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Home invasion di notevole livello,tutto giocato su una tensione che non lascia scampo creata mediante i soliti sotterfugi del genere utilizzati però con maestria dal bravo Brian Bertino.Non aspettatevi un nuovo “Funny games”,siamo dalle parti di un onesto prodotto,nulla più. ”The Strangers” nella sua costruzione è veramente ben fatto,con un accumulo di eventi semplice ed angosciante,supportato da numerosi sbalzi di volume accoppiati alle consuete repentine apparizioni che qualche salto sulla poltrona lo provocano,senza dimenticare il gran lavoro svolto sugli effetti sonori che contribuiscono, e non poco,ad innalzare i livelli di suspense.I tre invasori sono sufficientemente sinistri,grazie a maschere inquietanti che ne esaltano la muta follia. I difetti sono riscontrabili in un finale stiracchiato,meno spietato di quel che sarebbe potuto essere e in una recitazione non sempre in linea con i drammatici eventi,a volte gli attori, soprattutto Speedman,paiono un po’ troppo freddi e legati,seppur Liv Tyler complessivamente non dispiaccia. Bertino è intelligente nel mostrare una violenza senza ragione (apparente) rispetto ala stragrande maggioranza dei thriller/horror mainstream,che pretendendo di spiegare logicamente ogni sfumatura scadono spesso nel dejavu ,o peggio,nel ridicolo. L’evidente brutalità in questo film trae sostentamento attraverso una perdita di valori ed identità,prendendo forma attraverso una riflessione pessimista,ossia che i persecutori indossano maschere identificabili con quelle di un nucleo famigliare.Bertino sembra quindi indicare l’ambito domestico come ambiente fertile per corruzione e deviazioni,additando così malevolmente uno dei valori più celebrati in America …e se così fosse il sottotesto che ne salterebbe fuori non sarebbe poi così insignificante.