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Voto Recensore: | 7,50 / 10 | ||
Quindici anni dopo averci regalato le avventure di una Sirenetta, la Walt Disney Pictures, in collaborazione con gli studi Pixar, ci riporta nelle profondità marine con una storia che parla di famiglia, di amicizia e del significato che le perdite delle persone che amiamo assumono nella nostra vita.
A dispetto di quanto uno potrebbe pensare, il protagonista della pellicola non è il Nemo del titolo, bensì il padre di questo, Marlin, un pesce pagliaccio che ha perso la sua compagna e tutto il resto della covata, eccetto il piccolo Nemo, appunto. Questo lo ha quindi reso estremamente iperprotettivo verso l'unico membro sopravissuto alla tragedia. Questo, si sa, non fa che aumentare il desiderio di fuga e indipendenza dei figli, così è anche per Nemo che, per ripicca verso il padre, si spinge oltre il limite consentito e finisce preda di un sub. Marlin si lancia allora nella utopica impresa di ritrovare il proprio figlio nelle sconfinate distese acquatiche: unico indizio, una maschera persa dal sub con sopra un indirizzo: "P. Sherman, 42 Wallaby Way Sydney". Nel corso della sua ricerca, Marlin incontra Dory, una pesciolina che soffre di perdita di memoria a breve termine. Insieme attraverseranno l'oceano, nella più grande avventura della loro vita e, tra squali vegetariani, pesci argentati, meduse velenose e tartarughe surfiste, riusciranno a ritrovare il piccolo Nemo e far finalmente ritorno a casa.
Dopo averci portato nel mondo dei giocattoli (Toy Story) e mostrato cosa celano le paure infantili (Monsters & Co), la Pixar Animation Studios ci regala un'altra perla, una favola che ha molto da insegnarci, una storia che non fa rimpiangere i vecchi capolavori realizzati con la tecnica tradizionale e che scaccia via, probabilmente definitivamente, lo scetticismo che fluttuava attorno a questa nuova tecnica d'animazione, gettando di fatto le basi per una nuova era della stessa.
Purtroppo Alla ricerca di Nemo, e ancor prima Monsters & Co, non fa che confermare quanto ormai la Pixar abbia sostanzialmente eguagliato e superato i maestri Disney che, dopo i fasti raggiunti con La sirenetta, La bella e la bestia, Aladdin ma soprattutto Il re leone, sembra facciano fatica a sfornare da soli prodotti che non risultino poi di una mediocrità palese. Certo, la trama di questa pellicola non brilla certo per originalità, ma i personaggi sono di una simpatia e di una tenerezza inimmaginabili, uno su tutti Dory, verso la quale lo spettatore non può fare a meno di affezionarsi, complice la sua memoria "ballerina". Che dire poi della tartaruga Scorza? Il suo "Bello" è come un tormentone che ti prende e non ti lascia più (curiosità: nella versione originale è lo stesso regista Andrew Stanton a prestargli la voce). Infine Nemo e Marlin: ribelle, curioso e dolce il primo, pauroso, serio e premuroso il secondo; un mix che fa di questo film un gioiellino dell'animazione, adatto sia per i più piccoli che per i più grandicelli, che certo non si pentiranno di questa visione.
Altra nota di merito è il livello tecnico che viene raggiunto; è risaputo, infatti, quanto sia arduo riprodurre l'acqua, ma in questo film tutto è perfetto: i giochi di luci e riflessi che ci proiettano in un mondo magico dal quale non vorremmo mai separarci, lo spostamento delle masse d'acqua reso con una precisione maniacale e i movimenti dei pesci (altra sfida vinta).
Se dal punto di vista tecnico e di contenuti, la Pixar ha da insegnare alla Disney, è però anche vero che gli ideali classici tipici della casa dello zio Walt rimangono: Alla ricerca di Nemo è un film, infatti, che mette a nudo i sentimenti che animano le persone (sebbene i protagonisti siano dei pesci), spingendole oltre le loro paure pur di salvare le persone che amano, dimostrando fin dove si può spingere l'amore, in questo caso di un padre verso il proprio figlio, ma è un chiaro riferimento a tutti i tipi di amore. Questo è il senso della vita, e se per ricordarcelo abbiamo bisogno di un cartone, specie se di questa lega, allora ben venga.
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Recensione a cura di Luke07 - aggiornata al 27/07/2009
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