Oppresso dall'ossessione per il successo che gli inculca il padre, il giovane musicista David Helfgott affronta la sua passione con le nevrosi che lo porteranno al manicomio. Soltanto da adulto saprà ritrovare la salute mentale e il talento, grazie anche all'amore di una donna.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Prima di tutto un plauso ai due attori protagonisti che interpretano David Helfgott da ragazzo e da adulto; in particolare, la scena del collasso del giovane David durante il concerto e quella che lo ritrae, da grande, mentre salta con le cuffie in testa sono indimenticabili: dall'oppressione psicologica che sfocia nella malattia alla liberazione della propria anima e del proprio intelletto. Per il resto, si tratta di un bel film che, non lesinando su facili sentimentalismi, ripercorre la storia del talentuoso Helfgott: un genio del pianoforte cresciuto tra pressioni e condizionamenti esterni intollerabili, ma che nonostante tutte le avversità ha saputo trovare, grazie all'amore degli altri e alla propria passione, la forza di riprendersi e ricominciare a vivere. Una vera e propria parabola all'insegna del "vivi e lascia vivere".