retribution (2023)

B-Movie alla Liam Neeson che tutto sommato riesce anche ad intrattenere salvo poi mandare in vacca tutto con un finale raffazzonato e fuori logica. Poco da dire : regia anonima, personaggi secondari appena accennati e privi di spessore, la presenza della poliziotta nera per accontentare il politically correct e come detto su, un finale scadente.

SPOILER In definitiva potrebbe essere visto per affetto nei confronti di Liam Neeson e sa cosa offrono i suoi film o per la durata della pellicola...ma altrimenti lasciate decisamente perdere!

Remake made in germany di un originale spagnolo che a sua volta scopiazzava il buon vecchio "Speed" (ammesso e non concesso che almeno questo fosse il primo del suo genere), solo che qui non abbiamo Keanu Reeves e nemmeno Sandra Bullok. Sceneggiatura inspiegabilmente piena di buchi e tutto già visto.
Sembra uno di quei B-movie interpretato da una star sul viale del tramonto giusto per pagare gli alimenti a qualche ex-moglie, in cui nessuno fa quello che farebbe una persona normale.

Anche No.

E' un film che basa essenzialmente sulla presenza carismatica di Neeson. Di spunto originale neanche a parlarne visto che lo stesso film è un remake di Desconocido di De La Torre, visto a Venezia qualche anno fa e se non sbaglio distribuito in sala anche in Italia. Questo film manca abbastanza grossolanamente lo scopo, anche di intrattenere. Un copia/incolla di tante situazioni simili come Speed, tanto per fare un altro esempio, un Neeson con il pilota auotmatico e personaggi secondari poco sfruttati ai limiti della monodimensionalità. Un budget non certo ricco può aver influito, ma non basta per salvare un prodotto che sembra palesemente l'assemblaggio di altri, senza un minimo di profondità ai personaggi.

Liam Neeson che, giustamente, a 72 anni non è più in grado di fare film d'azione e siccome sa fare solo quelli, perché non sa recitare, ha una sola espressione facciale e non ha mimica, continua a fare film d'azione ma non riuscendo a stare in piedi, gliene fanno fare uno sul treno, ma anche lì' troppa azione, deve camminare da un vagone all' altro e schivare qualche pugno in faccia, allora quel genio di Nimrod Antal ha una grande idea "perché non mettergli una bella bomba sotto il sedile della macchina che se si alza esplode?!! Almeno ha la scusa buona per stare seduto" e così fanno, solo che fanno una rottura di c0gliooni con buchi di sceneggiatura enormi, che neanche le huche sulle strade di Roma sono così grosse. E a un certo punto ti immedesimi e fai il tifo più per il cattivo che per Neeson, che comunque è, anche lui, un bel bast@rd0, e speri che faccia saltare la macchina e metta fine a questo strazio, e, perché no, anche alla carriera di Neeson

Ho visto tempo fa l'originale spagnolo e mi aveva maggiormente convinta come puro intrattenimento.
Qui l'adrenalina si percepisce poco.
Sceneggiatura a tratti lacunosa.

Una porcata annunciata. Ormai Neeson è alla frutta e non è che ci fosse bisogno di ulteriori conferme. Un film scritto malissimo (difficile fare di peggio) e c'è anche l'aggravante che si tratta di un remake di un film (di cui ora non ricordo il nome) già di per sé di discutibile qualità, ma che era comunque meglio di questa monnezza made in USA.

Ho visto la versione tedesca, DON'T. GET. OUT, e pure quella presentava grosse lacune e scempiaggini di sceneggiatura, ma in confronto a questo RETRIBUTION era una genialata. Non ho visto l'originale spagnolo ma dubito che avrò voglia di farlo, anche perchè non sono poi così masochista, ma vedere un imbolsito Neeson destreggiarsi a 70 anni suonati tra figli adolescenti e inseguimenti spericolati con la polizia mi ha trasmesso un leggero senso di tristezza.
Il film è poca cosa, il finale ancora meno, il livello di tensione non si percepisce pienamente e tutto l'andazzo, e realizzazione visiva, non consente un intrattenimento sufficientemente valido.

Film che ti tiene in tensione per tutta la durata,anche se da subito si capisce chi e il terrorista,però fino a che non si ha la conferma si lascia seguire

Bomba con innesco a pressione: sotto la tavoletta del cesso in "Arma letale 2" (Donner '89), poi nel '94 "Blown Away" (Hopkins) e "Speed" (de Bont), forse pure uno degl'episodi di "Die Hard" (il 3°, diretto da McTiernan nel '95). Sembrava finita, invece nel 2015 de la Torre ricomincia con "El desconocido". "Retribution" n'è il 3° remake, l'anno scorso era già uscito "Hot Seat" (Bressack) e a questo punto è lo spettatore d'un tal genere di film ch'è seduto s'un cesso, bomba o non bomba.

Un punticino per l'affetto a Liam Neeson che qui prova a reggere da solo un film veramente mediocre e a tratti "divertente", dalla trama assai inverosimile (due settantenni con i figli adolescenti, un capo della polizia di Berlino - una donna di colore, per poter essere politicamente corretti - che si avvia disarmata e ancheggiando verso il presunto terrorista....

SPOILER