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È veramente arduo comprendere quale sia la finalità di questa pellicola. Stando alle parole del suo autore l'ispirazione giunge da alcuni anziani che Harmony Korine da ragazzo vedeva aggirarsi nel suo quartiere con fare piuttosto bizzarro. Questo ricordo, insieme al fatto che i bidoni della spazzatura di sera, sempre secondo il regista, con le fioche luci dei lampioni assumono fattezze antropomorfe, hanno indotto Korine a proporre un susseguirsi di sketch nonsense impressi su vecchia e rovinata vhs, come fosse un ritrovamento d'epoca riferito ad una civiltà idiota che ha raggiunto il suo Nadir. In parole povere si tratta di un gruppo di persone (tra cui il regista stesso e la moglie Rachel), mascherate da vecchi i quali si aggirano per sobborghi degradati degni di "Gummo" compiendo azioni assolutamente idiote come mimare atti sessuali, rompere oggetti di ogni genere e lanciarsi in giochi demenziali. Il tutto condito da un omicidio, incontri con personaggi stranissimi, pietanze ributtanti, dialoghi e cantilene buoni per il reparto neurologico. L' assenza di un filo logico, le immagini sgranate e la ripetitività delle scene, rendono pesante la visione, caratterizzata dall'assenza di pietà e da un sadismo di fondo spesso presenti nelle pellicole di questo eccentrico filmaker. Le interpretazioni di questo lavoro -pura gioia per i weird seekers- sono molteplici, probabilmente riferite ad una società involuta priva di qualsiasi morale. Generazioni nate vecchie per l' assenza di possibilità, guidate dalla violenza e da istinti primordiali come la necessità di accoppiarsi. Nulla tuttavia mi leva dalla testa che potrebbe trattarsi di un semplice divertissement; Korine prende per i fondelli dimostrando come si possa fare del cinema irregolare, respingente e totalmente anarchico ed essere comunque apprezzati, è sufficiente possedere un discreto curriculum alle spalle per fregare critica e spettatori.
Un film veramente assurdo girato dal bravo Harmony Korine nel 2009. Sinceramente non riesco a capire se questo film mi sia piaciuto o meno,è sicuramente anticonformista ed originale ma non sono riuscito a trovare un senso a tutto quello che ho visto,cioè per un ora ed un quarto si vedono solo questi quattro tizi con le facce di vecchi mostruosi che spaccano tutto quello che gli capita davanti e si scopano cassonetti della spazzatura,lampioni,alberi ecc. Forse Korine voleva rappresentare il degrado della società,non lo so, confesso di non avere la minima idea di cosa volesse dire con tutto questo. Zero spaccato dal punto di vista cinematografico. Un sei glielo regalo,questo film è stranissimo quindi merita sicuramente una visione,sicuramente uno dei film più deliranti che mi è capitato di vedere.
Trash Humpers è il quarto, nonché penultimo, film-inferno di Harmony Korine. Una pellicola ricca di vuoti ridondanti e nefasti ; è la miglior distruzione della settima arte, la più grande e trionfale rovina che ci sia, un meraviglioso e indispensabile passo falso del cinema. Un lungometraggio nel quale i protagonisti sono affetti da una sorta di nichilismo esistenziale, regna in loro la totale assenza di ambizioni. I quattro protagonisti, come quattro dei cinque film di Korine, sono votati alla degenerazione e allo sfacelo totale, e il tutto ci viene mostrato con una freddezza amorale (e non immorale) ; sono quattro ragazzi mascherati da anziani che compiono ogni tipo di nefandezza e innumerevoli bravate ; questi giovani senza volto e senza una caratterizzazione precisa, appunto "travestiti" dall'opposto di quel che sono e fanno realmente, rappresentano gran parte della società (giovanile) americana, proiettata verso il disagio e disastro interiore ed esteriore, tipico aspetto della poetica del regista ; tutto ciò è l'emblema del degrado ricercato, di quello volontario. Se esistesse ancora il Dogma 95, Trash Humpers ne sarebbe il simbolo, la summa e il non plus ultra, anzi, sarebbe il superamento stesso di esso. Questa pellicola è un errore/orrore, è un canestro mai fatto, è la ninna nanna recitata dal diavolo, è un consiglio sussurrato all'orecchio di un sordo, è la canzone di buon compleanno cantata nel giorno, nel mese, nell'anno e nella vita sbagliata. Trash Humpers è Gummo in una città benestante, senza devastazioni ambientali e/o climatiche, è la vera fine del mondo, l'involuzione finale. Un film inquietante, doloroso, triste e fastidioso. Pochi, pochissimi altri film mi hanno turbato e scosso come così. Il finale è devastante, è uno sbaglio filosofico : non doveva finire così, ora la ferita non si cicatrizzerà mai più e quest'opera continuerà a camminare e fermentare nella testa dello spettatore. La pellicola violenta tutti i generi cinematografici, senza farne proprio nessuno. Se non vi piace o non vi interessa il cinema di Harmony Korine, non guardate questo film.
Quel pazzo genio di Korine, dietro ad uno straordinario "Gummo" torna a parlarci di freaks e nefandezze nella periferia americana, e lo fa nel modo più disturbante possibile: girando con una vecchissima telecamera su vhs, in modo che ne esca un vero e proprio snuff di vita deprimente ai bassi fondi. Tra le varie trovate grottesche del film, tra cui un vero e proprio omicidio e un bambolotto che viene amato, odiato, e alberi che fungono da oggetti sessuali, c'è anche spazio per la lirica poesia di uno dei migliori e purtroppo poco seguiti, registi americani contemporanei. Disturbante, sicuramente non per tutti, e alla lunga un po' noioso perchè ripetitivo (anche se sicuramente è voluta la cosa), merita la visione almeno per il dolentissimo finale.