostante disponga di instancabili risorse, è metaforicamnte tagliata fuori, come chi guarda, da un mondo per il quale non ha più rispetto. L'istituttrice Miss Appleyard, dovrà fare i conti, drammaticamente, con il suo maniacale attaccamento ai beni materiali.
QUESTO FILM MI HA SORPRESO. NON ME LO ASPETTAVO COSI' INTENSO E PROFONDO. UN FILM SULLE INSPLICABILI E MISTERIOSE FORZE DELLA NATURA E DELL'ANIMO UMANO, CHE SI INCONTRANO E SI FONDONO QUANDO TROVANO UN PUNTO DI CONTATTO. MIRANDA, DUE SUE COMPAGNE E LA SUA INSEGNANTE SI PERDONO NEI MEANDRI DELL'IMPONENTE HANGING ROCK E NON VENGONO PIU' RITROVATE. HANGING ROCK SI PRESENTA COME UNA SORTA DI ROCCAFORTE DELLA "NATURA" INACCESSIBILE AGLI UOMINI, AD ECCEZIONE DI COLORO CHE HANNO UN ANIMO SENSIBILE CAPACE DI PENETRARE L'INTIMA RAGIONE DELLA NATURA? MENTRE GLI ALTRI, INCAPACI DI CIO', POSSONO SOLTANTO FARSI DOMINARE DA QUALCOSA DI IMMENSAMENTE PIU' GRANDE E ININITELLEGIBILE? E' UNA DELLE TANTE CHIAVI DI LETTURA CUI SI PRESTA QUESTO FILM, IL QUALE SI CONFIGURA PIU' COMPLESSO DI QUANTO POTESSI IMMAGINARE.
Opera ricca di misticismo diretta da Peter Weir nel suo “periodo australiano”. Tratto da un reale fatto di cronaca, il racconto è pervaso da un’aurea mistica fortemente simbolica, dove tutto sembra attratto da una forza oscura portatrice di “libertà”, contro ogni rigido dettame culturale (l’austero collegio femminile) ma soprattutto contro ogni possibilità di razionale risposta ..emblematica la frase "C'è un tempo e un luogo giusto perchè qualsiasi cosa abbia principio e fine" che sintetizza quanto l’universo risulti legato a leggi naturali non piegabili al volere dell’uomo e che finiranno sempre per prevalere. Molteplici sono le chiavi interpretative che posso esser tratta da questa inquietante storia (antinomia tra cultura e natura), ricca di simbolismi e sorretta da un alone di mistero volutamente non svelato che ne accresce il senso di interdizione al termine della visione (anche se sinceramente non accettato in toto) ..la colonna sonora è qualcosa di indescrivibile (l’accompagnamento leggero del flauto), ne acuisce in maniera impressionante il tangibile misticismo che il lento incedere della narrazione porta con se ..inoltre ogni personaggio (la solare Miranda, l’orfana Sara, la dolce insegnante de Poitiers, la rigida e venale direttrice) svolge un ruolo fondamentale nelle dinamiche del microcosmo descrittoci, legami forti e dissapori che troveranno nell’epilogo una tragica espressione. Gran bella prova per tutto il cast, nei costumi dell’età Vittoriana, dalle giovani interpreti femminili come Anne-Louise Lambert e Margaret Nelson, fino alle più mature Rachel Roberts e Helen Morse ..direzione tecnicamente inappuntabile ed elegante per l’allora talentuoso regista australiano Peter Weir. Importante pellicola che ha rappresentato il trampolino di lancio per Weir ..da vedere!
Inquietante, misterioso, quasi esoterico: non è un horror, non ci sono scene di violenza, ma lascia, al termine della sua visione, con un senso di angoscia indescrivibile. E' la magia del cinema.
Precisa la ricostruzione d'epoca, felice la scelta dei luoghi e degli interpreti, sibillino e quasi ipnotico il suono puro del semplice flauto che accompagna le scene salienti. E' un film straordinario, unico nel genere.
Curiosa ed affascinante pellicola che basandosi su un fatto realmente accaduto porta in scena il conflitto tra realtà, razionalità e cultura e inspiegabile, natura e primordialità che trova ovviamente la sua forza più con le immagini che con i dialoghi. Non mi ha convinto sino in fondo, ma comunque un bel film per me.
Un buon film, anche se risente leggermente della sua vecchiaia (il che non è affatto un difetto, anzi, si respira l’atmosfera dell’epoca, però è un peccato che non mi abbia coinvolto come se l’avessi visto allora). Ottima regia, musiche molto carine, paesaggio perfetto, costumi bellissimi e cast eccellente (e le ragazze sono pure carine!). La grassona però no. Speravo in un voto più alto, ma come mystery degli anni ‘70 di sicuro è positivo.
Nel finale lo sapevo che non fosse spiegato il mistero, quindi non ci sono rimasto male, l’ho apprezzato anche così. E sarebbe meglio che tutti lo sapessero prima di guardarlo. Però c’è da dire che è troppo “facilitone” non aver aggiunto un bel colpo di scena geniale per aver spiegato la scomparsa. Infatti il regista vuole stuzzicarci incuriosendoci con dei fatti molto strani: la ragazza viene trovata con ferite nelle mani ma non nei piedi (era scalza!) e l’insegnante scompare sebbene un secondo fa stava facendo il picnic. Poi se nel finale la voce narrante mi viene a dire “la scomparsa delle altre due sarà un mistero”… ammazza che colpo di genio! ;-) Comunque ripeto, probabilmente è la prima volta nel cinema che il regista sceglie di non spiegare il finale, quindi è anche una scelta coraggiosa e diciamo che la tensione permane pure dopo la fine del film. Poi il ritrovamento di Irma doveva essere il punto chiave del film, l’unica superstite. Però chissà perché si è dimenticata tutto dell’accaduto! Mi sembra alquanto inverosimile questo… Altra cosa: per una ragazza abbastanza cresciuta che sia ad effetto spaventarla dicendole “altrimenti ti manderò a letto” per punirla?
Film volutamente irrisolto, inquietante, secondo me anticipatore di opere successive di Weir, come l'attimo fuggente e the truman show (due film che mi sono rimasti nel cuore). Pur apprezzando molto Picnic, non lo ho trovato così struggente e superlativo. Mi sembra più una brillante costruzione intellettuale, con qualche stereotipo, e molta abilità (questa va sicuramente riconosciuta) del regista. Naturalmente tutti gli elementi di contorno (dalle musiche alla ambientazione) sono di primo livello, così come tutti gli attori sono valorizzati al massimo, anche i "minori" (come ad es. la moglie del sergente). Però rimane un film che non mi ha colpito al cuore.
Un capolavoro di Weir, che qui si "traveste" da Bergman: Peter gira un film che tocca tantissime tematiche, ponendo moltissimi quesiti e lasciandoli in buona parte del tutto irrisolti. Esattamente come l'Ingmar de "Il settimo sigillo" o "Il volto". Il giovane Weir (allora trentunenne) analizza alcuni concetti con una profondità e una maturità a dir poco impressionanti: la maestosità della Natura e la sua "inesplicabilità", l'attaccamento ai cari nonché la loro perdita, ... Tutti temi esaminati in maniera strabiliante. "Picnic ad Hanging Rock" è anche uno dei film più misteriosi della storia del cinema. Ed il suo fascino risiede proprio in questo: l'impenetrabilità che avvolge tutto il film, rende la pellicola di Weir una delle più seducenti di tutti i tempi.
Un bellissimo racconto sulla natura, sulla giovinezza, sull'abbandono, con straordinari paralleli tra la minuscola vita degli animali e su quella delle ragazze, protette in una bolla dalla quale possono uscire levandosi i guanti e uscendo a smarrirsi in un mistero ineluttabile e non svelato. Un film di atmosfere sospese e di poesia, con una magnifica colonna sonora aleggiante sul senso di ignoto che si impossessa dello spettatore. Giocato su un equilibrio sottilissimo e inquietante, lascia memoria di sè proprio nel suo essere sospeso e irrisolto. Magnifico.
La vita è sogno. Soltanto sogno. Il sogno di un sogno.
"Furono tutti d'accordo che era proprio la giornata adatta per il picnic a Hanging Rock: una splendida mattina d'estate, calda e quieta, con le cicale che durante tutta la colazione stridevano tra i nespoli davanti alle finestre della sala da pranzo e le api che ronzavano sopra le viole del pensiero lungo il viale. Le dalie fiammeggiavano e chinavano il capo pesante nelle aiuole impeccabili, i prati ineccepibilmente rasati esalavano vapore sotto il sole che si levava..."
Un film decisamente ipnotico. Sul palcoscenico di una natura misteriosa e matrigna , eteree figure aleggiano,simili a veneri del Botticelli...
Bellissimo film, il migliore di Weir, che ci ha dato grandi emozioni anche con "L'ultima onda" e poi è naufragato in polpettoni sentimentali tipo l'attimo fuggente. Peccato, perchè quando era a questi livelli faceva veramente un buon cinema.
Film affascinante ed ipnotico che colpisce particolarmente per il mistero non svelato, per i dubbi che lascia riguardo al presunto fatto di cronaca ( il libro è tratto da una storia vera o no? ), per l'idiosincrasia tra la selvaggia bellezza della natura e le rigide regole della società. L'eccellente fotografia accompagnata dalle magie del flauto come colonna sonora rapiscono come pochi altri film riescono a fare. Il film più criptico ma senz'altro più bello di Weir, da vedere e rivedere per apprezzarne appieno il fascino e la misteriosa liricità.
La messa in scena è qualcosa di notevole, la regia di Weir è eccellente, la colonna sonora new age si sposa alla perfezione con lo stile lento e misurato, la fotografia è curatissima, l’ambientazione è fantastica e il cast è davvero ottimo (su tutti brilla la direttrice protagonista di una prestazione davvero eccellente)… Va però anche considerato che alcuni dialoghi quasi di stampo teatrale non sempre risultano convincenti, che in realtà la tensione latita abbondantemente e il ritmo fin troppo lento potrebbe annoiare lo spettatore meno portato per un certo tipo di cinema… Ma il film ha un fascino incredibile, si viene letteralmente rapiti dalla storia, imprigionati da essa, e quando le ragazze urlano alla superstite tutti i loro dubbi lo vorrebbe fare anche lo spettatore per capire finalmente l’arcano… In realtà non ci sarà nessuna spiegazione alla fine, l’arcano alla base del film non verrà svelato, a Weir probabilmente non importava nemmeno farlo, voleva solo far riflettere lo spettatore sul tema centrale di questa opera (e non solo di questa) e cioè il rapporto conflittuale tra l’uomo e la natura… Film molto particolare, in un certo senso addirittura quasi weird, ma poetico, elegante e delicato… Da non perdere!
la natura. maestosa, potente, ma soprattutto misteriosa. su questo tema weir ha realizzato quelli che considero i suoi 2 migliori film, appunto picnic e il magnifico l'ultima onda. la tensione si insinua nelle magnifiche inquadrature, serpeggia accompagnata dalle melodie del flauto di pan, diviene un tuttuno con l'elemento naturalistico, che è poi il vero protagonista su cui weir (non) vuole fare luce. film davvero magico, immenso.
Ritengo che non ve ne siano tanti di film che riescono a descrivere l'adolescenza, l'«eta' dell'oro», con pochissime pennellate, ognuna delle quali perfetta e necessaria.
'Picnic at Hanging Rock' è un film eccezionale che ti sprofonda in un profondo senso di mistero e di inquietudine. Il significato complessivo del film è chiarissimo, quasi eccessivamente didattico: l'uomo occidentale, raffinato, civilizzato, dalle belle ed educate maniere (tutta la "old England high society" che gravita intorno al collegio) si pone antiteticamente rispetto una natura (le nude rocce del rilievo poco più che collinare di Hanging Rock) che ha in sé una misteriosa e potente energia magica e distruttrice. Il mistero di per sé, per suo statuto, irrappresentabile, ecco che Weir lo fa emergere per sottrazione, ce lo fa intuire. Dunque la conoscibile verità umana e razionale che potrebbe spiegare l'evento continuamente frustrata e spezzata e oltre questa linea spezzata del ragionamento resta un angosciante vuoto. Magico, surreale, metafisico... da vedere assolutamente e conservare per sempre.
10. 10 perchè è semplicemente magico e inquietante allo stesso tempo. 10 perchè la storia affascina e trasmette angoscia anche dopo la visione. 10 perchè la regia è impeccabile. Delicata ed elegante ti trasporta nel film e in quel misterioso picnic. 10 per le attrici stupende. 10 per il mistero della storia. A detta di alcuni è tutto falso, secondo altri qualcosa di vero c'è. Stà di fatto che il film è tratto dal libro di Joan Lindsey la quale non ha mai dato una riposta sicura sul fatto che sia vero o no. La vicenda si svolge sabato 14 febbraio 1900, ma il 14 febbraio del 1900 era un mercoledì. Ma a mio parere ci sono troppi elementi curiosi, particolari e strani, per questo credo che in fondo qualcosa di vero ci sia. Ma la magia del film sta proprio nel fatto di riuscire a non svelare nulla che possa compromettere quell'alone di mistero che gravita attorno alla vicenda. Semplicemente meraviglioso.
Magico, inquietante e raffinato: Peter Weir ci guida attraverso una storia densa di mistero attraverso una fotografia di rara bellezza nei suoi toni ora smeraldo ora rosso sangue, lasciandoci addosso una voluta insoddisfazione. Bravissime le protagoniste.
Visti i gran film che ha fatto questo regista come L'ATTIMO FUGGENTE e THE TRUMAN SHOW, avevo grandi aspettative da questo film. Purtroppo non sono state soddisfatte. Il film è lento e noioso e a tratti anche inconcludente.
Non posso sopportare le persone che dicono che questo film è lento e noioso solo perchè magari hanno visto il giorno precedente l'ultimo action-movie. Picnic at Hanging Rock è uno dei film più belli e più suggestivi mai fatti: la bellissima musica di Bruce Smeaton e Gheorge Zamfir, la bravura degli attori, la fotografia stupenda, la regia ineccepibile, descrivere questo film a parole è come ridurlo. Le prime parole del film sono: “All that we see or seem, are but a dream, a dream within a dream...” “La vita è un sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno”. Questo ha fatto Peter Weir creando questo film: qualcosa di bellissimo, surreale, affascinante e poetico come un sogno.
Oggi pom.- invece di fare la solita "pennika"- ho dato un'okkiata a 'sto film, in attesa ke kominciasse la differita di Spagna-Argentina, altra semifinale del mondiale cestistiko........mah.......... So bene ke per molti è una specie di "cult" movie, anke per Dino il cinefilo ke me lo ha STRA konsigliato......e so altrettanto bene ke mo' tutti i "filmscoopiani" mi daranno addosso........ma ke ce volete fa'.......a me sto film non è piaciuto per niente...... non è ke mi aspettassi un horror, eh? ma almeno un film angoscioso ed inquietante sì,........invece........boh, a me non ha inquietato proprio per niente, anzi.......in alkuni tratti l'ho trovato piuttosto noiosetto......boh........forse non kapirò un kaxxo di cinema (il ke è moooooooolto probabile.....eheheheheh).........boh......... se qualkuno ha la bontà di spiegarmi kosa abbia di tanto sensazionale 'sto film gliene sarò grato in eterno :-) cmq non lo boccio del tutto perkè gli attori so' bravini e il panorama selvaggio made in Australia lascia quasi senza fiato, ma per il resto.....zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.............
Il film che ha reso noto al mondo Peter Weir è questo,una pellicola molto strana che gioca sul mistero sin dalle prime battute. Weir è bravissimo a ricreare l’atmosfera che si doveva vivere all’epoca dello svolgimento dei fatti,è molto efficace la messa in scena mediante l’ausilio dei paesaggi,delle musiche e dei costumi che immergono lo spettatore in un mondo dove il contrasto tra civilta’ e natura è enorme. Il regista mette l’accento sullo scontro tra il raffinato mondo borghese delle giovani allieve di una scuola femminile e il mondo circostante fatto di una natura ancora selvaggia e pericolosa. Hanging Rock affascina e al tempo stesso impaurisce chi lo osserva,come fosse custode di indicibili segreti,le ragazze che scompaiono ne rimangono ammaliate compresa la rigida professoressa. A Weir non interessa sapere che fine facciano le allieve lasciando allo spettatore la risoluzione che piu’ gradisce,realizzando un’opera che è soprattutto un inno alla bellezza dirompente ed allo stesso tempo inquietante di un paese tutt’ora abbondantemente selvaggio come l’Australia.
Bellissimo Peter Weir è un genio, fotografia e regia sempre unici, il film ha dei momenti un po noiosi la fine si lascia attendere troppo per capire cosa era successo e poi.... vabeh cmq è un grande film.
Uno dei film più affascinanti che abbia mai visto.
La musica incredibilmente suggestiva e ammaliante è forse ciò che contraddistingue di più questo film e ne costituisce l'elemento più peculiare. Dopo interminabili ricerche sulla colonna sonora, finalmente ho trovato un CD che contiene le musiche (non originali) di questo film. Si tratta di "Flute de Pan et Orgue" di Gheorghe Zamfir (un rumeno), uno dei pochissimi esperti di questo strumento (il flauto di Pan). Il CD è una raccolta di queste "canzoni" che appartengono, a quanto pare, alla storia della musica folkloristica della Romania.
Non capisco come Peter Weir abbia potuto girare dopo questo gioiellino quel filmetto banale e sopravvalutato che è "The Truman Show".
Non consigliato a chi non ama i film "lenti".
Ho appreso solo recentemente che, contrariamente a quanto si credeva, la storia non è realmente accaduta. Ciò sicuramente fa perdere di fascino a "Pic-nic a Hanging Rock" che comunque resta un film bellissimo, pieno di mistero e di simbolismo arcano.
Picnic ad Hanging rock è un film che ti stordisce con i suoi paesaggi e con il suono soave del flauto di Pan che ti entra nelle vene e sembra scandire un tempo che non esiste, che non ha significato. Sembra davvero di assistere ad un film di Bergman, è Bergmaniano lo stile, la narrazione, l'ambiente, il soggetto, mi ha ricordato sia sussurri e grida ( alcune scene identiche, non a caso usci 3 anni prima circa di questo, tipo gli orologi che risuonano nella casa, oppure un 'inquadratura esterna con una statua in primo piano molto analoga alla sequenza iniziale del film di Bergman) ; sia il posto delle fragole e anche la fontana della vergine, tutti di Bergman. Non che questo faccia vacillare l'originalità del film, che rimane preservata, ma è anche interessante rilevare le suggestioni che diedero avvio al film. Devo ammettere che alcune scene poi sono particolarmente lente, lentezza però che non pregiudica la qualità del film ( BERGMAN IN QUESTO DOCET ) ma forse la rinforza ergendosi a pure contemplazione dei volti e delle monumentali scenografie naturali. Forse io avrei più dilungato la fase della perdizione delle ragazze, amplificando il tono quasi esoterico della vicenda. Comunque rimane un film stupefacente che regala emozioni e inquietudini che non si dissolvono nemmeno alla fine della visione. Basti per tutto citare l'incipit, con l'inquadratura su un campo di grano e la voce di una ragazza che sentenzia: La vita è sogno, sogno del sogno e poi ad indugiare sulle ragazze oranti... ( quasi) Capolavoro di metafisica cinematografica, ad alto coefficiente di visionarietà.
onestamente nemmeno io so spiegarmi perchè mi piaccia cosi tanto questo film... è un film che ti ipnotizza e ti cattura con le sue atmosfere.... il miglior film di weir
il film nn mi è piaciuto + d tanto ma mi è rimasto impresso grazie alle sue atmosfere "magiche" e al senso d inquietudine che permane dall'inizio alla fine
Mamma mia che UALLERA!!! L'unico motivo per cui mi sforzavo di non chiudere gli occhi era il sapere come andava a finire...e non va a finire! ...Al rogo sti film vecchiazzi, con le dovute eccezioni.
ma.....io sinceramente tutta sta angoscia e mistero non ce lo vedo propio! un film orribile.....che insomma .....ti lascia così.....come a dire.....me e mo!!!!!!!!!!
il video si e' aperto ad un tratto ...ed ero li' ... perso anche io nel mistero ...angoscia ..ricerca di risposte...paura dell'ignoto... ecco...ove son finito... nella miriade infinita dei colori mi son perso... e' stato come vagare nell'arcobaleno ...
che atmosfera ragazzi!! gran bel film peccato (secondo me) che non si sia spinto piu a fondo sul mistero. qualcuno a qualche idea? per favore aiutatemi!
ps. per un momento pensavo che dall' altra parte del varco della roccia ci fosse il monolite di 2001...
angosciante!strepitoso film nel quali catapultarsi in una dimensione senza tempo,fra una roccia e il cielo.drammatico oltre ogni limite,infonde una sensazione di sconforto nello spettatore.allo stesso tempo avvicina alla natura,intesa essenzialmente come il tutto che ci circonda.veramente affascinante
Wow! Questo film è davvero sconcertante.... la storia evoca gli incubi più atroci e inquietanti e infiamma l'animo di curiosità. L'ignoto è il segreto di tutto, ognuno da ad esso un proprio angosciante significato.La natura che crediamo di conoscere e sottomettere in realtà è un covo di fatti e artefatti spesso a noi incomprensibili e del tutto indecifrabili, forze oscure e millenarie che opprimono l'animo umano del suo più antico e naturale sentimento:la paura.
L'ho visto per la prima volta tempo fa, quando posso lo rivedo perchè secondo me è il migliore di Weir( uno dei registi che preferisco), soprattutto perchè è meravigliosamente onirico non solo nella narrazione, anche nella fotografia e nella colonna sonora. Inquietante, poetico, mistico il conflitto natura-cultura.
Che dire...mi son trovato un po spiazzato...e' davvero un film molto particolare...a tratti angosciante a tratti magico....fantastica la colonna sonora con il flauto (sbaglio o questo flauto e' stato ripreso anche da tarantino in Kill Bill??) che si "incastra" perfettamente con la fotografia.
Sarei curioso di sapere, in particolare dai piu "dotti", cosa per voi rappresenta quella roccia.
Capolavoro di tensione e inquietudine. Il film è molto bello, elegante ma anche ironico e pungente nella critica sociale. Le immagini della natura selvaggia australiana sono splendide.
incredibile; ma questo non è eir. Secondo me è bergman camuffato. Sembra un film girato da bergman, dai, ammettetelo. L'inquietudine e l'angoscia provata in questo film è qualcosa di estremamente raro; il film non ha soluzione, nè pretende di essere un rompicapo. Inutile leggere il libro da cui è stato tratto, non dice nulla di più. Eccezionale, cristallino.
Gran bel film, a tratti angosciante e quasi terrificante. Le musiche sono azzeccatissime e contribuiscono a creare l'atmosfera magica e bucolica che attraversa tutta la pellicola.
Bellissima la scena in cui Michael guarda la Natura e vi vede prima Miranda e poi il Cigno, e poi scompaiono entrambi ai suoi occhi.
Uno dei miei 10 films preferiti. L'ho visto in dvd solo a dicembre dello scorso anno e mi ha colpito subito con la forza di un maglio! Da il senso della natura magica e misteriosa come nessun altro film grazie soprattutto ad una colonna sonora che rimane in testa (flauto del dio Pan) e alla bravura di Weir come regista. Peccato la sua svolta hollywoodiana e peccato che venga ricordato come il regista dell'attimo fuggente, che pur essendo un buon film, non è un film d'autore, mentre questo lo è. eccome! Lascia quasi un senso di paura e angoscia addosso per non poter trovare una spiegazione razionale o consolatoria a tutto ciò che ci accade! Da vedere e rivedere e rivedere!
L'ho visto tanto tempo fa e ricordo che non mi era piaciuto. Però ripensandolo riconosco che si tratta di un film eccellente, inquietante e poetico insieme.
Che dire di questo film, se non che in esso è racchiuso tutto il segreto dell'impossibilità dell'infinitezza umana? L'uomo è limitato, e se esiste qualcosa oltre il limite, non è in grado di interpretarlo, almeno in questa dimensione. Weir affronta l'argomento con un film a tratti addirittura angosciante, ma nello stesso tempo la scenografia naturale che circonda ogni sequenza infonde allo spettatore un senso di quasi rassicurazione. La natura è sempre più forte, ma non è un male.
Un film davvero molto bello, poetico, onirico, e pieno di immagini splendide. Picinic a hanging Rock ha avuto il merito di esportare e far scoprire al mondo il cinema australiano , sconosciuto fino ad allora nel resto del mondo. Weir è molto singolare, ha fatto in patria dei film bellissimi come questo e come "Gallipoli", e poi si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha cambiato completamente registro narrativo, ma ha ottenuto dei risultati sempre molto elevati. Niente a che vedere comunque con "Picnic ad hanging Rock" . In effetti mi fa un po' tristezza che quando si parla di peter Weir viene subito in mente film come "l'attimo fuggente", ben + famoso, ma questo, 10000 volte più bello, viene il + delle volte dimenticato.
Forse il più criptico film di Weir, da alcuni ritenuto l'opera migliore del regista australiano. Sebbene forse effettivamente non lo sia, è comunque un'opera di Weir. Quindi un capolavoro.