Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 15 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.
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Epperò ho pagato. Cinque. Mediocre. Questo film non è attendibile né sul piano storico né su quello sociale. Banale e scontato, questo "romanzo" è per me alla stregua (quanto a valore artistico e capacità narrativa) de La Piovra, La Squadra, Distretto di polizia, Il maresciallo Rocca. Gli unici brividi sono suscitati dalla recitazione raccapricciante di: Accorsi Stefano, in arte "Macheddavero?!"; Rossi Stuart Kim, in arte "Er Mannaggia"; Placido Michele, in arte "Pare Vero"; Ed in coda, uno dopo l'altro, tutti quei signori (Libano,Dandi,Scrocchiazzeppi,etc.ect.) di cui fortunatamente non conosco/non ricordo il nome. L'unica parte recitata a dovere, a mio avviso, è quella della *******. A parte gli attori, il film è composto da una storia che si colloca perfettamente tra il poliziesco-brutto e lo storico-ambiguo con colpi di scena telefonati la sera prima, personaggi di un qualunquismo disarmante e una trama che pare un equilibrista ubriaco sul filo tra il "te-lo-dico" e il "no-non-te-lo-dico". Quello che ho carpito da questo film è: - Sensazionalismo; - Nostalgia di un ex-poliziotto,ex-attore,già-regista che proprio non riesce a stare fuori dal campo della macchina da presa; - Mitomania per la logica criminale, di qualsiasi livello.