the unknown (2009)

Dimenticate i musical bollywoodiani e storie di sole cuore amore (okay...saltate l'incipit del film con tanto di balletto indiano), perchè l'India è ben più vasta in campo cinematografico: da anni, infatti, si sta addentrando in territori prima estranei. Dalla crime story al thriller, fino all'horror: e uno dei nomi di punta del cinema indiano è proprio Ram Gopal Varma, veterano del noir, passato all'horror di recente (Phoonk, Bhoot, Vaasta Shastra), il cui talento eclettico viene messo in scena anche per questo "Unknown".

Dimenticate, però, anche l'horror di maggior successo del regista, ovvero "Bhoot": "Unknown" non è una macchina di paura che miscela ghost stories asiatiche a pulsioni à la esorcista, è un film horror di rottura.

Di rottura perchè, in un'epoca in cui si potrebbe mostrare qualunque mostro o entità con un paio di tecniche cinematografiche, Ram Gopal Varma punta alla non-visione, lasciando il suo mostro alla non-esistenza, tant'è che nemmeno a fine film si scoprirà che cosa possa essere l'assassino.

Il film gioca sulla paura della non-conoscenza e sul terrore dell'invisibile, e si rivela avvincente: inseguimenti, tensione, rumori, suspense, ritmo alle stelle e un pizzico di gore rendono questo piccolo film come un giro al luna park.

E' vero, la sceneggiatura non è ispirata e presenta molti buchi, ma vi divertirete come non mai.

Bellissima l'attrice che interpreta Asha (eheheh...), sopra la media la performance di tutto il cast.