the abcs of death regia di Angela Bettis, Hélène Cattet, Ernesto Díaz Espinoza, Jason Eisener, Bruno Forzani, Adrián García Bogliano, Xavier Gens, Noboru Iguchi, Thomas Cappelen Malling, Jorge Michel Grau, Yoshihiro Nishimura, Banjong Pisanthanakun, Simon Rumley, Marcel Sarmiento USA 2012
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26 lettere, 26 corti, 26 registi. La durata risicatissima argina pesantemente le potenzialità, così che la forbice media degli episodi è abbastanza ristretta. E' un progetto dove è molto più probabile differenziarsi in negativo piuttosto che in positivo. Partiamo:
A Da Vigalondo mi aspettavo di più. Si devono chiudere i conti in famiglia prima che nel mondo. Malvagità o un atto d'amore? Voto 5.5
B Una coppia manda a letto una bambina spaventandola per farsi una sveltina. Arriva il cugino di Machete e li uccide. Voto 5
C Non fosse stato il primo avrei scommesso 1.000 euro che il corto di Vigalondo fosse questo. E' un piccolo Timecrimes, ma insignificante. Voto 5.5
D Forse semplice, forse il rallenty serve solo per riempire i minuti e a mascherare i morsi del cane, forse è prevedibile, ma è uno dei migliori. Almeno il regista ha ragionato e calcolato, sapeva che aveva poco tempo a disposizione, da ciò un'idea di una riga, brillante e perfetta per questa raccolta. E poi è girata con stile càzzo... Voto 7
E Episodio inutile, non il peggiore solo per demeriti degli altri. Angela Bettis torna a recitare per favore. Voto 4
F Noboru Iguchi ha seri problemi. Qualcuno lo aiuti. Voto 2
G Un determinato suicidio con la propria passione. Difficile da giudicare. Voto 6
H Non saprei che dire, incomprensibile da cosa sia nato. Attori cani. Voto 4.5
I La sensazione è che sia più di quello che sembri, ma io non l'ho capito. Voto 5.5
J Almeno fa sorridere ed è da interpretare. Un boia che non riesce a uccidere un uomo, se lo immagina che lo prende in giro ma non funziona, se lo immagina agonizzante e ci riesce. E' così? Non so. Voto 6.5
K Lotta animata con la propria mèrda. Bah... Voto 5.5
L Malatissimo, al confine tra il pregio e il difetto. Diretto dal regista del corto capolavoro in V/H/S/2, con lo stesso incredibile attore che interpretava il Padre (qua è il segaiolo nello Stage 13). Disturbante, rivoltante e cattivissimo nel finale. Il messaggio però non è chiaro. Voto 7
M Brevissimo e tremendo. Voto 6
N Pappagallo idolo. Voto 6
O Asfissia erotica? Sembra che il regista voglia ostentare qualcosa, e questo è irritante. Voto 5
P Rumley abbandona le immagini rosse e blu e la fotografia rimane comunque di gran livello. Come al solito poche parole e tanto cinismo, anche se più celato. Voto 6.5
Q Idea intelligente nata dal fatto di non avere idee. Finale forzato. Voto 6
R Sarà qualcosa di metaforico forse... di certo io non ci ho capito un càzzo. Voto 5
S Niente male l'idea del fuggire da quel mostro che in realtà ti ha già preso, però non condivido lo stile alla Bitch Slap. Voto 6.5
T Qua almeno qualcuno ci ha impiegato del tempo, questo è sicuro. La plastilina, lo stop motion, lo splatter, la crudeltà soprattutto, tanti pregi e nessun difetto. Mi ha fatto tornare in mente "Celebrity Deathmatch". Voto 7
U Gli ultimi minuti di un vampiro potevano essere più originali. Voto 6
V Che cosa credevano di fare in così poco tempo? Non è certo un'idea adatta a questo proposito. Si apprezza il coraggio. Voto 5.5
W Praticamente la stessa idea della lettera Q, ma qua gli autori non prendono una decisone precisa, o meglio, tra le tante si perdono nel "What the Fuck!?". E quindi: Ma che càzzo è?! Il delirio. Voto 5.5
X La società dell'apparire sbatte in faccia solo bellezza ed è (forzatamente) aggressiva con le persone grasse, non c'è spazio per loro. Occorre un cambiamento drastico. Corto assurdo che raggiunge il suo obiettivo. Voto 6.5
Y Mi scoccerebbe un po' non riuscire a trovare un episodio che sia sopra gli altri, ma in tutta onestà non credo ci sia. Io però mi sento più affezionato a questo, vuoi per il volto dell'attore che è tutto un programma, vuoi per la bellissima inquadratura nel corridoio con la sagoma cornuta, vuoi per la disgustosa scena del sudore, vuoi per la vendetta, vuoi per la musica, vuoi soprattutto per la fotografia da urlo, vuoi per tutto questo... Si, lo voglio. E' il mio preferito. Colori caldi bellissimi che il regista ci aveva già fatto ammirare in "Hobo with a Shotgun". Voto 7.5
Z Mix senza senso nella pazzia dilagante, con il nazismo, il dottor Stranamore nipponico, sushi, sangue intimo, càzzi piccoli, un càzzo gigante, sperma di riso, ortaggi tirati dalla fica, le Torri Gemelle nelle tette, Fukushima nelle chiappe, scene lesbo, abbuffate e chi più ne ha più ne metta. La depravazione giapponese è allarmante. Voto 2.5
RIASSUNTO FINALE Come già detto sintetitizzare il cinema in così poco tempo è molto difficile. Non è un caso che i migliori sembra che siano quelli più artistici, ad esempio: -D e Y in cui manca completamente la parola e in stile videoclip; -T realizzato artigianalmente; -S e X perché metaforici; -L perché estremo; -K era avvantaggiato perché un cartone animato, ma non l'ha sfruttato. I peggiori sono quelli che hanno provato ad essere estremi come L, ma in modo assolutamente gratuito: -F con le sole scoregge; -Z con tutto quanto. Sono loro i 3 più malati. Guardacaso tutti asiatici, dal punto di vista della perversione hanno una marcia in più, bisogna ammetterlo. Il più deludente però è la E.