Voto Visitatori: | 5,87 / 10 (15 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 6,50 / 10 | ||
Leigh Ann è una giovane studentessa che mira a prendere una borsa di studio fuori dalla sua città, ma per fare ciò ha bisogno di passare l'esame finale di storia e ottenere la valutazione massima A. L'amico, di cui è infatuata, Luke (Barry Watson) e l'amica Jo Lynn (Marisa Coughlan) tentano di aiutarla nella difficile impresa, e rubano la copia dell'esame della severissima e crudele insegnante Mrs. Tingle.
La sorte vuole che proprio nel momento dell'imbroglio, Mrs. Tingle entri nella palestra e scopra i tre ragazzi, dirigenodosi poi direttamente verso la presidenza per espellerli. I ragazzi cercheranno - la notte stessa - di convincere Mrs. Tingle dell'assoluta innocenza di Ann, tentando prima di ragionare con lei (fallendo), poi minacciandola ed infine legandola ad un letto nella speranza di trovare una soluzione migliore.
Ed è così che vanno avanti i finali tre quarti del film: assistiamo a dialoghi e scene comiche fra insegnante e alunno, citazioni di "L'Esorcista", ed un'immancabile tresca amorosa, che finirà per generare astio fra le due amiche per la pelle Ann e Jo. Il tutto condito in un'unica location: la casa in stile indiano della signora Tingle, piena di mobili antichi ed orientali e senza uno straccio di intrattenimento moderno come una TV.
Kevin Williamson, già scrittore dello script "Scream", ci regala una black comedy che purtroppo non sempre riesce a mantenere un equilibrio perfetto fra "comedy" e "thriller". Le scene di suspense sono piuttosto poche, in quanto tutto lo sviluppo è enormemente appiattito e lo è di conseguenza anche il coinvolgimento dello spettatore e l'immedesimazione nei personaggi. Nonostante Helen Mirren sia bravissima nel ruolo di prof arcigna e scorbutica, non lo è altrettanto la performance degli altri protagonisti, che risulta piuttosto infantile e in certi casi troppo sopra le righe. La sensazione di vedere una specie di telefilm spagnolo venuto male in certi momenti è alta.
A salvare l'opera dal baratro ci sta il messaggio finale, che non è scontato come potrebbe sembrare. Il regista ci vuole dire che ognuno mira al raggiungere il proprio obiettivo, ma ci sono persone come Mrs. Tingle che ne hanno uno solo: quello di veder fallire gli altri e trarne piacimento. Sicuramente ci sarà capitato di avere un prof invidioso e fallito che se la prendeva con gli alunni per scaricare le sue frustrazioni ed era invidioso dei loro successi. Anche se sono una minoranza, perché molti professori mettono passione nel loro mestiere, sono pur sempre un problema per lo sviluppo sereno di un adolescente pieno di aspettative ed entusiasmo verso il futuro.
Il film si lascia prendere davvero poco sul serio, tant'è che il messaggio finale passa in secondo piano e prevale più la volontà da parte del regista di mostrare un'opera paradossale, piena di situazioni satiriche e poco realistica nel suo sviluppo. Prendendola così come è, Mrs. Tingle non risulta proprio male e se la cava con un voto più che sufficente.
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Recensione a cura di dubitas - aggiornata al 27/11/2013 16.13.00
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