quasi famosi (2000)

Davvero troppo inverosimile la struttura: una band rock che si tira dietro una minorenne come groupie? Un quindicenne che scrive per Rolling Stone!! E che quasi magicamente finisce per venire "adottato" dai membri del gruppo?
Tuttaltro che casuali, le incongruenze sono il risultato naturale di una regola aurea del cinema americano: se vuoi vendere un film ai teenagers assicurati che i protagonisti siano... teenagers. Per fortuna che la fabbrica-Hollywood produce attori giovanissimi e bravi allo stesso tempo (a differenza di Cinecittà), altrimenti tutto si sarebbe risolto in una indigeribile poltiglia adolescenziale.
Se in effetti i personaggi risultano mal amalgamenti fra di loro, è nella qualità recitativa dei singoli che sta il principale motivo che dovrebbe ispirare la visione del film. Dalle spigliate mossette di miss Hudson (figlia di Goldie Hawn) all'inaspettata performance di mister nessuno Patrick Fugit, dalle geometriche ansie materne della McDormand ai telefonici paternalismi sul mestiere di scrivere del compianto Philip Seymour, è l'ottimo cast a dare indirizzo e spessore a una storia che troppo spesso sembra non avere la minima idea di dove andare a parare.
Naturalmente molto bene anche la colonna sonora, ma questo in un film sul rock lo possiamo anche dare per scontato.