riddick (2013)

Come prevedevo si è calati un pò rispetto ai primi due capitoli. Riddick è sempre uno dei personaggi interpretati da Vin Diesel che preferisco, sia chiaro, ma qui il livello è più basso. Se in "Pitch Black" il punto di forza verteva, oltre che nell'idea di base sostanzialmente nuova, soprattutto sulle atmosfere, "The Chronicles of Riddick" aveva dalla sua il fatto di aver creato diversi nuovi mondi e quindi diverse ambientazioni che si susseguivano con lo scorrere del film.
Questo terzo capitolo, purtroppo, non ha proprio nulla di innovativo. Si guarda tranquillamente e il compito di intrattenere lo svolge piuttosto bene, ma manca un pò di coinvolgimento, ecco. Interessante la prima mezz'ora con Riddick da solo alla ricerca dell'istinto animale perduto e della voglia di tornare alle origini (ovviamente tralasciando forzature e situazioni inverosimili) e sarebbe stato interessante anche l'arrivo dei mercenari, se questi non fossero risultati uno più stereotipato dell'altro. Da qui in avanti si percepisce una sensazione di "già visto" molto forte, e credo che anche alcune battute siano state riciclate.
Piuttosto anonimi certi personaggi (l'ex wrestler Batista imbarazzante, ma non mi aspettavo di meglio) e anche uno dei pochi che poteva risultare più incisivo nella vicenda (sto parlando della Sackhoff) credo sia stata lasciata un pò troppo ai margini, specie nel finale.
Ho apprezzato, invece, il tentativo di collegamento con Pitch Black attraverso l'identità del caposquadra dei mercenari... collegamento non proprio approfondito come si sarebbe dovuto fare, ma comunque interessante.
Nulla da dire sullo stesso Vin Diesel. Il suo Riddick è impeccabile come lo era stato nei precedenti. E grande anche il doppiaggio di Massimo Corvo, cosa che, forse, non ho mai detto per gli altri due commenti.