uomini che odiano le donne (2009)

All'epoca, e sono già passati dieci anni, libro e film ebbero un successo incredibile, e sinceramente mi chiedo ancora il motivo. Non ho letto il libro e non lo farò, ma la trama non ha nulla di originale, ha tutti gli stereotipi possibili immaginabili del giallo-thriller e i personaggi sono parecchio vuoti e insignificanti.

La trasposizione cinematografica è abbastanza televisiva, interpretazioni così così tranne forse la ragazza (che non è comunque nulla di così eccezionale, come il suo personaggio), a mio avviso vederlo o non vederlo non cambia assolutamente nulla.

Senza mordente, molto noioso fino a metà, nessuna trovata originale (anzi!), e a volte ridicolo.

Non ho letto il libro, sono partito dunque da una posizione di neutralità riguardo ad eventuali, inopportuni, confronti film-libro.
Il kolossal è homemade, e questo mi ha predisposto positivamente.
Premesso tanto, lo boccio.
Alcuni passaggi m'hanno fatto cadere le braccia

SPOILER
Thriller mediocre, regia ed interpreti senza acuti, che sembra "shakeri" elementi di film del passato.
Non basta la ragazzadarktatuatahackerasocialepienadipiercing, anche se immagino questo sia sufficiente a molti per entrare in empatia col personaggio. E poi la storia è decisamente poco credibile.

Dal blasonato romanzo alla trasposizione in madre patria, thriller furbetto che cela sotto il fascino dell'eroina dark, schemi già visti e in confezioni senza dubbio più pregevoli, incuriosendo quel tanto per invogliare a vedere il sequel: Uomini che amano i soldi.

Io ho letto il libro...bellissimo...il film è uno S-C-H-I-F-O

Ma gli attori come li hanno scelti??e soprattutto li hanno letti i romanzi di Larsson??Interpreti per nulla somiglianti..un minimo di fedeltà ci vorrebbe..

Piatta trasposizione cinematografica di un libro già piatto di suo. Freddo e poco coinvolgente. Finale scontato. Le poche cose decenti del libro sono state tralasciate per soffermarsi sui particolari crudi e violenti, anche quando non era necessario.

SPOILER

Più che un thriller direi un giallo investigativo,piatto e in alcuni punti soporifero anche merito dell'eccessiva durata della pellicola; Non mi hanno convinto pienamente gli attori,ma soprattutto alcuni passaggi dell'indagine.In definitiva si ha la sensazione di vedere l'ennesimo film nato dal successo del libro e che sfrutta la sua popolarità,ma che ne delude tutte le aspettative.
P.S. : ma davvero nelle carceri svedesi ti lasciano tenere pc con tanto di connessione a internet?! :D

"Uomini che odiano le donne" (tratto dal libro di Stieg Larsson) è in modo sostanziale un film mediocre, le aspettative erano indubbiamente tante, giudicando esclusivamente ed obbiettivamente la pellicola svedese è impossibile non criticare la regia per questo film davvero deludente sotto una miriade di punti di vista.
Prima di sprofondare nella cospicua lista dei difetti e comunque importante celebrare la bella e fredda fotografia.
Oltre questa osservazione positiva circa "Uomini che odiano le donne" c'è purtroppo da segnalare (sempre sul piano tecnico) la non esaltante prove degli attori che risultano quasi monoespressivi; inoltre pecca dolente di questo prodotto è il ritmo davvero basso che non può non portare tanta noia per lunghissimi tratti.
Sul piano del contenuto questo filmaccio non convince, la sceneggiatura seppur (minimamente) intrigante e allo stesso tempo molto improbabile, insomma alcuni passaggi sono saturi di piccole e grandi forzature; la narrazione dunque la reputo poco più che mediocre, in pratica non Noto particolari colpi di genio, la stessa investigazione in fondo è abbastanza banale e quasi ridicola.
Nel complesso la pellicola è terribilmente scialba, cioè la storia è poco (eufemismo) interessante e vede come "cattivi" i Nazisti… Ma per favore… è ora di finirla con queste cavolate!

"Uomini che odiano le donne" è un film da accantonare immediatamente, prodotto cinematografico senza un nesso logico sproporzionatamente lungo e paradossalmente superficiale (vedi l'episodio del capo della ragazza); con un finale (inoltre!) troppo frettoloso che apre la strada al secondo episodio (era necessario?), film con tanta violenza (inutile) che ovviamente nella noia totale deve "ristabilire" l'animo dello spettatore a colpi di scopate, calci e torture incompiute… Ripugnante pellicola

Brutto e soprattutto noioso.
regia piatta, attori ininfluenti (la protagonista ha sempre la stessa faccia qualsiasi cosa succede), personaggi non caratterizzati.
La storia è scialba, soporifera una sorta di Laura Palmer scandinava.
Non ho letto il libro e questa pellicola sicuramente non mi spinge a farlo.
Deluso, veramente brutto.

Didascalica trasposizione cinematografica di uno dei casi letterari più importanti degli ultimi anni. Dalle fredde lande svedesi arriva un thriller (con venature quasi horror) che di certo scontenta i fans della Millennium Trilogy in quanto inevitabilmente perde per strada il gran lavoro fatto da Larsson nella caratterizzazione dei personaggi (vero punto di forza della sua opera), e semplifica ulteriormente le fasi di un'indagine che già nel romanzo non riusciva a convincere pienamente. Con un ritmo quasi da fiction televisiva, il film si distingue per alcune notevoli sequenze in cui viene reso molto bene un senso di inquetudine e tensione, ma soprattutto grazie alla splendida ambientazione nelle isole intorno a Stoccolma. Pollice verso anche per quanto riguarda la scelta degli interpreti principali, poco espressivi e credibili (soprattutto per quanto riguarda il complesso personaggio della giovane hacker Lisbeth Salander, vero fulcro del romanzo). Tra gli inevitabili ammiccamente ad un seguito già uscito nelle sale, questo "Uomini che Odiano le Donne" è un prodotto medio senza troppe pretese, uscito nei cinema per cavalcare l'onda di un successo letterario sorprendente.

Vorrebbe avere una grande storia ma non ce l' ha. Originale ma non lo è. Vorrebbe avere l' intreccio di un signor thriller ma non ce n'è ombra. Vorrebbe durare tanto per far credere di avere una particolare caratterizzazione di chissà chi, ma non ce l' ha. Vorrebbe fregare qualcuno per il look post-darkesko della sua eroina e forse c' è riuscito. Già, chi non vorrebbe stritolare le palle di quello..

dura troppo mostra troppo la storia nella sua inspiegata violenza è troppo lineare e lei ha troppo degli orribili capezzoli

5 non mi è piaciuto e lo visto solo perché non ho pagato io
ah alla fine ho felicemente perso delle scene perché ad un certo punto ero intenta a limonare con un uomo che evidentemente ama le donne

era viva la nipote motivo dell'inchiesta?

Non giunge alla sufficienza per quel tanto di improbabile e pressoché impossibile che stona in questo tipo di pellicola, peraltro pubblicizzata come un capolavoro.

thriller pesante, niente di che, sicuramente immagino sia meglio il libro!

Pessimo! premetto che non ho letto il famoso romanzo di Larsson..

sceneggiatura scritta coi piedi, parlare di buchi è riduttivo, "voragini" forse è il termine piu adatto. troppo lunga e dettaggliata da risultare noiosa nella prima parte, con le famose scene di violenza che sembrano uscite da un porno di serie B e che sono lunghe quanto inutili. La seconda parte come gia detto ha dei buchi mostruosi, i personaggi chiave vengono a stento presentati e cio rende poco coinvolgente un film, e quindi fa di esso un totale fallimento.

Film come questi sono solo fenomeni commerciali...null'altro.

Pessima trasposizione cinematrografica dal libro. Sembra un risssuntino mal fatto dal libro che non è solamente più corposo e completo, ma è scritto magistralmente per tenerti incollato dall'inizio alla fine. In questo film tutto si affloscia, si sgonfia. Tutto il film è totalmente privo di tensione emotiva. Inoltre il protagonista maschile assolutamente non è all'altezza della situazione.
Una grande delusione.

L'intreccio è pomposo e pretenzioso per una conclusione pressoché ordinaria. Un film pieno di clichè consolidati nella cinematografia, presentati quasi come se fossero nuovi ed innovativi.
E poi tutte quelle scene violente letteralmente sbattute in faccia allo spettatore: vorrei ricordare che Kubrick nel film "Lolita" faceva intuire chiaramente al pubblico cosa stesse avvenendo pur non mostrandoglielo esplicitamente, eppure quella pellicola non passò certo inosservata agli occhi del grande pubblico!

SPOILER

Ben girato, ma solo quello. Si lascia guardare ma la storia è prevedibile, così come il finale. Mi ricorda i gialli dello svedese Mankell: ben scritti e leggibili, ma non lasciano molto e non ci sono colpi di genio rivoluzionari.

L'attore protagonista ha la stessa espressione per tutto il film.

Coivolta dalla triologia di Millennium e di rientro anche da una trasferta lavorativa in quel di Stoccolma, appena finito di leggere il libro mi decido a testare la riuscita della storia sullo schermo. Risultato: pesantemente insufficiente. Un film eccessivamente lungo, noiso, piatto, con regia e riprese televisive, a tratti incomprensibile (per chi non ha letto il libro). Non si capisce inoltre perche' siano state aggiunte alcune piccole e disturbanti varianti alla trama quando per il 95% il libro e' seguito alla lettera. Comunque a parte le facce, che per una volta non sono le tradizionalmente americane abituati a vedere, gli attori sono diretti senz'anima e privi delle caratteristiche che li rendono unici nel thriller. Anche la fotografia e' fredda e' spenta. Insomma non mi e' piaciuto per nulla.

I presupposti per un buon film c'erano tutti,una buona storia con dei buoni attori,peccato che alla fine dei conti il film risulti noioso e troppo difficile da seguire in alcune parti.Sono presenti molti buchi nella sceneggiatura che,seppur non abbia letto il libro,sono molto evidenti.
Io non lo consiglio,però penso che il libro possa essere un ottimo prodotto.

non mi a convinto..
bella la storia!!

Film pesante e inconsistente, scene di violenza non motivate, scelte dei protagonisti discutibili, e non so come mai vanno tutti pazzi per questa lisbeth.
non merita il prezzo del biglietto.

La Svezia perde una grande occasione per spezzare l'egemonia americana nell'ambito del thriller.
La coraggiosa scelta di location, ispirazione, retaggi e algido nordismo, è stata perseguita con poca convinzione, tanto da essere abbandonata in corso d'opera, scivolando inesorabilmente verso lidi più consueti ma inarrivabili.
Miglior risultato avrebbe sortito una testarda impuntatura sulla peculiarità tutta svedese delle atmosfere, che sono state invece appena abbozzate. Una resa dei conti con il proprio passato (e forse anche presente), di pochissima intensità, infine accessoria e non nodo cruciale.
Tanta gratuita ma doverosa violenza si scontra infine con la banalità delle conclusioni e una happy end che oltrepassa i limiti dello stucchevole e imbarazzante per la frettolosità.
senza offesa per gli amici del nord-europa, lo definirei un thriller "crucco"

Grossa delusione. La trama fa acqua da tutte le parti, i personaggi sono poco indovinati, compreso quello di Lisbet, il finale poi che non racconto oltre a non sorprendere è addirittura ridicolo. Lo sconsiglio davvero, peccato perchè l'hanno pubblicizzato tanto.

Mi sono avvicinato a questo film da profano, cioè non ho letto il libro da cui è tratto, quindi mi svicolo fin da subito dall'annosa questione se è più o meno riuscita la trasposizione.
Il difetto principale che ho riscontrato è la struttura narrativa dove, soprattutto nella prima parte, la storia principale cede troppo il passo a sottotrame che mi sono sembrate fuori contesto e la corposa appendice finale non è stata ugualmente esauriente. Nella seconda parte fortunantamente l'intreccio primario prende il sopravvento specialmente quando i due protagonisti si incontrano. Nota positiva la protagonista principale ben tratteggiata e con il viso giusto, non si può certo dire la stessa cosa di Nyqvist dalla bassissima espressività che ne ha fatto un personaggio nè carne nè pesce. Discorso simile per la regia, piuttosto piatta e senza particolari pregi.

Costruzione banale e approssimativa per questo thriller con molti luoghi comuni in salsa svedese. A cominciare dalla bella (e selvaggia) hacker darkabbestia. L'associazione tra l'attività illegale (ma utile - e sfruttata) dell'hacker e l'estetica punk - nostalgia del cyber-punk? - è roba vecchia e vista e stravista, ormai da cliché. Il protagonista senza macchia - ma ingiustamente accusato -, che non ha più nulla da perdere, come la sua volontaria assistente, è una figura così sterile nella sua concezione "letteraria" da sconfinare nell'anonimato. L'intreccio, risolto come una banale fiction o un telefilm poliziesco poco pretenzioso, pesca nella già abusata struttura dei thriller biblico-letterari, nei quali la ricerca dell'assassino - spesso seriale - riconduce alla scoperta/risoluzione di rebus letterari relativi a passi della Bibbia, di opere di prosa o poesia o di codici. Insomma, niente che non si sia già visto, affrantato per di più con una certa mediocrità.
La carrambata finale dà il colpo di grazia (al film e a noi).

Non ho letto il libro e nonostante ciò questo film non mi è piaciuto - (molti sono rimasti delusi dal confronto tra libro e film).
Non mi ha coinvolta, non mi ha trasmesso emozioni.... o forse le mie aspettative erano troppo elevate.
Film scontato si capisce subito dove si va a parare ed è evidente la sceneggiatura frettolosa, che per mancanza di tempo hanno dovuto tagliare dall'originale.
Ho iniziato a leggere il libro, mi fido del parere di alcune persone e sono sicura che non mi deluderà!

Non mi è piaciuto, soprattutto per la deludentissima ultima mezzora (vedi spoiler). Il finale di un thriller secondo me è la cosa più importante, e qusto è decisamente scontato. Dovrei leggere il libro, forse più basato sulla psicologia dei personaggi che la storia in sè. Ottime invece le scenografie e splendido il personaggio di Lisbeth.

SPOILER

Un adattamento cinematografico non riuscito.
Nel tentativo di spiegare tutto, Oplev si perde in una sceneggiatura con buchi grandi come crateri.
Personaggi che spariscono di scena, altri fondamentali che appaiono per pochi istanti.
Il tutto condito da una regia degna di una puntata anonima dell'Ispettore Derrick.
Tutto procede stancamente fino alla mezzora finale, dove si susseguono colpi di scena a ripetizione che scuotono dal torpore e suscitano emozioni gioiose, solo perchè si intuisce che il film sta finendo.
Dal fallimento generale si salva solo l'interpretazione della frizzante protagonista.
In definitiva un film brutto, ove la cosa più riuscita è quella meno originale: il titolo.
Piange il cuore pensare cosa avrebbe fatto di un soggetto del genere Vinterberg, nordico diversamente abile rispetto a Oplev

La prima delusione è stato vedere che la parte di Blomkvist era stato dato ad un attore fisicamente sbagliato che ha il fascino di un termosifone spento in pieno inverno. Purtroppo non riesce a recuperare neanche con la recitazione offrendo una interpretazione piatta e monotona degna del sopracitato oggetto per il riscaldamento.
Anche Lisbeth non è proprio azzeccatissima, ma almeno più vicina all'idea del libro.
Pessima scelta anche per E. Berger, personaggio comunque sminuito, ridotto all'invisibilità.
Non sono un amante della trilogia di Larsson (li trovo dei discreti thriller, ma non certo dei capolavori della moderna letteratura), ma devo riconoscere che il punto di forza del libro era la narrazione fluida e una serie di sottotrame che riuscivano a creare un mondo ben definito con una serie di personaggi originali e affascinanti.
Nel film, invece, a causa dell'assenza di molte di queste storie parallele e di una serie di intrecci, i personaggi hanno perso spessore apparendo solo come un vago abbozzo.
Se non si è letto il libro, il film è solo un mediocre thriller che non si distingue dalla media dell'anonimato. Peraltro la trama è molto confusa e frettolosa che annoia poco dopo a causa di uno svolgimento banale e prevedibile di ogni evento. La regia infarcisce di cliché visivi le inquadrature, mentre la sceneggiatura detta tempi sbagliati e manca il bersaglio in più di una occasione. Veramente poche le scene venute bene.
Finale leggermente diverso che non punge e manca completamente di pathos, ma soprattutto elimina un elemento importantissimo per il personaggio di Blomkvist.



SPOILER
Per quanto detto nello spoiler, è chiaro che gli sceneggiatori hanno creato cliché, li dove l'autore del libro era riuscito ad aggirarli e hanno banalizzato molti passaggi nei quanli invece Larsson condensava momenti preziosi per lo sviluppo del personaggio.
Se io avessi visto prima il film, sicuramente mi sarei rifiutato di leggere il libro.