Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 15 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.
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pazzesco. e chi si aspettava un filmone del genere? Finalmente, dopo 20 anni di vagare nel buio, dopo i profeti pieraccioni veronesi & co. il cinema italiano si riappropria di ciò che era suo, e che la vigliaccheria dei produttori e distribuitori contribuì ad ammazzare. Di sicuro la riscoperta del cinema di genere degli anni '70 (DiLeo e matrtino in primis), dovuto senza dubbio a case come la rarovideo (che ha avuto il coraggio di sbatterci in faccia quelle pellicole per cui eravamo tanto amati dal resto del mondo). E in effetti pare di essere catapultati in un poliziesco alla milano calibro 9, dove non si lesina su crudezza ed efferatezza degli omicidi. ma accanto a quest'alone d'anni 70 che avvolge la pellicola se ne affianca uno anche più moderno e meno "ignorante" di quel fortunato e prolifico periodo. Siamo di fronte a quello che è il "goodfellas" e "city of god" nostrano, e fatti i dovuti distinguo questo prodotto spacca il **** a moltissime produzioni acclamate. la regia non è invadente o particolarmente virtuosa, ma si dà come semplice supporto da mestiere ad una trama davvero ferrea e senza punti morti; nonostante il film duri più di 2 ore non si avverte mai un calo o un vuoto narrativo. la prima parte è certamente più entusiasmante, ma è incredibile come Placido riesca a non perdersi mai anche di fronte a fitte e molteplici ramificazioni; sarebbe stato facile smarrirsi lungo il tortuoso sentiero narrativo, ma grazie a dio il fil è a prova di bomba. E il contesto storico non è mai invadente o saccente; non solo gli eventi di cronaca non disturbano le vicissitudini di questi ragazzi, ma sono assolutamete indispensabili per una buona comprensione del contesto psicologico dei protagonisti. E a loro è dedicata la mia ultima battuta; la recitazione, a parte qualche caso, è a livelli stellari. Ho amato alla follia l'interpretazione di santamaria, che se continua così avrà ben poco da invidiare a joe pesci. Sono tutti eccezionalmente bravi, segno che placido conosce bene il mestiere di dirigere gli attori. E forse l'unico che un po'stona è accorsi, esageratamente pulito (ma forse è la sua voce) e incapace di creare un climax recitativo che mantenga in tensione. O è tranquillo o è furibondo, senza vie di mezzo. Insomma, non ci lamentiamo che in italia non si fanno più i film di una volta perchè "romanzo criminale" è qui a smentirci.