E' sempre più facile al giorno d'oggi dimenticarsi le abitudini che fin da piccoli ci hanno accompagnato. Lo studio, il lavoro, la lontananza dalla famiglia.. tante sono le cause che possono allontanarci dal nostro passato fanciullesco. Ma poi arriva il Natale e quelle memorie spesso ritornano anche se in maniera fugace. Sarebbe bello poter tornare a vivere la Vigilia e il giorno di Natale come nei ricordi piu' dolci. Spegnere smartphone e tablet, sentire il traffico come un lontano brusio e concentrarsi sulla magia dei giorni di festa. Ritrovarsi alla mattina della Vigilia a guardare Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato sorseggiando te caldo o cioccolata in tazza, tenere acceso l'albero di Natale tutto il giorno e nel pomeriggio godersi le immagini di qualche film che crea atmosfera come Miracolo nella 34A strada. Per poi passare a qualcosa di divertente dopo il cenone come Mamma ho perso l'aereo o per chi ha voglia ancora di dolcezza Love actually. E poi il giorno di Natale dopo aver rivisto parenti e amici e aver giocato a carte con i nonni godersi qualcosina di piu' cinico come Parenti serpenti. Magari non sono tutti capolavori della cinematografia ma sono film diventati ormai classici che riescono ancora a scrollarsi gli annetti che si ritrovano sulle spalle in maniera energica. Il romanticismo natalizio non si deve esaurire nella crisi economica e sociale, deve seguire i mutamenti di un'epoca e quelli individuali e ridonare a ciascuno, anche se per brevi momenti, quell'illusione di un mai perduto rapporto con la fantasia e la purezza.
Le sale cinematografiche italiane sempre più frequentemente offrono eventi speciali di musica, con prezzi molto speciali per quanto concerne il biglietto, ospitando sul grande schermo concerti di artisti noti e di grande successo. Dopo lo straordinario, e forse inatteso, successo di "Celebration Day" dei Led Zeppelin e di "Mistery Magical Tour" dei Beatles ecco susseguirsi nel medesimo mese altri tre concerti-evento sui nostri schermi. Martedì 20 Novembre è stato il turno dei Queen con l'ultimo concerto, datato 1986, che ha visto lo strepitoso e indimenticato Freddy Mercury sul palco. Giovedì 22 Novembre e venerdì 23 Novembre due giorni dedicati a Vasco Rossi "Live Km 011". Il best dei concerti tenuti a San Siro nel 2011 dal rocker emiliano è stato un successo già alle prevendite, forse questo più prevedibile degli eventi che lo hanno preceduto. I fan di Vasco si contano sempre più numerosi e per due giorni anziché gli stadi invaderanno le sale italiane e non so quanto si tratterranno da cori e da grida nonostante l'ambiente non sia quello più idoneo. Vasco non è il primo cantante italiano a finire sullo schermo delle sale cinematografiche con le proprie canzoni, Ligabue ci è entrato perfino in 3d... Ieri, Martedì 27 Novembre, è toccato al mitico Jimi Hendrix che avrebbe compiuto 70 anni proprio nel 2012. Il concerto proiettato è stato l'indimenticabile Live At Woodstock, Agosto 1969. Di seguito il trailer nel caso voleste recuperarlo in home video, visto che è rimasto nelle sale solo per un giorno:
Che si apprezzino o meno ormai queste occasioni musicali su grande schermo sembra proprio che abbiano preso un avvio prepotente. Chissà se il prezzo del dvd sarà minore di quello del biglietto per vedere Vasco dentro un cinema...
Mercoledi' 14 Novembre 2012 ore 16:00 apertura di un multisala qualsiasi in una qualsivoglia citta' italiana. Una giornata qualunque nella vita di un cittadino qualunque, ma non in quella di chi all'interno del multisala lavora. Ore 16:30 un rumoreggiare sempre piu' fitto inizia ad arrivare dal piano terra a tutti i piani della struttura e dentro il petto di ogni dipendente il cuore inizia a battere piu' forte e il pensiero comune e': "sono arrivati". Invece l'attimo e' posticipato, solamente un nutrito gruppo di ragazzini si sta accingendo a vedere Hotel Transylvania. Ore 17:00 il panico prende il sopravvento, dalle telecamere di sicurezza si vedono i parcheggi riempirsi, le cassiere iniziano a sudare freddo, le bariste sembrano doversi preparare ad un incontro di lotta libera, le maschere si muovono in maniera nervosa nell'atrio e perfino le due tranquille dipendenti della libreria accennano a qualche sprazzo di vita. Arrivano; ragazzi universitari, liceali e non che hanno prenotato da giorni per vedere il tanto atteso Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte2. Il rumore di voci indistinte copre la musica di sottofondo, i biglietti sono stampati alla velocita' della luce, qualche panino, qualche bibita, molti pop corn e tante caramelle e arrivano le 17:40 tutti in sala, silenzio nel cinema. Ore 18:00 un'ondata ancor piu' nutrita sempre di ragazzi piuttosto giovani e di donne di diversa eta' piomba all'interno delle porte scorrevoli e come un virus si propaga per tutti i piani della struttura. Il ritmo di lavoro si velocizza e le prime gocce di sudore imperlano le fronti di alcuni dipendenti. Finalmente le 18:30 tutti in sala. Ore 20:00 la stanchezza inizia a farsi sentire e si rende palese sui volti, ma non e' il momento di desistere. Tre sale, tre proiezioni ore 20:30 tutte esaurite. La gente si e' impossessata del cinema, sembra un gruppo di lupi affamati che si scaglia su buffet, aperitivi, pizze, patatine e caramelle come se non ci fosse un domani. Una volta entrati in sala i segni della devastazione sono evidenti: bicchieri, bottiglie, cartacce, cibo di ogni tipo, chiavi di automobili, sciarpe, giacche, libri sparsi su ogni pavimento e tavolino. Si inizia la ricostruzione, prima a ritmo lento a causa dell'appena giunta stanchezza poi sempre piu' sostenuto, perche' le 22 si avvicinano. Ore 22:00 la voglia di sedersi e' incontenibile, quella di scappare maggiore, ma i nostri eroi resistono ancora e cercano di arginare il nuovo fiume di persone che si riversa per lo spettacolo delle 22:30. Ci saranno vittime ma anche queste sale entreranno a vedere il tanto atteso epilogo del fantasy vampiresco piu' noto nel mondo. Ore 23, si pensava ormai a una giustificabile calma, e' mercoledi' mica sabato sera e invece no, a causa dei numerosi fan e delle loro richieste di vedere il film proprio il giorno di uscita arriva il tanto temuto spettacolo di mezzanotte. Parole poco gentili e spesso pittoresche escono dalla bocca dei dipendenti costretti a turni piu' lunghi. Anche i sorrisi di cortesia si spengono sui loro volti, sui visi di quelli che si erano ricordati di sorridere o che lavorano da veramente poco tempo per potersi permettere di non sorridere. Ore 2:00 fine delle proiezioni, uscita dalle sale e finalmente a casa. Cosa succedera' sabato? Ci saranno vittime? Chi avra' la meglio? E il Natale e' ancora lontano...
In un poco noto romanzo di di Hubbard, Le quattro ore del terrore, succede qualcosa di interessante. Il protagonista va a trovare un suo amico, e dopo aver chiacchierato del più e de meno, dopo una decina di minuti si congeda ed esce di casa. Punto. Solo che non sono passati pochi minuti, ma quattro ore. Scosso, il protagonista torna nell'appartamento e trova una strage. Sangue ovunque. Amnesia? Cos'è davvero accaduto? Ecco, anche a me capitano cose del genere. Non fare stragi, non ci sono ancora arrivato. Ma di subire dilatazioni temporali inconsuete se non in principi relativistici che richiederebbero che io viaggiassi ad una velocità simile a quella della luce. Di fronte alla granitica noia di certe pellicole, io stacco. E spesso, alla dilatazione temporale estrema si aggiunge, appunto, l'amnesia. Classica situazione: vai a vedere Apocalypto. Il film inizia, e sono le 21:00. Dopo sei ore, controlli l'orologio; "tra un po' albeggia, sarà quasi finito". Sono le 21:15. Mi capita di alzarmi dalla poltrona, attraversare il corridoio e uscire dal cinema. Poi realizzo ed esclamo mentalmente: "Ehi, ma io che ci cazzo ci faccio qui?". Buio totale. Non so manco come ci sia arrivato, figurarsi ritrovare la macchina. Dove ho parcheggiato? E se ho preso un taxi? Alcuni film mi resettano. Ctrl+Alt+Canc. Poi, lentamente, grazie a training autogeni, ritrovo la memoria. Così scopro che nella mia misera vita ho persino visto American gangster, S.Darko, La sottile linea rossa, La passione di cristo. Grazie ad alcune tecniche sciamaniche, ho ripescato queste perle. Altre giacciono nell'oscurità. Perché nell'inventario della mia vita, la memoria mi è ancora in debito di una quarantina di ore. Ma non bisogna mai disperare. L'oblio può tornare utile. Volete dimenticare per sempre la persona che tanto vi sta facendo soffrire? Approfittatene, finché Prometheus è nelle sale. Vedetelo con lui/lei. Non vi ricorderete nemmeno di un secondo d'amore inutilmente speso.
Eternal sunshine of the spotless mind era solo un'intuizione, Scott ha portato la tecnica alla perfezione. Quando dovesse uscire la versione estesa, siate cauti: potreste perdere la memoria e regredire sino al vostro compleanno per i 18 anni.
Che però eran tanto belli...
Le cose vanno così; si trascorre una serata normale fra amici/delinquenti/conoscenti/futuri amici/future mogli/futuri figli, solite cose. Ad un certo punto, quello che si è più rotto le palle tira fuori l'indecente evergreen: film preferiti. A me inizia a formarsi la gocciolina di sudore sulla fronte; l'ascella mi si chiazza, vanificando in un solo istante di puro terrore il certosino lavoro dell'equipe che ha così diligentemente lavorato allo stick Neutro Roberts (gli sta bene - checchè ne dicano, macchia gli indumenti). Tocca a me. Non so se mentire o meno, ma solitamente non mento. Gioco a carte scoperte: "2001".
Silenzio. Sguardi. Corvi che volano, lancette dell'orologio che si moltiplicano in una frenetica corsa per raggiungersi, ma al rallentatore. Balle di fieno, il vento che fende gli atomi (di vento, suppongo). E' come se qualcosa, di indefinito ma potentissimo, tratteggiasse una netta linea di demarcazione tra me e gli altri. Tipo Lost, solo che io in quel momento sono Jacob. Si può proprio vedere. Le potenze hanno deciso, e tu (io, noi, voi, essi) non puoi farci nulla. Sei la preda. Il sudore, ormai un oceano di goccioline sulla fronte, non fa in tempo a solcare un sopracciglio che già uno degli altri ti chiede (la Domanda con la D in maiuscolo): "Ma perchè ti piace quella stronzata?".
E io (tu, noi, voi, essi) non so che dire. Parte la derisione e il perculamento generale. Il sudore si asciuga dal calore delle grasse risate che ti si rivolgono contro. C'è pure uno che sai che la pensa come te, ma è un vigliacco, e ti piglia per culo peggio degli altri. Tenti di razionalizzare, e ti parte pure un pensierino alla Ghezzi (perchè tra i tanti, in quel momento ti sovviene un arzigogolo di Ghezzi su 2001, e nemmeno tu hai mai capito che cazzo volesse dire). Tenti di accennare una mezza spiegazione, in una lingua antica e sconosciuta – e ti vengono pure la esse di pezza e la erre moscia. I decibel della risata aumentano, tu capisci che per quanto i tuoi sentimenti siano nobili e puri, non puoi combattere l'orda. Non riuscirai mai a metterli in riga. Sei tu il mondo brutto, sei l'ultimo vampiro di "Io sono leggenda" (il libro - non la cagata del film). Il problema è che tu mostri l'astronave, l'orda vede l'osso. Consapevole dell'immensità della propria missione, fallisci e desisti. Sei stato vinto. Pazienza.
La prossima volta, risponderò: "Mio film preferito? Ma Stalker di Tarkovsky!"
Poi è solo Morte e Distruzione.