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"Quand on est con, on est con" cantava il buon Brassens a elogio e spregio dell'idiota.
La figura del cretino ha sempre attratto cinematograficamente i francesi che da decenni ne ridono in svariate commedie. L'ultima per ordine di tempo è "Benvenuto a bordo" che ruota intorno a Rémy, (Franck Dubosc doppiato dal bravo Pino Insegno) un personaggio buffo e imbranato che si trova fortunosamente a lavorare come animatore su una nave da crociera.
Tutto parte dalla vendetta nei confronti del suo capo Jérôme da parte della sua ex amante ed ex responsabile risorse umane che, licenziata dalle sue mansioni, come ultimo incarico assume il "con" Rémy al fine di rovinare proprio Jérôme.
Sulla nave, la Costa Atlantica, presentata in ogni suo spazio, Rémy si segnala immediatamente per la sua imperizia e cialtroneria, attirandosi le ire del presidente della compagnia navale e di Richard, il direttore di crociera, ma nello stesso tempo conquistando la simpatia della giovane e bella comandante (l'italiana Luisa Ranieri), di tutti i subalterni dell'equipaggio e del figlioletto della comandante.
Commedia classica d'oltr'alpe con una girandola d'equivoci, la storia vira molto sulla comicità di Dubosc e sulle disavventure che capitano al direttore Richard, il quale nella vicenda assume il ruolo scomodo di "spalla".
In ogni commedia che si rispetti dai tempi di Aristofane esistono dei tipi o caratteri. Nella storia si esamina il pericoloso e noioso personaggio del pedante, che cerca in ogni modo di effettuare operazioni di disturbo trovando difetti nei minimi particolari, ma pur abbandonato da tutti per la sua maniacale pignoleria, l'uomo riesce a trovare l'anima gemella in una sua pari al femminile.
Il vizio del gioco d'azzardo, sia pur in chiave ironica, è preso in esame nella figura di un uomo giovane, accompagnato da una moglie innamorata e piacente, che passa tutta la durata della crociera attaccato alle slot-machines, incurante del mondo circostante e inducendo la consorte a tradirlo. C'è anche il dongiovanni che "acchiappa" le sue belle vittime fingendosi omosessuale e che finirà poi definitivamente tra le braccia dell'insoddisfatta moglie del presidente della compagnia navale nonché azionista di maggioranza.
La crociera raccontata da Eric Lavaine, il regista del film, non è quella romantica e sognante alla "Love boat" né quella caciarona e un po' malinconica che molti s'immaginano, osservando che in generale, nella vita reale, i passeggeri sono perlopiù anziani o addirittura infermi, ma è un divertente campionario di episodi tra il farsesco e il grottesco che mettono e mantengono il buonumore per tutta la durata della pellicola senza mai scadere nel becero e nel volgare, secondo il tipico stile alla francese.
Umorismo elementare e meno raffinato come accade ne "La cena dei cretini" un'altra vicenda che ruota intorno a un "con d'eccellenza", una discutibile consulenza del mitico comandante Schettino effettuata in tempi non sospetti, un gigantesco spot pubblicitario della Costa, ma anche un'ora e mezzo di sano divertimento. Consigliato per passare un po' di tempo in autentica spensieratezza.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 18/06/2012 12.02.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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