racconti d'estate (1958)

Un puzzle di racconti, episodi, con una riuscita discreta, anche per interpreti meravigliosi solo a guardarli (Sordi, Mastroianni...).

Discreta commedia balneare diretta da Gianni Franciolini su soggetto di Alberto Moravia(i due avevano collaborato due anni prima nel film Racconti romani con interpreti tra gli altri Totò e De Sica)

Sceneggiato da grandi penne come Moravia appunto, ma anche Ennio Flaiano,Rodolfo Sonego,Alberto Sordi,Rene Barjavel e Franciolini stesso.

Film ad episodi dove i migliori sono quello di Albertone ed i duettri tra Mastroianni e la Morgan. Altri episodi vedono protagonisti il trio Silva Koscina,Franco Fabrizi e Gabriele Ferzetti,un altro episodio la bellissima Dorian Gray,in un altro Enio Girolami e Franca Marzi.

Belle come sempre le musiche di Piero Piccioni

Se i cinecocomeri di oggi avessero preso come esempio solo un terzo di quello offerto dal film di Franciolini, nella sua penultima regia prima della scomparsa, avremmo avuto tanti buoni esempi di commedia all'italiana e non avremmo dovuto sorbirci cacchiate annualmente riciclate e insulse. Purtroppo questo è il prezzo da pagare quando a scrivere le sceneggiature abbiamo da una parte Ennio Flaiano, Rodolfo Sonego e Alberto Moravia (tra gli altri) e dall'altra i fratelli Vanzina. Senza contare gli interpreti: Alberto Sordi, Dorian Gray, Sylva Koscina, Marcello Mastr0ianni, Franco Fabrizi contro Massimo Boldi, Christian De Sica, Biagio Izzo, Belen, Valeria Marini e altri pseudo attori che è meglio non nominare. Con questi argomenti è facile capire come ogni paragone sia profondamente ingiusto, oltre che improponibile.
RACCONTI D'ESTATE offre una variegata lettura di personaggi e situazioni che spaziano dal comico al sentimentale fino al melodramma, costruiti con dialoghi pieni di spirito, ma non banali, un ritmo sostenuto, scene simpatiche e personaggi caratterizzati al meglio per offrire un intrattenimento degno che sappia coinvolgere e divertire, senza il bisogno di volgarità, comicità frivola e doppi sensi melmosi.
Un discreto esempio di commedia leggera priva di banalità.