Un prete americano che lavora in Messico viene posseduto durante un esorcismo e finisce per commettere un atto terribile. Diciotto anni dopo, le conseguenze del suo peccato tornano a perseguitarlo, scatenando la più grande battaglia interiore.
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La regia omaggia il capolavoro di Friedkin con inquadrature ad hoc, la storia invece tenta di sovvertire i principi di quasi tutti i film incentrati sulla possessione demoniaca, invertendo i ruoli e tentando, come da titolo, un cambio di direzione che, però, non convince totalmente per come perpetrato e condotto. Di sicuro è un horror realizzato discretamente che riesce a ricreare la giusta atmosfera e situazioni tensive, con qualche umpscares ben assestato e un make up di tutto rispetto, ma lascia un po' d'amaro in bocca nella sua conclusione e in alcuni punti poco chiari. Cast, regia ed effetti speciali degni di apprezzamento ma lontani dall'essere indimenticabili. Prodotto sufficientemente valido ma nulla più.