the alphabet killer (2008)

Thriller di fattura veramente modesta basato sulle omonime vicende del vero serial killer rimasto sostanzialmente senza volto. Una sceneggiatura modesta che non alimenta la minima tensione, scarsa credibilità in troppi frangenti ed una interpretazione della protagonista di basso livello che nemmeno comprimari di lusso riescono ad elevare la qualità complessiva di un lavoro caratterizato generalmente da una piattezza più unica che rara.

Si è attratti dal vederlo perché si ispira ad una storia vera.
Risulta un pó noioso.
L'attrice protagonista a mio avviso è brava.

Non è molto convincente dal punto di vista dello sviluppo narrativo. La sospensione tra il paranormale e l'autosuggestione non è ben riprodotta. Il tutto resta sempre in superficie non coinvolgendo lo spettatore più di tanto.

SPOILER

Un buon thriller con un buon cast. Regia piuttosto televisiva ma discreta, una bella fotografia e una trama che alletta sono gli ingredienti alla base di questo film. Purtroppo il ritmo molto pacato che sfiora il soporifero comincia a farsi sentire nella parte centrale, quando la narrazione si dilunga troppo confondendo lo spettatore con particolari forzati e con qualche piccolo buco di sceneggiatura. Finale un po' prevedibile e buttato lì, ma tutto sommato resta un prodotto che merita la sufficienza.

Schmidt è un regista che sa girare benino ma i suoi film soffrono sempre nella sceneggiatura.
Da Wrong Turn torna la Dushku che anche qui se la cava bene, e il resto del cast composto da Hutton,Ironside e Moseley non è nemmeno malvagio.
Ma l'eccessiva staticità della trama priva di sussulti, unita alle visioni della protagonista decisamente fuori luogo, rendono il film abbastanza indigesto per lo spettatore navigato nel genere.

Un thriller come tanti, niente di speciale, storia come altre, nulla di originale.

Thrillerino che non sa nè di carne nè di pesce. Attori da quattro soldi e regia abbastanza distratta. Alla fine il risultato è mediocre.

non si capisce perche'il film voglia per forza sfociare nel paranormale.
alcune scene sarebbero state evitabilissime, e probabilmente il film ne avrebbe guadagnato.
alcune interpretazioni sono francamente imbarazzanti.
evitatelo

Un thriller mediocre, per non dire brutto. Presenta ogni sorta di banalità e la componente horror è completamente estranea dal resto del film.
Da evitare.

L'idea thriller è carina con il serial killer alfabetico, ma quando si sfocia nell'horror paranormale con alcune sequenze il film ci perde. Era meglio che rimaneva nel filone thriller, per me. Bene Eliza Dushku, cameo per il grande Ironside (ex resistenza nella serie Visitors anni 80).
Sufficiente.

Thriller USA complessivamente mediocre, visto anche il cast era lecito aspettarsi molto di più.

non mi è piaciuto..concordo con chi ha detto ke è troppo pasticciato

Noioso, pasticciato, tensione non pervenuta, recitato così così anche se il cast non è affatto male.
ho sbadigliato per quasi tutta la sua durata.
Peccato.

Non mi è affatto dispiaciuto questo thriller con qualche venatura horror, procede in maniera intrigante merito anche di una buonissima interpretazione della protagonista, una detective con crisi di schizofrenia, abbastanza originale, invece non mi ha convinto molto il finale, troppo sbrigativo.

Thrillerino di modesta fattura..non m'è piaciuta la regia ed anche la recitazioni generale dei personaggi che hanno poco spessore. Inoltre il film è un po' troppo lento e compassato e non più di tanto coinvolgente..complessivamente insufficiente.

Pessimo il doppiaggio. L'attrice protagonista non è così brava a recitare come dicono gli altri.
Il film è molto noioso e scontato. Ho intuito subito chi era l'assassino.
Il finale non mi é piaciuto per niente.

buon thriller questo the alphabet killer! tratto da una storia vera di un serial killer che uccideva i bambini! cio' che penalizza questo film e' la durata un po' eccessiva 15 minuti meno sarebbe stato l'ideale! la protagonista l'ho trovata un po' irritante e il doppiaggio da serie b! nel complesso un buon 7 lo vale anche x il finale!

Troppo lento,sembra non decollare quasi mai,privo di colpi di scena ma la trama è stata ben studiata.

Gli effetti e il doppiaggio non sono il massimo ma la storia è bella e viene rappresentata in modo accattivante.

Thriller banale e insapore questo diretto da Rob Schmidt. I personaggi sono poco caraterizzati anche a livello psicologico e l'immedesimazione non può quindi avvenire. L'intero cast, composto anche da volti noti come Timothy Hutton, delude in interpretazioni superficiali. La trama si sviluppa in maniera noiosa e il "cattivone" si rende riconoscibile appena appare in scena.

Nel film c'è un Michael Ironside, anzianotto e bastardo, che avranno pagato poco per la carriera mai importante ed oggi alla fine ed un Timothy Hutton, controverso, che avran pagato poco poichè è oggi a spasso, attore con poche risorse ormai, seppur con interpretazioni valide alle spalle.
Trama interessante e delicata, con la protagonista bravissima. Tema doloroso questo, piacerà agli amanti di CSI e Criminal Minds.
Un pò smorto, ma non lento.