sharp objects (2018)

Una buona miniserie nel suo complesso, molto incentrata sull'universo femminile in un contesto di piccola provincia americana dove viene messo in mostra tutto il peggio che possa offrire, fra ipocrisia, ambiente malsano e gretto. Andarsene da quel contesto è l'unica soluzione, rimanere è dare un calcio defintivo alle proprie ambizioni. Ancora peggio e tornarci come la protagonista Camille. E viene fuori un passato doloroso (la morte della sorella) dominato dalla figura castrante di una madre dominante non solo sulla propria famiglia, ma sull'intera cittadina che sembra pendere dalle sue labbra. Camille, sua madre Adora e Amma sono la triade di personaggi che caratterizzano la serie. Tre generazioni di donne in conflitto che covano frustrazione, rabbia e dolore. E sanno come far male, verso se stesse o verso gli altri. La trama poliziesca è solo una cornice per analizzare contesto e personaggi. Sicuramente quelli maschili sono più funzionali e non hanno lo stesso spessore di quelli femminili o rimangono in un limbo di ambiguità senza una risoluzione certa (il patrigno di Camille). L'espediente della trama poliziesca, come detto, offre il contesto, tuttavia mi è sembrato quasi repentina il suo dispegarsi, anche se qualche indizio c'era. Il twist finale è sorprendente ma a mente fredda lascia qualcosa di incompiuto.