shuttle - l'ultima corsa verso l'oscurita' (2008)

Un finale sconcertante, triste, che lascia senza parole, davvero crudele.
Purtroppo però il film è un mix di luoghi comuni, comportamenti assurdi, inverosimili, spesso a limite del ridicolo.
Un vero peccato!

Thriller-horror non troppo malvagio, che paga purtroppo una realizzazione low-budget dove però le idee non bastano a compensare le carenze. L'idea di base non è troppo originale ma è resa con una discreta atmosfera, il che può giustificare la sufficienza, ma solo per gli amanti del genere, altrimenti levate pure due punti alla valutazione e passate oltre. Regia piatta, troppe ripetizioni, qualche colpo di scena un po' telefonato, ed infine solita irritante idiozia delle vittime impediscono al film di lasciare il segno. Comunque ad un po' di immedesimazione ci si riesce ad abbandonare: forse in una situazione come questa nessuno sa come si comporterebbe, ma, avendo l'aguzzino completamente inerme a disposizione ben due volte, è così difficile mollargli una bella botta in testa e chiudere la partita?

Caruccio, vale la pena dargli un'occhiata.

Thriller che inizia e si svolge come tanti altri, ma che nel finale un tantino sorprende lo spettatore.

Ti chiedi per tutto il film "perchè"? Soliti smaciullamenti umani? ad un ora e 18 si inizia ad aver piu chiaro il tutto. Pensi che sia il classico film... e te ne ritrovi un altro. Migliora verso la fine, quando capisci di che si tratta. Peccato che finisce quando vorresti che iniziasse.
Giudizio: modesto quanto curioso. C'è di peggio...

ATTENZIONE: il commento contiene anticipazioni

E ancora una volta mi trovo a dover dire "peccato". Ultimamente mi capita spesso di trovare film che avrebbero tutte le carte in regola per esser più che buoni ma soffrono del tremendo problema della coperta corta, quello per cui spesso abbiamo una buona trama e una pessima realizzazione, una grande idea e un terribile svolgimento di essa, un ottimo comparto tecnico e terribili interpretazioni. Non si riesce mai a metter insieme tutti i pezzi, vero problema del genere.
Shuttle ha il suo punto di forza nell'originalità (uno slasher on the road ambientato in una navetta dell'aereoporto) e nell'idea alla base della struttura di fondo (che scopriremo soltanto alla fine), ma pecca alla grande in tutto quello che sta in mezzo e in una scelta del cast non certo ispiratissima. Troppe volte infatti gli accadimenti ci sembrano assolutamente forzati quando non assurdi o inconcepibili (l'assassino immortale, gente che non scappa o non sa scappare con un'intera città a disposizione, sequenza inutili come quella del supermercato o del bancomat atte solo a metter carne al fuoco, elementi kitsch come le scarpette bianche). Il regista riesce a portare a casa 1 ora e 40 di film con uno script quasi da cortometraggio, il che è al contempo pregio e limite del film. Pregio perchè più di una volta lo spettatore si chiede cosa potrà succedere nella scena successiva, limite perchè le scene ripetute non mancano e la noia a volte viene fuori.
Il primo colpo di scena (quello di metà film) era facilmente prevedibile, quello finale un pò meno, personalmente l'ho molto apprezzato. I dialoghi sono veramente scadenti, lo scavo psicologico è intrapreso cul cucchiaino, la recitazione e il doppiaggio italiano sotto la sufficienza. Però, ripeto, l'architettura esterna, le travi portanti dello script non erano niente male e a fine visione si può provar soddisfazione ed esser pienamente convinti di non aver visto la solita cavolata o quantomeno, anche a voler esser cattivi, una cavolata servita però in un modo diverso dal solito.

Tutto sommato lo si può salvare per l'ottima idea che si rivela nel finale, un idea che poteva essere sprecata dallo svolgimento dei fatti non proprio eccezionale, considerando i comportamenti dei malcapitati di turno e il cattivo immortale interpretato da Tony Curran che aveva già vestito praticamente gli stessi panni in Prossima fermata: l'inferno. E' un thriller sufficientemente inquietante, di fatto ho provato molta più pena per Mel che per numerosi personaggi squartati in molti altri film. Vale la pena vederlo.

considerando il low price investement, la nuit, la città semi deserta, gli attori, le cose probabili e non improbabili

SPOILER

il fatto che ti viene di alzarti dal divano per romperlo in due...

direi che un 8 è anche scarso...

Riconoscendo l'impegno, però, guardando la prevedibilità dell'epilogo che sopraggiunge nell'esperto spettatore, la somma fa il totale, come direbbe il grande Totò, insomma, allora un 8 ci sta....con un mezzo in più

comunque da vedere...subito!

Un ottimo thriller/horror ricco di suspance,mai banale o scontato,che culmina con un finale scioccante.Da non perdere

film piatto, immagino fatto con un basso budget...il finale è molto bello ma durante tutto lo svolgimento è scontato...e gli attori non sono niente di che...

SPOILER

Un buon thriller con uno svolgimento non banale e che seppure con qualche incongruenza mantiene inalterata la tensione fino al finale da cardiopalma....
consigliatissimo!

Shuttle è il classico film che stravolge le regole, si intuisce dai primi munti che il regista non vuole realizzare un film con i soliti stereotipi degli altri film dello stesso genere e tranne qualche concessione crea un film angosciante, ritmato e pieno di colpi di scena, uno su tutti che forse si può anche prevedere, ma spiazza in maniera impressionante.
I protagonisti sono tutti ben caratterizzati, anche se non resi alla perfezione dal sufficiente doppiaggio in italiano, calati nelle loro parti in ottimo modo e che reagiscono sempre realisticamente.
Il finale è davvero duro e difficile da digerire e lascia con più di una riflessione, su un fatto che purtroppo accade spesso anche se non se ne parla molto.
Tranne qualche piccolo difetto e qualche intoppo non svelato ( il video di sorveglianza, l'auto che tenta di tamponare il bus navetta ) e

SPOILER il film vale la pena di essere visto.

Reduci da una vacanza due ragazze salgono su un autobus per far ritorno a casa,purtroppo per loro e per gli altri passeggeri il tragitto si rivelerà una discesa agli inferi.
Più thriller che horror,"Shuttle" si sofferma con buono scrupolo sulle psicologie dei personaggi cercando di delinearne uno spessore che vada oltre le solite fragili figure destinate ad una brutta fine.La fermezza nell' offrire qualcosa di inusuale e al tempo stesso di mantenere un ritmo elevato funziona discretamente.La pellicola offre alcuni colpi di scena adeguatamente orditi,mentre la coerenza narrativa tutto sommato soddisfa pur presentando qualche esagerazione.
Nel complesso non dispiace questo "Shuttle",forma derivativa di "Hostel" e discepoli vari, con al posto delle scene di tortura l'antefatto ad esse,ossia il reclutamento forzato delle vittime.
Anderson crea un tangibile attrito tra le potenziali vittime e l'autista del bus,preposto al sequestro per scopi inquietanti di cui nel finale le intenzioni saranno chiarite solo a grandi linee.
Il gioco regge bene almeno finchè aderisce ad uno schema non comune,poi perde qualcosina pur non cedendo mai in modo irreparabile.Convincenti le due attrici principali.

Thriller teso e angosciante. Una vera soorpresa che consiglio agli amanti del genere.
Fotografia cupa, ambientazione notturna e location desolate aumentano la tensione più che palpabile del film.
Non annoia e gli attori sembrano tutti molto calati nelle parti.

Un thriller/horror realizzato bene e molto cupo, però alla fine è sempre la solita minestra riscaldata che di certo non rende il film memorabile. Qualche buono spunto come il finale, ma il resto non è che mi abbia colpito molto.

Potrebbe essere migliore. Ma tanto. Crea tante aspettattive ma pian piano le delude tutte. Rende però molto bene l'atmosfera cupa di un horror-thriller

D'accordo con il commento precedente..thriller-horror dalle atmosfere cupe e malsane..il senso che non ci sia via di scampo è sempre presente in tutta la pellicola. Il regista inoltre è bravo sino alla fine perchè tiene vivo l'interesse dello spettatore andando a rivelare solamente negli ultimi istanti del film del perchè di tanto orrore. Buone le recitazioni in generale..fotografia volutamente un po' spenta per rendere il tutto ancor più cupo e angoscioso..film promosso.

110 tesissimi minuti orrorifici, cupi, opprimenti, misteriosi e spaventevoli quanto basta per far ricordare il film.

Quest'ultimo non spiega completamente tutto ciò che viene mostrato sino alal fine, ma la conclusione è ugualmente amara.

L'ispiratore è l'Hostel di turno, ma qui un pizzico di originalità nelle tematiche (donne bambole immacolate richieste da un certo mercato !?) e nelle locations (aeroporto e dintorni) lo si carpisce comunque.

Colpi di scena su colpi di scena abbastanza azzeccati (ranne quando il killer stile Michael Myers non muore mai manco con un proiettile in fronte), buone interpretazioni, regia ok (Edward Anderson è stato pure sceneggiatore di Un colpo perfetto con la Moore, non male come cosa).

Da vedere.