Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Sinceramente mi aspettavo di vedere un filmetto erotico senza troppe pretese,ed invece mi sono trovato di fronte ad una pellicola anni 70 molto diversa.......non conosco questo "Storia Dell'Occhio" di Bataille quindi non posso dire quanto il film sia o non sia fedele al testo letterario........ ma devo ammettere che mi è alquanto piaciuto. E una pellicola bizzarra,diretta con uno stile visionario e surreale,un po noiosa e tirata via a tratti ma sempre interessante,cioè è il tipico film che nonostante presenti diversi difetti ha un certo fascino,cosa che permette di seguirlo senza troppa fatica fino alla fine. Una discreta interpretazione degli attori contribuisce a rendere ancora più gradevole il tutto,niente male se capita a tiro merita una visione.
Proprio quando mi ero ripromesso che, in un futuro forse molto lontano, avrei provato almeno a girare una trasposizione cinematografica di "Storia Dell'Occhio" di Bataille, ecco che scopro che un film tratto dal romanzo esiste già. Un film italiano per giunta e con una scelta infelice di titolo e locandina che lasciano presagire uno di quei filmacci italiani erotici anni '70.
Ora. Trasporre Bataille è difficilissimo, se non impossibile: al di là del suo immaginario malato, carnale, vertiginoso, profondamente colto e volgare allo stesso tempo, il problema risiede anche nell'inimitabile scrittura dell'autore francese. Come riproporre "Storia Dell'Occhio", un capolavoro della letteratura, senza cadere in facili e umilianti trappole? Un romanzo secco, volgare, provocatorio, animalesco e selvaggio, ma allo stesso tempo dolce, giovanile, fresco. La bellezza di quel romanzo risiede nell'estremo equilibrio tra gli opposti, ruotando attorno al delirante simbolismo uovo-occhio.
Simbolismo che non compare nel film "Simona", preferendo concentrarsi sulla narrazione. Eppure Longchamps si è impegnato. Il film parte molto bene immergendoci subito in un chiaro immaginario Bataillano: è visionario, rozzo e surreale. Promette bene sin da subito, per poi sgonfiarsi pian piano nell'inevitabile tedio. Il finale, che nel libro era pazzesco, si risolve troppo velocemente e senza minimo coinvolgimento emotivo, come se l'opera fosse monca.
Premio il coraggio del regista e la sua capacità di dirigere sequenze che avrebbe potuto girare anche Bataille stesso. Il risultato è sufficiente e poteva andare molto peggio.