un giorno perfetto regia di Ferzan Ozpetek Italia 2008
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un giorno perfetto (2008)

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locandina del film UN GIORNO PERFETTO

Titolo Originale: UN GIORNO PERFETTO

RegiaFerzan Ozpetek

InterpretiIsabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Federico Costantini, Monica Guerritore, Angela Finocchiaro, Stefania Sandrelli, Christian Serritiello, Fausto Maria Sciarappa

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Tratto dal libro "Un giorno perfetto" di Melania Mazzucco
Al cinema nel Settembre 2008

•  Altri film di Ferzan Ozpetek

Trama del film Un giorno perfetto

Il film racconta la giornata di nove personaggi che abitano a Roma, e l'evolversi della loro quotidianità, segnata in alcuni casi da eventi che presi uno ad uno, costituiscono per i protagonisti dei momenti importanti e significativi...

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Voto Visitatori:   5,70 / 10 (64 voti)5,70Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su Un giorno perfetto, 64 opinioni inserite

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Strix  @  14/09/2021 02:19:53
   4 / 10
Inutile, inconcludente.

La storia non attecchisce, coi personaggi non empatizzi, tant'è che non ti importa dell'epilogo.
Nessun messaggio, nessuna rappresentazione degna, davvero il nulla.
E poi è lento, ma lento che aoh, non sei Kubrik, non te lo puoi proprio permettere.
Finale tra l'altro telefonatissimo per via dell'inutile flashforward iniziale.

Scialbo

Wilding  @  08/04/2020 11:19:27
   3½ / 10
A mio avviso è la pellicola più brutta di Ozpetek, regista che adoro e che raramente ("Napoli velata") mi aveva deluso, ma mai così tanto. Un polpettone lentissimo (basta la prima sequenza a capirne l'andazzo!!), apatico e scontato, mal diretto e peggio interpretato (Mastrandrea a parte). Una autentica delusione!

eruyomè  @  07/07/2015 13:55:39
   2½ / 10
Da quando ho "scoperto" Ozpetek, so da chi andare a pescare quando ho quella malsana e masochistica voglia di guardare film brutti e trash.

Devo dire che non mi delude mai.

Un polpettone confusionario pomposamente melodrammatico e, al solito, autoreferenziale e fintamente e autoriale. Qui poi ci sono interi segmenti narrativi e personaggi del tutto inutili e senza scopo nè significato che, poveri, vagano tra un dialogo improbabile e gesti incomprensibili e vuoti. Boh.

ghigo buccilli  @  24/06/2013 19:26:16
   5 / 10
magistrale ritratto della piccola borghesia che ammorba l'italia da un ventennio, peggio di ricordati di me di muccino...sì, ma perché trarne un film? se non c'è una tempesta che vi impedisce di fare due passi, non c'è altro motivo per vedere questo film (e basta con le comparsate della Sandrelli, possibile che non si possa fare un film in italia senza la sua partecipazione?)

Regista Ricky  @  20/03/2012 12:59:53
   1 / 10
elmoro87  @  13/06/2011 12:08:00
   3½ / 10
Non ho letto il libro della Mazzucco, ma questo Ozpetek mi ha fatto davvero schifo... Un film insulso, pesante, privo di qualsiasi motivazione, solo una lenta e inesorabile discesa verso il dramma, svelato inoltre all'inizio del film... Un film grigio, brutto, insignificante, che fa comparire personaggi irrilevanti nella storia (o magari non l'ho capito io..) come tutte le persone al di fuori della famiglia di Mastandrea (il politico, il figlio, la ragazza ecc...), tutte presenze fuori dal contesto che male si integrano in un terremoto di immagini mal connesse... La Ferrari secondo me dovrebbe andare a lavorare in una tintoria, mai vista attrice peggiore, con quel labbretto leporino che irrita da morire... In sintesi, una schifezza colossale... Dispiace per un bravo attore come Mastandrea.

Burdie  @  30/06/2010 12:46:26
   5½ / 10
...più che un dramma...una tragedia...

gandyovo  @  17/12/2009 18:58:50
   5 / 10
che peccato questo Ozpetek, invece che migliorare, peggiora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/10/2009 15:32:49
   5 / 10
Il film parlando di diverse storie affronta svariati temi interessanti e in particolare quello relativo ai problemi di coppia...affronta tanti temi ma quasi tutti in modo superficiale!
Tempi morti,dialoghi brevi e lunghissimi primi piani e svolgimento scontato...Non capisco perche Ozpetek abbia voluto svelare subito il finale...
Il regista Turco continua a deludermi è ad annoiarmi...

NandoMericoni  @  17/10/2009 10:09:57
   5 / 10
mah, sicuramente il peggior ozpetek, i cast non rende minimamente i personaggi descritti nel libro, misteriosa la presenza della finocchiaro, misteriosa la presenza della tanica di benzina in macchina, recitazione scomposta, personaggi poco approfonditi...

roy d'arcy  @  04/09/2009 18:06:30
   2 / 10
La Ferrari è una vera cagna, capace di fre soltanto il visro contrito. Situazioni improbabili fino ridicolo, come l'incontro fra la Guerritore e la Ferrari. La Ferrari che intuisce la tragedia con il sesto senso da una mamma degna di un feulleton. Scopiazzatura da Alodovar, senza averne il senso del sarcasmo. Questo Opzetek non mi è mai piaciuto, ma guai a dirlo! Mi sfogo qui

Macs  @  07/04/2009 23:53:59
   5½ / 10
Non convince l'ultimo lavoro di Ozpetek. Soprattutto dà l'impressione di incompiuto: molte sottotrame non vengono sviluppate (l'episodio dell'onorevole e di suo figlio sembra campato in aria), la regia è troppo televisiva. Non emoziona quasi mai. Buona l'ambientazione romana, ma l'impressione complessiva è di un film troppo freddo, che non approfondisce i personaggi e non trasmette emozioni vere. Brava la ragazza che interpreta Valentina; il personaggio della Guerritore molto incerto e mal costruito (si vede che non è originale dal libro).

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  22/03/2009 01:11:05
   4 / 10
pesante, pesante e ancora pesante...e dire che i film precedenti di opzetek mi piacciono molto!

everyray  @  15/02/2009 14:10:00
   5 / 10
Decisamente inferiore alle aspettative questo dramma apatico e inusuale con un inizio davvero molto lento,la parte centrale buona e un finale assolutamente deludente!
Mastrandrea è a mio giudizio inadatto al ruolo a cui è stato chiamato...strano,sembra che tra il cast ed Ozpetek non ci sia il feeling giusto e il risultato nel complesso è del tutto insufficiente!

giandr  @  22/01/2009 00:23:47
   4 / 10
Sono un po' prevenuto con Ozpetek che concordo nel definire il regista piu' sopravvalutato in Italia, ma con questo film ha fatto un casino pazzesco. come prima sceneggiatura non originale sceglie il libro della Mazzucco, bellissimo e difficilissimo con personaggi molto ben delineati soprattutto sul piano emotivo. Ozpeteck non riesce assolutamente a trasmettere i piccoli e grandi drammi che si consumano leggendo il libro e sbaglia totalmente la scelta degli attori, Mastrandrea con tutta la simpatia che ho per lui e' assolutamente fuori luogo, e inspiegabilmente cambia il maestro gay del libro con Monica Guerritore.
Insomma un film totalmente sbagliato. Per chi non lo avesse fatto, leggete il libro e conservate i soldi per qualche cosa di meglio.
Rimango del parere che quando si sceglie di trasporre un libro su pellicola o lo si fa fedelmente, vedi 1994 o il Signore degli Anelli, o si deve stravolgere totalmente la storia, non si possono assolutamente fare le cose a meta' come in questo caso.

Nergal85  @  20/01/2009 10:41:01
   5 / 10
il tema d fondo nn è male, parte da una buona idea, ma il colpo resta in canna. mastrandrea sembra troppo incatenato nell'interpretazione del personaggio affidatogli. carine le musike. per il resto la storia è piatta ed a tratti scontata, ma soprattutto nn capisco le apparizioni flash d attrici brave come la finokkiaro e la vukotic ke avrebbero meritato largo spazio. e poi il finale mi sembra ridicolo...

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/01/2009 11:25:29
   4½ / 10
Clamoroso passo falso di Ozpetek, volenteroso ma incapace di affrancarsi dai noti argomenti che ne hanno fino ad oggi caratterizzato la filmografia,seppur anche in questo caso collocati nel consueto ed elegante panorama romano con la periferia solo lambita in poche sequenze.
L’errore del regista risiede nell’impalpabile approfondimento psicologico dei protagonisti,il bravo Mastandrea è costretto ad interpretare un uomo che parla e si muove per luoghi comuni,la sua figura è troppo banale per essere vera,ma in generale tutti i personaggi del film sono delineati allo stesso modo.Ozpetek procede con un taglio da fiction in cui gli spessori delle figure in scena sono ristrette in facili omologazioni,il tema trattato è duro ma si perde troppo in ghirigori inutili,tra personaggi superflui e soprattutto con la parallela storia del politico,atta ad evidenziare l’idea pessimista della società attuale da parte dell’autore,ma completamente fuori contesto e usurpatrice di scene che avrebbero potuto fornire maggiori delucidazioni sulle dinamiche di tragici accadimenti che purtroppo fanno sempre più parte del vivere quotidiano.
Patetici i tentativi di stemperare i toni mediante siparietti in cui sono i bimbi ad essere protagonisti,nonostante siano bravi,finiscono a loro volta con il risultare innaturali e modellati su stereotipi di cui ne abbiamo le tasche piene,tanto quanto le solite musiche che nei film del regista finiscono con l’essere tutte uguali.
In mezzo a tutto ciò è giusto sottolineare la buona regia insieme alla delicatezza di fermare il film dove è giusto che termini,senza andare oltre,rischiando di maneggiare malamente situazioni limite come ampiamente dimostrato nello sviluppo della pellicola.

Invia una mail all'autore del commento Axel  @  24/11/2008 16:47:14
   4 / 10
Mi dispiace.
Ormai le voci che definiscono Ozpetek con l'Almadovar dei poveri mi sembrano davvero azzeccate.
Siamo in caduta libera!

DiReCtOr  @  16/10/2008 00:58:34
   4½ / 10
Non so voi ma io c' ho visto tanta banalità in questo film.
I dialoghi sono assolutamente ridicoli, Isabella Ferrari la trovo insopportabile... secondo me recita da schifo.
Alla fine di Ozpetek mi è piaciuto solo la finestra di fronte e se non leggo critiche avvincenti prima del suo prossimo film non ci spreco neanche tempo!

monty morgan  @  29/09/2008 23:06:21
   5½ / 10
Abbandonata la dimensione corale che ha contraddistinto il suo film più famoso ("Le fate ignoranti"), Ozpetek si dedica nuovamente a registrare la quotidianità, come aveva fatto ottimamente in "La finestra di fronte" e, in maniera suggestiva ma meno convincente, in "Cuore Sacro". Purtroppo in "Un giorno perfetto", il regista arranca, perdendo la lucidità finora dimostrata, pur confermando l'attenzione ai particolari, ai volti, ai piccoli gesti quotidiani. Eppure, il film non convince. Ed è un peccato. La storia c'era, era interessante, ma chissà per quale ragione, Ozpetek decide di strafare, e di seguire due diverse storie, una delle quali, quella del politico corrotto e del figlio ribelle, è francamente risibile, degna della peggiore telenovela, mal recitata, incapace di generare la minima emozione. Per osmosi, perde così smalto anche la storia principale (quella della coppia in crisi) che avrebbe potuto essere affrontata con maggiore analisi, dando più spazio alle rispettive posizioni dei due ex coniugi, ai sentimenti dei ragazzi, al disagio familiare che è il disagio di molte coppie nella medesima situazione. E l'escalation verso la violenza, amaramente scelta da Mastrandrea quale ultimo rifugio per una realtà che non vuole accettare, poteva essere seguita con maggior pathos. Invece, il film diventa un'occasione mancata, in bilico fra momenti di gran cinema e momenti da pessimo sceneggiato televisivo. A salvare il film, una grande Isabella Ferrari (che sorpresa !): il suo sguardo dopo lo stupro è da antologia. E quella sua camminata finale per i vicoli di Roma emoziona, mentre consuma un effimero piacere, ignara della crudeltà del suo destino. La quiete, seppur venata di malinconia e solitudine, prima della tempesta. Bravo anche Mastrandrea (anche se il suo personaggio è poco delineato, e la sua sofferenza interiore è spesso caricaturale), sprecata la Guerritore in un ruolo anonimo, grandiosa la Finocchiaro (che sguardo !), decisamente insulsa la Sandrelli. Peccato, di carne buona al fuoco ce n'era, ma qualcosa è andato bruciato…

folletto007  @  22/09/2008 18:02:48
   5 / 10
A malincuore do un 5 a Ozpetek in quanto ho trovato un grande capolavoro il suo "Saturno Contro" per non parlare poi delle "Fate Ignoranti" e "La Finestra di Fronte" ai quali personalmente commento con un 8 ...ma in questo film ha davvero dato il peggio di sè..... personaggi vuoti e insulsi come i loro dialoghi trama inesistente...... l'unica scena bella la cartomante ;) mitica la Stefy Sandrelli coem sempre ;) !!!

veeeellllaa  @  19/09/2008 13:24:32
   5 / 10
Prima volta che vedo Ozpetek.... mah....... sarò sintetico:

1) Dialoghi latitanti e, quando presenti, assolutamente banali

2) personaggi stereotipati, luoghi comuni cinematografici

3) trama inesistente

4) storie parallele inutili (o utili solo per allungare il brodo)

5) l' avvenimento principale è molto pesante e serve a colpire lo spettatore che altrimenti dopo 3 o 4 ore si dimenticherebbe di essere andato al cinema.... ma è di una banalità estrema

6) noioso


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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/09/2008 11:47:42
   5½ / 10
Non mi ha convinto pienamente: se da una parte Ozpetek dimostra ancora una volta notevoli capacità tecniche, l'intreccio della storia è confusionario, alcuni personaggi superflui, sottotrame appena accennate senza sufficiente approfondimento e dialoghi a volte imbarazzanti per banalità. Bravi comunque Mastrandrea e la Guerritore.

giumig  @  18/09/2008 23:40:20
   5 / 10
il peggior film del regista turco, dialoghi scontati e poveri di contenuti, personaggi poco approfonditi, trama quasi inesistente, si salva soltanto in parte pe rl'emozione che, cmq, riesce a dare. Belli gli ultimi 10 minuti

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  16/09/2008 11:26:24
   3 / 10
Alla fine me lo son visto pure io. Il pacchetto "serata domenicale" prevedeva partita di hockey e cinema tutto compreso a 10 euri...

Sapevo cosa mi aspettava, quindi la morte è stata volontaria. Un film inutile, naturalmente pessimo, che sebbene trasponga un romanzo (chissà che altro capolavoro!), ripropone pedissequamente dei quotidiani fatti di cronaca nera intrafamiliare, senza aggiungere assolutamente nulla alla semplice struttura della cronaca. Stereotipi, storie e personaggi inconcludenti e concettualmente miseri, dialoghi inverosimili, interpretazioni di mer.da (Valerio Mastandrea: non è colpa sua, pure Al Pacino ne sarebbe uscito malconcio qui), tutto il peggio del cinema italiano insomma.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  16/09/2008 00:32:49
   5 / 10
Bene che dire, penso che Ozpetek sia un regista decisamente sopravvalutato, e anche come sceneggiatore (qui insieme a Petraglia) lascia a desiderare: dovrebbe essere una tragedia ma non c'è nessun rispetto per i personaggi, trattati alla stregua di marionette, non bastano delle musiche ridondanti per un coinvolgimento emotivo, troppo carico per piacere, doveva essere più leggero nel raccontare questa tragedia giornaliera, il sovraccarico piagnone non va bene. Di banalità poi ce ne sono molte, come quelle riguardanti il figlio dell'onorevole. Un mezzo punto in più per il finale, che è davvero ben fatto.

dukessa  @  12/09/2008 12:17:19
   3 / 10
ma per piacere, siamo seri!!! chiunque abbia letto l'appassionante libro della Mazzucco, si sentirà offeso dalla interpretazione da fiction degli attori e del regista. Gli attori? Nomoni rindondanti per personaggi sbagliati. Il personaggio di Antonio non trasmette nemmeno l'ombra della rabbia, della depressione, dell'ossessione dell'Antonio della Mazzucco. Non è credibile. Il personaggio dell'onorevole non si capisce bene che c'azzecca... mentre nel libro soffre, patisce, è la vittima della sua stessa ipocrisia. La Finocchiaro poi, ancora devo capire che c'azzecca anche lei. E la ferrari? Basta, per l'amor di Dio, con questa Ferrari. Bravissima come ispettore in distretto di Polizia, ma la sua inespressività glaciale mi ha proprio stufato. E poi il regista ha stravolto - anzi, rovinato - il ruolo di quel grazioso professorino giovane e gay di italiano, barbaramente sostituito da una Monica Guerritore (quindi professoressa) che non c'azzecca proprio niente. Quindi pollice in giù, mi dispiace tanto che anche questo straordinario romanzo della Mazzucco sia stato scempiato da un regista che ne ha fatto una specie di Fiction televisiva.

Invia una mail all'autore del commento luk2001  @  10/09/2008 17:17:24
   1 / 10
UN GIORNO PERFETTO? IL PEGGIOR FILM IN ASSOLUTO CHE HO VISTO, UNO SCHIFO, UN FILM AI LIVELLI DI UNA FICTION CHE QUOTIDIANAMENTE TRASMETTONO IN TELEVISIONE, UN FILM CHE ANDAVA VIETATO AI MINORI, UN FILM CHE LA CRITICA NON HA VOLUTO "CRITICARE", UN FILM CHE NON ANDAVA FATTO. LA DOBBIAMO DIRE TUTTA.. QUESTO FILM E' "UNA ****** PAZZESCA".. Ferzan Ozpetek ??? ha finito le idee è ora che si prenda una pausa di riflessione, abita vicino dalle mie parti, non credo che gli stringerò la mano dopo aver fatto un film da ARANCIA MECCANICA. Si deve Vergognare!!! essendo io che pago il prezzo del biglietto voglio sapere a cosa vado incontro, il film doveva essere vietato ai minori. C'è chi si scandalizza per i giochi della playstation (troppi cruenti ecc ecc) che per altro vengono vietati ai minori, ma almeno lì c'è l'opzione di scegliere per la visione del sangue o meno. personaggi: La Finocchiaro che cammina con le gambe di una suora voto 4+ (per la simpatia), Isabella Ferrari voto 4-- (svampita e brutta copia di Penelope Cruz in NON TI MUOVERE), Valerio Mastandea voto 5 perchè sei della Roma (ahime cosa mi tocca scrivere per trovare una nota positiva), Stefania Sandrelli voto 5 (non sà recitare e non riesce nemmeno ad essere convincente quando dice le parolacce.. meglio tomas milian), Monica Guerritore voto 6 per la stima. Gli altri personaggi inconcludenti e trama intrecciata con la coccoina. Risparmiatevi i soldi e affittate UNA VITA DIFFICILE DI Sordi... mi ringrazierete

10 risposte al commento
Ultima risposta 13/09/2008 18.03.39
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  09/09/2008 14:11:53
   4½ / 10
Francamente non credo che la pur notevole perizia tecnica di Ozpetek sia un'attenuante per l'imbarazzante pochezza dei suoi contenuti; provo anzi un certo dispiacere nel constatare come un regista capace di piani sequenza notevoli ed azzeccatissimi (come quello che apre il film) nonchè in grado di far recitare ottimamente gente come Luca Argentero o Ambra Angiolini (con Accorsi ha fallito, ma lì siamo a livelli di incapacità subumana) si ostini a sceneggiare roba simile.
"Un giorno perfetto", dall'omonimo romanzo della Mazzucco che purtroppo non conosco, è il solito pippone pretenziosamente autoriale ma realmente vuoto, superficiale ed inconcludente, che vorrebbe denunciare qualcosa ma senza sapere bene cosa, come o quando.
La coralità cui Ozpetek non rinuncia mai, poi, in questo film è una forzatura che si arrovella su se stessa senza imboccare alcuna direzione: la sottotrama dell'onorevole corrotto che antepone la propria carriera a tutto il resto, famiglia inclusa (maddai? Uao, che personaggio profondo. Peccato che con "Il divo" Sorrentino abbia posto la parola fine su ogni possibile ulteriore approfondimento del ruolo) è totalmente decontestualizzata: vien fuori dal nulla, non ha un obiettivo e scompare nel nulla così come era iniziata, senza che a nessuno spettatore freghi nulla, col picco kitsch del

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Idem dicasi per la sottotrama della Finocchiaro, una dottoressa che guarda con occhi gonfi di lacrime chiunque la incroci per strada, senza un perchè, e della (bravissima) Guerritore, professoressa lesbica (OOOOOOHHHH what a surprise!) che in una notte di astinenza saffica diventa la migliore amica della Ferrari, senza che a nessuno importi di lei.
Quanto al nucleo familiare protagonista, qualcuno spieghi ad Ozpetek un paio di rudimenti di assortimento di coppia: la Ferrari, gran bella donna, per carità, potrebbe essere la zia di Mastandrea. Pur sorvolando su questo dettaglio, comunque ben più evidente in quell'altro pacco di Saturno Contro, non si possono tacere gli altri mille difetti della vicenda: la scena di

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è posticcia, superflua, girata male e sopra le righe; la continua ansia della Ferrari è fastidiosissima, tanto che si è naturalmente portati a tifare per Mastandrea dall'inizio alla fine; senza contare che la stessa ansia è comune a tutti i personaggi femminili, che risultano totalmente intercambiabili.
Lo stesso Mastandrea, infine, nonostante emerga di gran lunga assieme alla Guerritore come il migliore del cast, grazie alla sua stropicciata espressività, è fin troppo istrionico per una parte così banale, vuota e priva dell'approfondimento necessario.
Come già detto da altri più sotto, poi, Ozpetek ha francamente stancato con questi maledetti primi piani ogni 3x2, con tanto di occhioni lacrimosi & sviolinata in sottofondo e relativi monologhi a profusione su aneddotica sparsa che dovrebbe far trapelare le origini del disagio di ogni singolo personaggio: emblematica la scena kitsch già citata sopra, in cui la bellissima Nicole Grimaudo - giovane maestra sposatasi con l'onorevole 20 anni più vecchio, ERGO sgualdrina - parte con un pippone sulla sua infanzia felice in Sicilia cui nella vita reale si sarebbe risposto con un sonoro pernacchione.
Ok, mi sembra di aver detto tutto.
Ah, no: non ho capito per quale motivo il cicciobombo figlio di Mastandrea debba parlare come un mentecatto. Non sembra più simpatico, sembra un idiota.

23 risposte al commento
Ultima risposta 15/09/2008 15.37.38
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  07/09/2008 00:09:58
   4½ / 10
A differenza dell'esordio al commento sottostante:

Giorno perfetto per un film IMperfetto per non dire proprio brutto.

Se, pur restando fedele al proprio stile narrativo, già negli ultimi suoi due lungometraggi OzpeteK aveva vacillato insinuando il dubbio che il suo cinema si alimentasse unicamente del successo di Le fate ignoranti, in questo drammone confuso e trasandato lontano dal suo genere, capitombola.
Le storie sono mal sviluppate( almeno questa è l'impressione) e paiono riaffiorare da qualche episodio di Distretto di polizia o Don Matteo; i personaggi, poco e male approfonditi, s'ingarbugliano in dialoghi scialbi o in continui giochi di sguardi inconcludenti. Peccato per Mastandrea, notevole interprete, a disagio in un ruolo che non lo convince per niente e si vede; peccato per la Ferrari, che comunque è l'unica a comunicare un soffio d'emozione; peccato per la Guerritore, che avrebbe potuto regalarci un ritorno degno della sua professionalità e che invece è rinchiusa in un ruolo indecifrabile.
Peccato per la sottostoria dell'avvocato-onorevole, appiccicata al resto senza alcun nesso logico, cosa vuole comunicare, cosa vuole denunciare? Non si riesce a cogliere.

Che poi, possibile che Ozpetek non riesca a fare a meno del solito riferimento becero al mondo omosessuale, anche se solo in una battuta, e della presenza dell'attrice turca Serra Yilmaz, anche se solo in un cameo?

19 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2008 19.46.18
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