zodiac (2007)

Si potrebbero trovare 1000 difetti in quest'ultima pellicola di Fincher. Dura troppo, e in alcuni momenti si ripete o dimentica di approfondire alcuni personaggi. Probabilmente in mano ad un altro regista con più esperienza sarebbe potuto diventatare un capolavoro o comunque un affresco dell'America di quegli anni.
Eppure il film di Fincher funziona ed è molto bello. Il regista di "Seven", dopo le ultime prove incolori, stavolta spiazza e di brutto.
Dopo l'incipit che lo fa apparire come un altro thriller cupo alla Ficher, il regista cambia strada, in un primo momento sembra muoversi nel genere del film di inchiesta, ma poi diventa un dramma sull'ossessione di tre uomini diversi sulla ricerca della verità che mettono da parte vita e famiglia per cercare l'identità di Zodiac.

Peccato che Fincher nell'ultima ora si concentri praticamente solo sul personaggio di GYllehall, lasciando praticamente perdere quello di Downey Jr.
E poi l'altro difetto grosso: il personaggio della brava Cloe Savygnii, Moglie del protagonista, appena abbozzato e sostanzialmente inutile.


"Zodiac" comunque è un'ottima pellicola. Certo il trailer spiazza, e l'incipit, così come la firma stessa del regista pure. Però è avvincente, interessente e con un cast strepitoso.
Bravo Ruffalo, una conferma Jake Gyllehall (protagonista di I segreti di brokeback Mountain e , qualche anno fa di Donnie darko), ma il mattatore è sempre lui: uno strepitoso Downey Jr.

Almeno una sequenza da antologia, quella del protagonista che scende nello scantinato della casa di uno dei sospetti, e una curiosità: il serial killer Zodiac ispirò in quegli anni un classico del poliziesco americano degli anni '70, il "Dirty Henry" (Ispettore Callaghan il caso scorpio è tuo) di Don Siegel con Clint Eastwood, qui puntualmente citato Da Fincher.