the red shoes regia di Yong-gyun Kim Corea del Sud 2005
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the red shoes (2005)

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locandina del film THE RED SHOES

Titolo Originale: BUNHONGSIN

RegiaYong-gyun Kim

InterpretiHye-su Kim, Seong-su Kim, Yeon-ah Park, Su-hee Go, Eol Lee

Durata: h 1.43
NazionalitàCorea del Sud 2005
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 2006

•  Altri film di Yong-gyun Kim

•  Link al sito di THE RED SHOES

Trama del film The red shoes

Dopo aver scoperto che il marito la tradisce, Sun-jae, prende con se la figlia e si trasferisce in un appartamento di periferia, in realtà ad uso ufficio, a Seoul. Un giorno mentre si trova nella metropolitana, rimane attratta da un paio di scarpe rosse lasciate lì da qualcuno. Purtroppo per lei, quelle scarpe le riserveranno una brutta sorte...

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Voto Visitatori:   6,12 / 10 (39 voti)6,12Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
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Voti e commenti su The red shoes, 39 opinioni inserite

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BenRichard  @  08/05/2018 02:16:11
   7 / 10
Porca miseria mi ha sorpreso non poco questo film! Mi aspettavo un pò la solita roba horror orientale e in effetti è un pò la solita roba horror orientale :D ma il pregio che ha è che è veramente molto ben curato sull'aspetto tecnico e visivo. Ottima la regia, ottima la fotografia, molto ben gestiti i giochi di luce e colori, e anche il livello di recitazione è davvero notevole. Soprattutto bravissima la protagonista. La sceneggiatura (che prende spunto dalla fiaba di Hans Christian Andersen "Le scarpette rosse" ma adattata in chiave horror) potrebbe non convincere pienamente il pubblico più esigente in quanto presenti comunque qualche piccolo buco dovuto più che altro da un finale con il colpo di scena che andrebbe a chiarire gli avvenimenti più salienti del film. La vera conclusione anche, prima dei titoli di coda, rimane in qualche modo ambigua non capendo bene quindi una certa cosa che riporto nello spoiler

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Mi sento di premiarlo trovandomi pienamente d'accordo col voto del recensore dando un bel 7 del tutto meritato a questo prodotto che arriva dalla Corea del Sud.
Non mi ci ero mai avvicinato per colpa del mio scetticismo in quanto credevo fosse una sorta di copia incolla dei vari The ring, The grudge ecc...nonostante la somiglianza nell'aspetto narrativo e nelle atmosfere, ha la capacità comunque di diversificarsi in qualche modo rispetto ad altri del suo genere.
Inoltre mi sembra di capire che non abbia un sequel, cosa a mio parere molto positiva. Il film in sè in questo modo acquisisce maggiore importanza.
Altra nota che ho apprezzato parecchio, c'è una scena che cita alla grande una delle scene più memorabili del primo Nightmare di Wes Craven. Potrebbe essere visto come una scopiazzatura ma a me piace pensare che il regista abbia voluto citare appositamente in un lavoro ben fatto uno dei più rinomati maestri dell'horror.

alex94  @  24/09/2016 09:36:53
   6 / 10
Un horror orientale che presenta un aspetto tecnico eccezionale,sicuramente superiore alla media, grazie ad una fotografia che da vita a degli stupendi giochi di colore e alla grande attenzione della regia per i dettagli....insomma via, dal punto di vista estetico siamo davanti ad una pellicola assai potente.
Quello che convince meno invece è la trama,certo il soggetto e il suo tentativo d'allaccio con la celebre favola di Andersen "Le scarpette rosse" non sono niente male,peccato però che la storia non convinca più di tanto nel suo svolgimento,
per alcuni aspetti risulta frettolosa mentre per altri inutilmente tirata per le lunghe......inoltre la pellicola non spaventa ed anche il finale che dovrebbe rappresentare il picco dell'intero film in questo caso non è veramente nulla di che....
Presente invece una dose di violenza superiore alla media ed un cast abbastanza in forma.
Un film così e così, presenta degli indubbi pregi ma anche altrettanti difetti,se vi capita a tiro potete vederlo tranquillamente,se lo evitate però non vi perdete nulla d'eccezionale.

Sbrillo  @  12/09/2014 03:41:40
   7 / 10
Regia, fotografia e colonna sonora degni di nota....
il film ha una buona trama e tra deliri e morbosità, riesce a farsi seguire nonostante le quasi 2 ore di film....
non sono appassionato di horror, ma una visione gliela si può dare!

(belli e apprezzabili gli stacchi tra scene horror e balletto classico)

horror83  @  01/08/2013 13:49:54
   6½ / 10
carino, si lascia guardare. magari per una sola visione!

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sossio92  @  30/07/2013 00:27:26
   7 / 10
Buon horror dedicato alle famose scarpette ''rosse'', incarna tanta morbosità e delirio , si lascia guardare , consigliato ...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  05/07/2013 18:06:27
   7 / 10
CyberDave  @  12/05/2013 11:14:11
   6½ / 10
Tra i tanti ottimi horror Koreani questo film sembra avere una marcia in meno.
Dopo un inizio caratteristicamente lento, dove si conoscono i protagonisti ecco che inizia a delinearsi la storia, una ghost story classica con tutti i canoni del genere.
Dopo però una buona partenza il film si perde un po a mio avviso non riuscendo sempre a risultare godibile ma diventando a tratti un pò noiosetto.
Gli spaventi non mancano, alcuni davvero ben fatti e riescono a tenere alta la tensione nei giusti punti e poi arriva il "doppio" finale, uno che chiude la ghost story e l'altro che sistema l'altra storia parallela del film, un finale ben fatto che, coe sempre accade negli horror orientali, sistema le cose e riesce a chiarire l'intera vicenda.
A mio avviso non del tutto a sorpresa, abbastanza telefonato infatti

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Resta comunque un buon horror anche se da quelle parti se ne sono visti di molto più belli!!!!

deliver  @  11/04/2013 09:28:03
   7½ / 10
Non sono d'accordo con i detrattori di questo film. Thriller/horror uscito da noi nel 2005, The red shoes anzitutto si avvale di una regia e di una fotografia degni sicuramente di nota - ottimo plauso per il cinema coreano che dimostra di poter competere internazionalmente.
La storia, rivisitazione metropolitana della fiaba di Andersen, è accattivante, cupa, tetra: una lenta catabasi attende chi irresistibilmente voglia indossare le fantasmatiche scarpine, metafora di un ostinata ossessione del possesso e della necessità di farsi valere nella scala sociale (in Korea è un privilegio di indubbia bellezza per una donna potersi permettere un paio di scarpine appariscenti) a tutti i costi. Ma il desiderio di essere si trasforma poi in cupio dissolvi, fino al finale coronato da un bel colpo di scena.
Le sequenze di suspance non mancano, così come un ottimo montaggio riesce a trasmettere allo spettatore la giusta dose di disagio e angoscia.
L'ambientazione metropolitana e gli interni di suburbie desertiche rendono lo sfondo della pellicola parecchio suggestivo, ma anche riflesso di un'umanità sospesa in un limbo di incomunicabilità e schiava dei drammi perversi della psiche.
Ribadisco, lo considero un ottimo prodotto, ingiustamente passato in sordina e poco ricordato.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  03/12/2012 16:29:17
   6 / 10
Non molto originale rispetto alla media coreana; l'inizio è fulminante, poi si ammoscia un po'. Comunque sufficiente.

gemellino86  @  18/09/2012 07:51:30
   7 / 10
Un buon film tutto sommato. Non rimarrà certo nella storia però ci sono buoni momenti di tensione. L'ho trovato anche molto inquietante.

speXia  @  15/08/2011 18:49:41
   8 / 10
Consigliato! :D

pinhead88  @  20/03/2011 16:55:08
   8 / 10
A me è piaciuto. L'incipit è straordinario, così come la rivisitazione in chiave horror/grandguignolesca della favoletta di Andersen. A differenza delle noiosissime miriadi di pellicole coreane a base di spettri malevoli dai capelli corvini, In Red Shoes c'è una componente misteriosa e affascinante che trova gli agganci giusti proprio nello spunto favolistico creando interesse, tensione e suspense al punto giusto. Il tutto coronato da un'atmosfera macabra davvero grandiosa (le scene in metropolitana su tutte). Fotografia e scenografia ottime. Il finale non mi ha convinto moltissimo, anche perchè finali del genere non sono certo una novità, ma nel complesso rimane un ottimo prodotto.

76eric  @  17/08/2010 18:12:02
   6½ / 10
Si può dire che neanche questo coreano Red shoes, una specie di trasposizione horror della favoletta di Andersen, faccia molto per distinguersi dalla massa di pellicole provenienti dall' est asiatico.
La contrapposizione madre-figlia per un motivo così futile (un paio di scarpe rosse, pardon fucsia trovate per caso in una metrò....., ma che bello script, dal quale la vicenda si evolve.....) è veramente ben fatto, anche se alcuni momenti lasciano basiti; pensiamo all' amica cicciona che parla da vera amica, ma che quando vede quelle cazz* di scarpe ( avrebbero potuto comprarsele no?) perde il lume della ragione pur di indossarle.
I collegamenti con The Ring ci sono tutti, con la madre della piccola che cerca una spiegazione plausibile agli inquietanti avvenimenti legati al "glamourous" paio di scarpe, come nella presenza malefica del fantasma.
Però, anche se inflazionate, alcune scene fanno paura e questo anche grazie alle ottime scenografie ed al "classico" effetto sonoro.
L' ultima sequenza nella metropolitana, con l'andirivieni della luce ha un epilogo di tutto rispetto e passato lo "spago" ti fà venire in mente lo strano modo di scendere le scale di Linda Blair.......
Dal lato tecnico è veramente ineccepibile, le immagini sono nitidissime e curatissime, per cui un plauso alla regia ed alla fotografia, anche se la sceneggiatura soprattutto per i motivi di cui sopra, ma anche per altro, fa buchi. Comunque nonostante tutto a me è piaciuto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/08/2011 13.01.32
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Xavier666  @  04/08/2009 02:38:58
   6½ / 10
Carino ma niente di che, la storia in effetti è abbastanza interessante e la fotografia malsana sarebbero dei punti di forza se non fosse che ogni tanto mi annoiavo e facevo fatica a seguirlo... Mancava di quel quid fondamentale per essere un bel film...

lolloso22  @  29/03/2009 17:16:54
   8½ / 10
per me e' un film molto inquietante

VikCrow  @  04/03/2009 19:13:20
   10 / 10
Questo film va visto! Grandioso!!

Ciaby  @  23/12/2008 20:37:21
   10 / 10
bellissimo! fatto da Dio! con attori fantastici, una fotografia da urlo e una regia da sballo :D e non manca la paura!

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  16/12/2008 20:20:08
   6½ / 10
Non è male anche se gli ingredienti degli horror orientali ormai sono sempre gli stessi + discreta metafora... ma chi mi spiega qual'è la maledizione delle scarpe?



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dido the best  @  04/06/2008 19:33:42
   6½ / 10
in effetti se si fosse fermato nella scena che ho messo in spoiler avrei capito il film... ma invece no va avanti e alla fine non ho capito un c***o cmq non è male

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2 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2011 18.47.37
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marfsime  @  25/05/2008 19:37:27
   6½ / 10
Per essere un film di matrice orientale non è affatto male rispetto ai suoi colleghi..risente solo un po' dei soliti clichè horror abusati da altre pellicole provenienti dal medio oriente ma tutto sommato si lascia guardare. Unico appunto:le scarpette sono rosa nel film..non rosse! Una stranezza e contraddizione non indifferente.

antonellina  @  24/08/2007 00:05:22
   6 / 10
film decisamente curioso con finale al quanto interpretativo!

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  28/07/2006 15:58:06
   7 / 10
Curiosa rivisitazione in chiave moderna della fiaba di Andersen "Le scarepette rosse", The red shoes è un film di buona qualità e di discreta fattura, che merita di essere visto. La storia, a mio giudizio e contrariamente a quanto ho letto nei precedenti commenti, è ben dosata e alterna efficaciemente sequenze veloci con qualche c.d. "immagine shock" e momenti d'introspezione e di caratterizzazione dei personaggi che consentono al film di restare sempre in bilico fra la pellicola horror ed il thriller psicologico. La trama presenta indubbiamente alcuni buchi narrativi e il ricorso a vari cliché del cinema di genere, che tuttavia non disturbano e che vengono sanati dalla buona qualità della regia, della scenografia e delle musiche. Queste tre componenti sono state capaci di creare atmosfere più che discrete.
Ma, al di là del plot narrativo, quello che mi è piaciuto è il contenuto metaforico della storia, ben simboleggiata da questo paio di scarpe che, essendo oggetto di desideri, di vanità, di superbia e di gelosia, diventano il sibolo di una piaga insita nella natura umana e capace di manifestarsi in una qualsiasi epoca e in una qualsiasi società. Non a caso il film si articola su due differenti verità: quella del presente relativa alla vita privata e sociale della protagonista che vive in una Seul ormai libera dal regime, e quella del passato relativa alla storia delle scarpe rosse (che poi rosse non sono per niente, ma è proprio nella scelta del titolo che si manifesta il più elsplicito riferimento alla fiaba di Andersen) più che alla storia delle donne che le hanno possedute e che se le sono contese. Quindi non si tratta di un mero film horror né di un semplice thriller psicologico, quanto piuttosto di una bella metafora di un male umano e sociale che può essere circoscritto con due parole: invidia e gelosia. Emozioni e degenerazioni che il regista ha saputo ben manifestate attraverso immagini a volte truculente, ma mai splatter, oscure e tetre, a volte persino rovesciate, così come è "alla rovescia" la psiche di alcuni personaggi.
A tutto ciò si aggiunga che la regia è assai elegante e raffinata. Le scene di danza sono una accurata ricerca di bellezza e di armonia che si trasforma in un piacere e in una festa per gli occhi dello spettatore. Così come è elegante ed intelligente, oltre che bella, l'immagine della protagonista che, scoperto il tradimento del marito, indossa le scarpe di colore blu elettrico, che erano indossate dall'amante dell'uomo durante il tradimento: la protagonista le indossa e si mette di fronte alla specchiera, composta da un vetro centrale e due ali laterali, si guarda e si avvicina al vetro dello specchio centrale fino ad appoggiarvi contro la fronte; in quel momento il suo volto, tanto tormentato quanto lo è la sua anima, è ripreso da tre diverse angolazioni.
The red shoes è un film che consiglio caldamente a chi cerca qualcosa che vada al di là di un semplice film d'intrattenimento. E' in assoluto il migliore fra i quattro film horror che ho visto nell'ultima settimana (Fragile, Hostel, Saint Ange).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  15/05/2006 09:34:09
   6 / 10
La pecca maggiore di questo film è la mancanza di originalita'...la sensazione è quella che il regista si sia divertito a mescolare diversi film horror di matrice orientale passati recentemente nelle sale.
Ritroviamo infatti molto richiami verso pellicole come Dark Water,The Ring o The Call.La storia di madre e figlia che si traferiscono in un appartamento tenebroso è pari pari a quella di Dark Water,mentre il fatto che la morte arrivi per mezzo di un oggetto maledetto,si era gia' visto con videocassette e telefonini vari,tra l'altro anche il finale(come svolgimento)è molto simile a The Ring...altro problema è che anche le motivazioni di fondo per gli omicidi sono sempre le stesse e cioe' siamo di fronte al solito fantasma incavolato nero causa tradimenti vari.
Detto cio' il film risulta guardabile,complice una bella fotografia piuttosto oscura e qualche scena sanguinolenta ben realizzata,la sceneggiatura pur presentando qualche buco è scorrevole ed ansiogena,inoltre il fatto di voler mettere in mostra l'avidita' umana con le sue conseguenze è un fatto importante.
Un prodotto di medio livello,a mio avviso c'è molto di peggio in giro.
P.S. La bimba protagonista del film è bruttissima oltre che odiosa,ma dove l'hanno trovata?Certo che chi si occupava del casting poteva far di meglio!

vivaHOMER  @  24/01/2006 18:13:24
   7 / 10
Devo dire che il film nn è uno dei + paurosi che abbia mai visto, cmq, detto questo , se si vuole veramente capire il film bisona arrivare alla fine , e nn addomentarsi a metà dell'opera. Infatti, ho dovuto vedere prima 30-40 min. "normali", cioè , che fino ad allora sembrava tutto tranne che un horror.
Gli dò sette, quindi, solo per il resto del film (20-30 minuti scarsi), e sinceramente mi è piaciuto.

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