ritorno al futuro parte iii (1990)

Quello che doveva essere un tutt'uno con il secondo capitolo ne diventa infine il diretto proseguimento e terzo capitolo di una saga indimenticabile. Personalmente lo preferisco al "II", ha delle soluzioni comiche e narrative eccezionali, basti pensare a Marty che se ne va in giro nel vecchio West facendosi chiamare "Eastwood. Clint Eastwood" il che darà vita a gag memorabili ("se non vai la fuori tutti diranno che Clint Eastwood è il pistolero più codardo del West") e al duello tra Marty e "Canepazzo" Tanner che è una scena bellissima con tanto di necessaria citazione a "Per un pugno di dollari" e al duello finale tra Eastwood (quello vero) e Volontè, duello da cui Marty ha "preso in prestito" l'idea risolutiva :D

Poi ci sono Marty e Doc che assaltano il treno per rubare la locomotiva e spingere la DeLorean fino a 88 km/h ("è una rapina ? No, è... Un esperimento scientifico"). Poi siamo tutti contenti che Doc abbia trovato l'amore con Clara e assistiamo all'ennesimo incontro tra Marty e i suoi parenti del passato, qui i suoi trisavoli e il suo bisnonno in fasce.

Questi e altri momenti e spunti che ho sempre trovato divertentissimi riequilibrano un terzo capitolo in cui Zemeckis spinge magari un po' troppo sul lato sentimentale seppure sapientemente, soprattutto nel gran finale, con Doc che si ripresenta a Marty nel 1985 a bordo di una Locomotiva del Tempo insieme a Clara (ora sua moglie) e ai loro due figli (Giulio e Verne :D) per salutare l'amico e dargli la loro foto davanti all'orologio scattata nel 1885. Si tratta dell'effetto "fine sàga" in cui si congedano dagli spettatori due personaggi eccezionali a cui è impossibile non affezionarsi.

Davvero ottimi Michael J. Fox (il quale purtroppo da li a pochissimo sarà costretto ad un brusco stop della sua carriera a causa della sua malattia) e Christopher Lloyd, come sempre intesa perfetta e personaggi cuciti su misura per loro e da loro.

Gran film che chiude benissimo una saga ottima e di fatto chiude anche il periodo d'oro di Zemeckis, almeno per quanto mi riguarda.